A Creta la stagione bizantina ha una durata eccezionalmente lunga poiché inizia sotto il governo di Bisanzio e continua dopo il 1204, sotto il governo veneziano. In seguito poi, quando la capitale e l'impero sono conquistati dai turchi ottomani, la vita religiosa ortodossa e le sue espressioni artistiche restano centrali per l'isola, che diviene centro di raccolta e di irradiamento di una tradizione bizantina rinnovata. Le chiese non sono più grandi basiliche né magnificenti edifici di rappresentanza imperiale, ma costruzioni più piccole, chiesette che fanno da riferimento alla vita delle comunità locali. La semplicità architettonica offre superfici che vengono dipinte con affreschi a volte raffinati, spesso popolareggianti e dai colori vivaci, sempre basati su programmi iconografici complessi. Numerosi pittori si trasferiscono sull'isola, che diviene il centro di una scuola iconografica che rinnova l'arte dell'icona e produce opere nelle quali si mescolano tradizione bizantina e influenze occidentali, destinate a clienti tanto ortodossi che cattolici. Questa sensibilità artistica e religiosa, radicata nella popolazione e divenuta fattore costitutivo della sua identità, continua anche dopo il 1669, quando l'isola passa sotto il governo ottomano. Il libro è suddiviso in grandi capitoli che presentano l'architettura, gli affreschi e i relativi programmi iconografici, le icone. Tanto per l'architettura che per le icone il discorso si svolge geograficamente.
L'homo religiosus "ha sperimentato un modo specifico di esistenza espresso da un considerevole numero di forme religiose. Egli crede all'origine sacra della vita e al destino umano come partecipazione a una realtà che supera l'orizzonte terreno. E inoltre desidera situarsi in un centro, che per lui ha valore di spazio sacro". Julien Ries ha inteso analizzarne il comportamento, i vissuti, l'universo mentale, il radicamento al cosmo e alla storia. Il terzo volume delle sue opere complete, che è il secondo di una trilogia dedicata al tema specifico dell'esperienza del sacro, raccoglie una serie di saggi nei quali lo studioso cerca di mettere in luce l'origine e la crescita dell'homo religiosus. In un percorso che vede intrecciarsi l'analisi storica con la ricostruzione del dibattito sugli strumenti concettuali per interpretare la storia prende così forma il vasto affresco della vita dell'homo religiosus, in tutte le sue componenti. Il punto di partenza è costituito dal formarsi, nella preistoria, della coscienza religiosa, che è seguita nelle diverse fasi che l'hanno caratterizzata e nel suo rapporto con la facoltà di simbolizzazione e con l'esperienza estetica. Sono quindi indagati i mutamenti cui il senso del sacro è andato incontro negli ultimi tre millenni, con una particolare attenzione rivolta alle vicende del mondo mediterraneo e al rapporto fra "paganesimo" e cristianesimo, fino alla crisi e alla riscoperta del sacro nell'epoca contemporanea.
Quale rapporto una società imperiale ricca e matura sa instaurare con i gruppi che premono sui suoi confini e sono presenti al suo interno come coloni, militari regolari e gruppi armati, schiavi e servi domestici? Che relazione si costruisce tra le esigenze dell'impero e il disagio degli abitanti di città e campagne di fronte a presenze che utilizzano ma, quasi sempre, preferirebbero evitare? Cosa accade delle identità degli uni e degli altri in questo confronto? Il libro, costruito interrogando numerosi testi dell'epoca con commenti che offrono un sintetico percorso di lettura, fa incontrare la viva realtà della società romana e post-romana in alcuni avvenimenti maggiori ma soprattutto negli episodi della vita concreta, nelle aspettative e negli ostacoli sortì dal contatto tra "romani" e "barbari", e nelle soluzioni che ognuno degli interlocutori elabora riguardo al modo in cui convivere.
La serie "Avventure dello spirito" illustrata da Piero Ventura, vuole restituirci la vita quotidiana, l'ambiente, i rapporti umani di alcune importanti vocazioni che hanno trasformato lo sguardo di molti uomini, ieri e oggi. Protagonista di questo volume è Saulo di Tarso, dotto ebreo della Cilicia, in Asia Minore, cittadino romano e persecutore dei cristiani. Convertito sulla via di Damasco, inizia la sua colossale missione evangelizzatrice con la predicazione diretta e con le lettere alle comunità. Martirizzato a Roma nel 67 circa, assieme all'apostolo Pietro, è il propulsore del cristianesimo come religione universale. Età di lettura: da 9 anni.
La serie "Avventure dello spirito", illustrata da Piero Ventura, vuole restituirci la vita quotidiana, l'ambiente, i rapporti umani di alcune importanti vocazioni che hanno trasformato lo sguardo di molti uomini, ieri e oggi. Teresa d'Avila è la grande mistica spagnola (1515-1582) che riformò l'ordine carmelitano e percorse instancabilmente la Spagna fondandovi, con l'aiuto di san Giovanni della Croce, ben sedici conventi di Carmelitani e Carmelitane Scalzi. Scrisse anche capolavori di spiritualità come "Il Castello Interiore", che descrive il cammino dell'anima verso l'unione con Dio. Età di lettura: da 9 anni.
Questo volume corona l'edizione in dodici volumi sulle religioni dell'umanità. Da un lato ripercorre i primi lunghi passi dell'umanità verso l'evoluzione, dall'altro riafferma e dimostra che il bisogno di simboli e la domanda religiosa sono un bisogno dell'uomo d'oggi, come di quello delle origini. Le scoperte recenti sulle origini dell'uomo e tutte le scoperte archeologiche sull'arte preistorica mostrano l'uomo come un "uomo simbolico e religioso", capace di interrogarsi sulle sue origini e sul suo destino. Età di lettura: da 9 anni.
"Ebraismo" è il termine che definisce la vita religiosa di Israele. Esiste anche un'altra definizione, "giudaismo", a partire dall'epoca del ritorno in terra d'Israele dall'esilio babilonese. Questo volume mira a tracciare un breve profilo storico e religioso di fronte a un mondo complesso e variegato. Età di lettura: da 9 anni.
Il volume ripercorre i quattro secoli durante i quali la Chiesa cristiana ha messo radici nel mondo antico e vi si è impiantata in modo definitivo. Dalle comunità delle origini alla definitiva sanzione della libertà di culto con l'Editto di Costantino del 313 d.C., il volume ricostruisce i modi dell'affermazione della religione cristiana colta alle sue origini. Età di lettura: da 9 anni.
Sino ad oggi la Cappella Sistina è stata soprattutto studiata sotto il profilo stilistico e, sulla scorta dei lavori di restauro, sotto quello eminentemente tecnico.
Questo volume mostra una nuova Sistina attraverso uno sguardo del tutto innovativo all’iconografia delle pareti laterali dipinte fra gli altri da Botticelli, Perugino, Signorelli e del lavoro michelangiolesco nella volta, nelle lunette e nella parete del Giudizio Universale.
L’aspetto rivoluzionario del lavoro non consiste nel sovvertire giudizi storico artistici o attribuzioni oramai del tutto assodati dalla critica, ma nel mostrare immagine per immagine, colore per colore la soggiacente struttura simbolica che ordina coerentemente l’intera opera. Questa struttura simbolica, un vero e proprio programma filosofico-teologico, anticipa e determina l’intera storia degli affreschi della Sistina, dagli artisti quattrocenteschi sino al lavoro di Michelangelo. Si tratta di un programma iconografico unitario formulato dai teologi di Sisto IV, in pieno Quattrocento, e poi seguito dallo stesso Michelangelo molti anni dopo.
La pubblicazione è anche l’occasione per mostrare la Sistina con un’eccezionale abbondanza di particolari in modo che questo scrigno d’arte risulti ‘squadernato’ di fronte agli occhi del lettore ma anche ‘decodificato’ nei significati e persino nell’uso dei colori di ciascuna scena.
In questo volume riccamente illustrato il naturalista Renato Massa introduce il lettore alla grande avventura della vita, con uníindagine esauriente sullíargomento dellíevoluzione biologica lungo le maggiori scoperte, da Darwin fino ai dibattiti pi˘ recenti. Il viaggio affascinante attraverso la biogeografia, la sociobiologia, líetologia comparata e altre discipline biologiche introduce il lettore alla comprensione di fatti scientifici e filosofici sullíevoluzione, molti ben noti, altri quasi sconosciuti.
Gli organismi possono avere forme e funzioni molto diverse, ma mostrano caratteristiche sorprendentemente uniformi, che possono essersi evolute indipendentemente. Per esempio, essi hanno bisogno degli occhi per vedere il mondo che li circonda: ebbene, scopriamo con stupore che gli occhi, pur essendo meccanismi assai complessi, nel corso dellíevoluzione si sono prodotti sessanta e pi˘ volte indipendentemente.
Siamo ben lungi dallíaver compreso il meccanismo della vita e cíË ancora molto da sapere sulle leggi attraverso le quali la materia puÚ essere organizzata in numerose forme differenti, ma non in molte altre.
La seconda parte del volume fa una carrellata sul lungo viaggio della vita, dai procarioti alla comparsa dellíintelligenza umana.
L'arte indiana ha le sue origini in un passato remoto che vede la nascita nel III millennio a.C. della civiltà dell'Indo (Pakistan). La discesa degli "Indoeuropei" porterà in seguito alla nascita della civiltà dei "Veda", che prende il nome dai testi sacri che saranno prodotti durante molti secoli. Una civiltà costruita attorno alla parola, ricca di ritualità ma priva di immagini create dall'uomo e basata sui simboli, come la luce, di ordine naturale. Con la crisi della società brahamanica nasce il buddhismo (fine del VI secolo a.C.), che porterà nuove simbologie, come la ruota o il loto. Nascerà infine l'arte indiana, con architetture e sculture, intorno alla nostra epoca, inizialmente buddhista, espandendosi in tutta l'India e in Sri Lanka. L'arte classica indiana vedrà il suo splendore tra il IV e l'VIII secolo e sarà buddhista e induista. Da allora sarà espressione di entrambe le religioni, sino alla compresenza dell'islam, che nell'India si acculturerà in forma peculiare. L'impronta artistica indiana darà vita nel Tibet a quella tibetana, ma si espanderà anzitutto nel Sud-Est asiatico, dove possiamo, pur nel matrimonio con culture e civiltà differenti, parlare sempre di arte indiana.