Questo lavoro è di grande importanza in un momento in cui è particolarmente forte il bisogno di un testo chiaro, completo e critico nel campo della politica economica. Vasapollo offre allo studente o al lettore interessato i concetti e gli strumenti classici della tradizione dell'economia politica, sviluppandone sistematicamente la critica senza eccessivo formalismo.
La migliore introduzione ai dinosauri rivolta ai giovani. Quattro splendide tavole mostrano l'animale scelto nel suo babitat: la quotidiana lotta per la sopravvivenza, che sia preda o predatore; la difesa della prole; l'apprendimento; il pasto. La struttura ossea; la diffusione geografica nei continenti del Mesozoico; il confronto con alcuni generi dello stesso gruppo. Eccezionali immagini lavorate su originali modelli 3D, sulla base delle più recenti conoscenze di quel mondo lontano e fantastico. Età di lettura: da 8 anni.
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Josip Turcinovic intellettuale, sacerdote, insegnante di filologia e teologia, è stato una delle figure che dopo il Concilio ha più operato in Croazia per la sua attuazione. L'impegno ecumenico, la direzione di una casa editrice, Krscanska sadasnjost (Attualità cristiana), e di riviste hanno reso la sua attività una vera evangelizzazione culturale, quasi impensabile durante il regime comunista jugoslavo. Eppure la sua preoccupazione non si è mai staccata dall'annuncio semplice e diretto alle persone e dalla condivisione con ognuno dei bisogni e dei problemi. Qui si raccolgono alcune omelie, tra quelle che Turcinovié pronunciava nella cappella di "Gesù ferito" a Zagabria. Omelie che contribuirono a fare di ascoltatori anche casuali una comunità. il brano che segue, del 1985, è un esempio paradigmatico dell'insegnamento e dell'animo di Turcinovic riguardo al cristianesimo.
Mohamed Talbi è un intellettuale islamico internazionalmente conosciuto, professore onorario alla Facoltà di Scienze Umane di Tunisi, dove vive, con i suoi scritti ha contribuito alla conoscenza dell'Islam e al suo impatto sulla cultura contemporanea. Uomo di dialogo, scrisse un'opera con il filosofo ortodosso Olivier Clément. In questo breve testo presenta il Corano in ciò che ha di più universale, una parola per tutti e da cui tutti possono trarre alimento. Partendo dall'universalità del messaggio del Corano, l'autore tratteggia e mette in prospettiva i rapporti di Dio con l'uomo e l'universo. L'opera si rivolge ai credenti dell'Islam come ai non credenti o a credenti di altre religioni in un momento in cui con troppa facilità si pretende di leggere l'Islam secondo meccaniche prospettive politiche. Questo volumetto riconsegna l'uomo religioso dell'Islam, con cui ogni uomo è chiamato a mettersi in rapporto.
L'interesse di Karol Wojtyla per la poesia risale alla sua prima giovinezza e mai lo abbandonerà. Egli ha lasciato un'opera letteraria composta da varie raccolte poetiche e cinque drammi. Il presente volume rivela la ricchezza dell'espressione poetica wojtyliana, che comprende ballate epiche, intuizioni liriche, prose poetiche; appassionati canti alla patria polacca, assorte meditazioni religiose, sguardi fulminei e affilati sulla creazione, il lavoro, l'animo umano. Il centro pulsante di questa produzione è la "devozione alla parola" intesa come "elemento di natura morale".
«Tutti facciamo esperienza del "due". Più banalmente, come polarità (tutte le volte che ci capita di dire: per un verso/per l'altro; oppure quando, col linguaggio un po' frusto della psicanalisi, facciamo riferimento alle nostre "parti : quella maschile e quella femminile, quella buona e quella cattiva...); più tristemente, nella forma del sotterfugio, della doppiezza, della vigliaccheria; più radicalmente, nella forma della disperazione (che in tedesco si dice "Ver-ZWEI-flung", e contiene un due non risolto), della doppia verità, di due istanze che si divorano a vicenda; più felicemente, nella forma della redenzione, che amando questo salva quell'altro, che s'intende di unioni ipostatiche, che non deve scegliere tra il centuplo quaggiù e l'eternità. Il "due", così identificativo dell'identità europea, è, anche, lo stigma del nostro tempo. Questo libro, nei suoi sogni più irrealistici, ma non per questo irresponsabili, vorrebbe portarlo a compimento, dunque compierlo e superarlo insieme.» (Enrico Guglielminetti)
"Come un grande compositore che con poche note riesce a dare forma a una sonata, Yves Coppens nella sua lezione conclusiva al Collège de France delinea con tratti essenziali e rara eleganza la storia dell'uomo sulla Terra" (Fiorenzo Facchini). In un momento in cui l'ambiente e il clima sono all'ordine del giorno di attuali e gravi preoccupazioni ecologico-sociali, in questa lezione conclusiva della sua permanenza al Collège de France Coppens ci ricorda che l'uomo fu il primo essere capace di adattarsi come nessun altro ai cambiamenti di ambiente e di clima. Coppens ripercorre così la nostra preistoria e la legge come appassionante avventura. Ciò non toglie che l'uomo oggi abbia fatto violenza a quell'ambiente terrestre che lo ha ospitato per quasi tre milioni di anni e che ci invita a essere responsabili del suo non deterioramento.