Insicurezza dell'economia globalizzata, crisi della cultura occidentale, incertezza dei giovani e smarrimento degli adulti, nuovi diritti e difficoltà di una convivenza sociale ordinata, guerre e nuove persecuzioni: in un'epoca caratterizzata dal crollo delle antiche sicurezze, è possibile ritrovare un fondamento condiviso? Il Meeting di Rimini 2014 ha dato vita a un dialogo in cui leader religiosi, scienziati, politici e intellettuali si sono confrontati con l'invito di papa Francesco ad andare "verso le periferie del mondo e dell'esistenza", mostrando come sia possibile affrontare la drammatica complessità della nostra epoca senza essere sconfitti, consapevoli della natura sterminata del bisogno dell'uomo e di ciò che è essenziale per vivere. I protagonisti di questo libro documentano che è possibile un rapporto positivo con la realtà e con gli altri, perché, secondo un'espressione di don Giussani, "il destino non ha lasciato solo l'uomo" e continua anche oggi a fargli compagnia attraverso l'esempio di persone capaci di affrontare ogni circostanza e ogni buio con "uno sguardo redento". Una vita alla portata di tutti, qualunque sia la periferia in cui si nasce e si vive.
“Un giorno padre Rick ha detto: ‘Signore, dammi gli strumenti
per fare ciò che comandi, e comanda ciò che vuoi’. Poi ha abbassato
lo sguardo, ha trovato gli strumenti e si è messo al lavoro.”
— Andrea Bocelli
“Haiti ti avvicina a rapporti talmente stretti tra la vita e la morte, tra
Dio e il diavolo, che ti rimangono nella testa e nel cuore per sempre.”
— Raoul Bova
“Un angelo custode, protettore delle anime, un principe azzurro,
il padre che ognuno di noi vorrebbe avere, il supereroe sognato
dai nostri figli, il condottiero di un esercito di bisognosi, un santo.”
— Martina Colombari
“In questo libro ci sono storie di umorismo, calore umano, coraggio
e speranza.”
— Paul Haggis, regista e sceneggiatore Premio Oscar
“Padre Rick è un prete cowboy che lotta per Haiti.”
— Viviana Mazza, “Corriere della Sera”
Da ventidue anni padre Frechette ha scelto di fare di Haiti la sua casa e di portare consolazione e aiuti a una delle popolazioni più sfortunate della Terra: una discesa agli inferi del dolore ma, attraverso la carità cristiana, una rinascita nella condivisione. Alla guida dell’organizzazione umanitaria N.P.H., nel suo lavoro di prete e di medico, padre Richard Frechette ha conosciuto il corpo, il cuore e l’anima della gente di Haiti, già oppressa dalla povertà e dalla precarietà, nelle più terribili circostanze: violenze, sconvolgimenti sociali, disastri naturali e, recentemente, i lutti e il dolore provocati dal terremoto del gennaio 2010. Questo libro è una raccolta di aneddoti e racconti nell’inferno di Haiti, finalizzati a dare messaggi universali con l’ironia, la leggerezza e al tempo stesso la profondità che caratterizzano padre Rick, dedito a salvare la vita a bambini e moribondi, ma anche a curare le ferite invisibili dell’anima. Un libro bello per chi lo ha conosciuto, per chi ha visto Haiti con i propri occhi, ma anche per chi non c’è mai stato, spaccati di vita che catturano l’attenzione senza alcuna retorica, per illuminare i lettori anche su eventi apparentemente molto distanti da Port-au-Prince. Perché quando la dignità della persona è offesa, lo spirito si trova sotto minaccia e deve lottare tenacemente per conservare la sua umanità, trovando la luce nelle tenebre della sventura, con l’aiuto della grazia di Dio. Padre Rick ci mostra come un popolo, con l’aiuto della fede, possa risollevare il capo dalla più grande delle tragedie. Un incredibile lavoro che attraversa le barriere convenzionali tra il personale e il politico, la degradazione inflitta dagli altri e l’elevazione di se stessi.
Padre Richard Frechette, americano, sacerdote cattolico passionista e medico in prima linea, dirige in Haiti N.P.H. - Nuestros Pequeños Hermanos, organizzazione presente in 9 paesi dell’America Latina con Case orfanotrofi o ed ospedali, rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava. Padre Rick è alla guida di numerose attività tra le quali orfanotrofi , scuole di strada, un ospedale pediatrico e cliniche mobili nella zona di Port-au-Prince. Prima di trasferirsi ad Haiti ha svolto lo stesso lavoro in Messico e in Honduras. Parla cinque lingue, compreso l’italiano e il creolo, ha corso più volte la maratona di New York e scalato le Ande per raccogliere fondi per i “suoi” bambini.
Da sociologo laico, De Masi crede fermamente nell'uomo e nelle sue potenzialità creative e considera la globalizzazione e la tecnologia opportunità di progresso e di benessere diffusi. Frei Betto, frate domenicano brasiliano, è tra i fondatori della teologia della liberazione. Da uomo di fede insiste sul divario tra mondo ricco e mondo povero e sulla necessità di una nuova prospettiva culturale per giungere davvero al riscatto del Terzo mondo. In questo dialogo serrato, De Masi e Frei Betto toccano alcuni temi cruciali - l'educazione e la scuola, il senso e il ruolo del lavoro, la giustizia sociale, l'importanza del pensiero creativo - e le loro visioni diverse forniscono ai lettori nuovi stimoli per riflettere sul nostro tempo.