Mai come in questi anni il ruolo del Presidente della Repubblica ha assunto un peso politico cruciale nelle dinamiche istituzionali del Paese: da puro garante dell'attuazione del modello democratico, la figura del Presidente ha acquisito un profilo più complesso e anche più esposto ai giudizi della politica. Con la prossima estate comincia quel decisivo periodo di tempo che prelude al termine del settennale mandato di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica e che culminerà in una nuova elezione. Alla vigilia di questa "scadenza", e riflettendo su quanto sia cambiato nel tempo il ruolo del "Presidente degli Italiani", Bruno Vespa, in questo libro, disegna i ritratti delle dodici diverse personalità che hanno avuto l'onere e l'onore di ricoprire la più alta carica dello Stato. Attraverso una precisa ricostruzione storica delle diverse elezioni del Presidente - arricchita di aneddoti, retroscena, dichiarazioni e moniti - compone anche un racconto politico e sociale dell'Italia repubblicana da De Nicola a Pertini, da Cossiga a Mattarella. In attesa della prossima elezione.
Ora che il ponte di Londra è caduto, che fine farà l'Inghilterra? La morte della Regina Elisabetta - annunciata a ministri e dignitari con la frase in codice "London bridge is down" - dà inizio ad una resa dei conti psicologica non solo per la Gran Bretagna e per le ex-colonie raggruppate nell'anomalia storica del Commonwealth ma anche per centinaia di milioni di stranieri che per 70 anni, avevano considerato questa figura minuta, aggraziata e quasi sempre silenziosa come una star della scena internazionale e, di gran lunga, il monarca più famoso del mondo. La dicotomia tra la meticolosa preparazione per le esequie di Elisabetta e il tumulto collettivo di un popolo che, in gran parte, rigetta la nozione di non essere più una nazione-guida e guarda con troppa nostalgia al suo passato, sarà il grande non-detto dei prossimi tempi, il fantasma di banco alla festa di Re Carlo. Perché, schiacciato tra "è morta la regina" e "viva il re" - la sbrigativa frase che garantisce la continuità della monarchia britannica - c'è un Paese che non sta bene con se stesso.
Bruno Vespa racconta venticinque donne di potere viventi, italiane e straniere, tra pubblico e privato, che con il loro cervello, la loro determinazione, la loro saggezza, sono arrivate ai vertici della politica, della scienza, dell'impresa con risultati che gli uomini difficilmente saprebbero raggiungere.
Il 6 gennaio del 2021 un gruppo di rivoltosi ha fatto irruzione nella sede del Congresso americano, procurando alla democrazia americana quella che rischia di essere una ferita mortale. Antonio Di Bella, nella veste di corrispondente da Washington, ha assistito in diretta all'attacco a Capitol Hill, e lo ha documentato esponendosi in prima linea. Quanto accaduto, per quanto drammatico, non è tuttavia un evento isolato, ma l'acme di un percorso cominciato agli albori della presidenza Trump e culminato durante l'ultima campagna elettorale. Il presidente uscente infatti non ha mai voluto riconoscere la propria sconfitta e non ha fatto mistero di considerare Joe Biden, il nuovo eletto, un usurpatore. Un attacco così violento alla democrazia non può che avere un duro impatto sulle sorti della politica americana. In che modo verrà gestito, trattato e assimilato tanto dal centro nevralgico del potere quanto dalla popolazione è quello che stiamo continuando a scoprire in queste ore. L'impeachment di Trump verrà confermato dal Senato? L'insediamento di Biden sarà ordinato e tranquillo come promesso? Il libro di Antonio Di Bella sarà uno strumento prezioso per provare a interpretare e capire gli eventi in corso negli Stati Uniti, eventi che inevitabilmente avranno delle ripercussioni sulla politica e l'economia italiane ed europee.
L'11 ottobre del 1960 inizia il primo ciclo sperimentale di Tribuna elettorale della Rai. I partiti ed i leader entrano nelle case e nei locali pubblici di un'Italia animata da una grande passione ideologica e una diffusa partecipazione alla vita politica. Le Tribune della Rai, che nel 1964 diventano una rubrica permanente, rappresentano un momento importante del progetto di educazione degli italiani alla nuova cittadinanza repubblicana e democratica, realizzato dal Servizio Pubblico su mandato del Governo e del Parlamento. Il programma, nelle sue diverse formule ed edizioni - conferenze stampa, appelli, dibattiti, tavole rotonde - dà spazio alla parola politica ed ai suoi protagonisti, sempre rispettandone ed esaltandone l'importanza, il ruolo, l'autorevolezza. Le Tribune sono una perfetta "macchina scenica" e un "grande spettacolo" - termine a lungo non gradito ai politici ma ben chiaro agli uomini di televisione - che rispondono alle esigenze e agli interessi di una democrazia basata sulla funzione indispensabile dei partiti. Le fotografie delle Tribune provenienti dall'Archivio fotografico della Rai documentano gli allestimenti e i protagonisti, la scena e il fuoriscena, di un programma che per oltre trent'anni ha segnato la vita politica e il costume italiani tanto da diventare oggetto di satira, attraversando gli anni del boom e del centrosinistra, del compromesso storico e della violenza, del pentapartito e del riflusso nel privato, sino alla crisi della prima Repubblica.
Franco Alfano è stato diretto testimone della conclusione di uno degli episodi più drammatici della Repubblica: il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, presidente della Democrazia cristiana rapito e poi assassinato dalle Brigate Rosse. Quel giorno, il 9 maggio 1978, direttore del telegiornale di una televisione privata romana, la Gbr, Alfano riuscì con la sua troupe a filmare le immagini del corpo abbandonato nel portabagagli di una Renault rossa in via Caetani a Roma, realizzando così una clamorosa e storica esclusiva mondiale. Le immagini, le uniche esistenti, furono poi messe a disposizione della Rai e fecero il giro del mondo. A trent'anni da quel tragico avvenimento, Alfano ricostruisce quel drammatico giorno, attraverso le testimonianze dirette di tutti i protagonisti, gli atti ufficiali della magistratura e della Commissione parlamentare, l'abbondante bibliografia. Che cosa accadde effettivamente in via Montalcini, dove era tenuto Aldo Moro; come fu ucciso; da chi; che cosa succedeva intanto nella sua famiglia; che cosa stavano preparando le forze dell'ordine; che cosa fecero, quando appresero la notizia, il presidente del Consiglio Andreotti e il ministro dell'Interno Cossiga; come reagirono il mondo della politica, e poi, che cosa accadde al Quirinale, in Vaticano, nella Democrazia cristiana, nel cosiddetto partito della trattativa, nel Partito socialista italiano, nei sindacati, nel mondo dell'informazione, tra i magistrati di palazzo di Giustizia?