Il manuale di diritto della sicurezza sociale rappresenta l'evoluzione di quello pubblicato la prima volta nel 1965 e che vede ora la sua terza edizione da quando è stato inserito nella collana Scuola di giurisprudenza diretta dal prof. Enrico Gabrielli. La terza edizione è stata curata anche dal prof. Michel Martone che mi è vicino per tante ragioni e che già ha dato notevoli contributi allo studio del diritto del lavoro. Resta che il manuale continua a caratterizzarsi per la sua funzione di opera destinata agli studenti, utile però anche agli operatori del diritto, in quanto, da un lato, tiene conto della costante evoluzione della legislazione e della giurisprudenza e, d'altro lato, propone una ricostruzione concettuale dei singoli istituti nel tentativo di superare la farraginosa complessità della legislazione fornendo quelli che potrebbero essere strumenti utili alla sua interpretazione. A ciò si aggiunga che il manuale continua ad essere arricchito da riferimenti bibliografici utili non solo agli studenti che hanno interesse ad un approfondimento critico di istituti particolari, ma anche per quanti sono impegnati nella redazione di tesi e di tesine. Anche la copertina di questa terza edizione riproduce un dipinto rappresentante le tre età dell'uomo. Quel dipinto è stato scelto non solo perché molto suggestivo, ma anche perché, a ben vedere, esprime il senso del nostro sistema di previdenza sociale. Sistema, infatti, che coinvolge non solo chi, raggiunta oramai una certa età, gode di una pensione, ma anche chi, da adulto, concorre con il suo lavoro al finanziamento di quella pensione e, se non altro per questo, ha diritto a vedersi garantita analoga tutela per quando sarà vecchio. Chi lavora, però, ha anche interesse a che quella tutela sia ancora prevista per i suoi figli quando, a loro volta, lavoreranno. È questo il senso di quella solidarietà anche intergenerazionale che è la cifra determinante di un sistema di tutela previdenziale e assistenziale ispirato alla realizzazione dei principi accolti nella nostra Costituzione.
Questa nuova edizione di Diritto Processuale Civile vede la luce dopo la triste scomparsa del prof. Crisanto Mandrioli, sopraggiunta alla fine di novembre dello scorso anno. Egli iniziò la pubblicazione di quest’opera oltre quarant’anni fa. Risale al 1975, infatti, la prima edizione a stampa, con il titolo Corso di diritto processuale civile, preceduta – negli anni fra il 1971 e il 1974 – da un’edizione litografica in tre volumetti, significativamente sottotitolata Appunti per gli studenti.
Fin dall’inizio l’obiettivo del suo Autore è stato quello di riuscire a coniugare in un’equilibrata sintesi – ad uso soprattutto degli studenti – quanto di nuovo andava emergendo dal continuo, inevitabile rinnovarsi del processo civile e dall’infaticabile lavoro del legislatore e i principi, i concetti e gli istituti, propri del patrimonio ideale e culturale del diritto processuale civile. Obiettivo che sarà tenuto fermo anche per il futuro.
In questa nuova edizione, in particolare, oltre a provvedere al consueto aggiornamento giurisprudenziale e bibliografico, si è tenuto conto delle ulteriori modifiche normative nel frattempo intervenute, fino alle più recenti, che hanno riguardato alcuni profili del processo esecutivo (D.L. 14 dicembre 2018 n. 135, conv. dalla L. 11 febbraio 2019 n. 12) e la nuova disciplina sull’azione di classe e sull’azione inibitoria collettiva, introdotta con la L. 12 aprile 2019 n. 31.
La monografia affronta il complesso tema della responsabilità civile del vescovo e/o dell'ente diocesi per gli illeciti imputabili ai sacerdoti, di cui vengono analizzati i profili canonistici e di diritto ecclesiastico con particolare riguardo alle problematiche interordinamentali. Si tratta di un terreno di studio privilegiato in cui affiorano nuovi profili giuridici e che evidenzia le criticità attuali nei rapporti tra ordinamenti secolari ed ordinamento canonico, specie con riferimento ai tristi episodi di abusi sessuali sui minori commessi dai chierici. Grazie ai frequenti richiami storici vengono mostrati gli elementi di continuità e di rottura nella tradizione giuridica ecclesiale circa importanti aspetti della responsabilità extracontrattuale delle persone fisiche e giuridiche. Cuore della trattazione è l'analisi dei presupposti e dei limiti entro i quali i membri della gerarchia cattolica (così come le stesse articolazioni istituzionali) possono essere chiamati a rispondere del fatto illecito dei chierici davanti alle giurisdizioni secolari. Il quadro emergente dalla giurisprudenza reperita (di cui viene fornita un'appendice di pronunce in gran parte inedite) sembra configurare la responsabilità del vescovo e/o della diocesi in termini di imputazione oggettiva (ex art. 2049 c.c.). Una lettura critica della giurisprudenza esaminata mostra, tuttavia, come sia frequente il rischio di una non corretta interpretazione del diritto canonico ad opera dei giudici statuali. Siffatta percezione emerge anche dalle pronunce giurisprudenziali estere, che dimostrano come non sia possibile pervenire a modelli unitari di responsabilità che accomunino l'agire di persone fisiche e giuridiche nelle diverse esperienze giuridiche di civil law e common law.
La sesta edizione di Economia pur collocandosi in continuità con le precedenti presenta diverse novità rilevanti. Il manuale continua ad essere pensato per insegnamenti tenuti in tutti i corsi di laurea e particolarmente in percorsi di studio in cui l’economia politica e la politica economica hanno un ruolo formativo-culturale generale in collegamento con altre materie delle scienze storiche, giuridiche, politico-sociali e statistiche.
La decima edizione del volume "Diritto processuale penale" - aggiornata con particolare cura per le profonde innovazioni normative apportate dalla "riforma Cartabia", ma anche per le più significative tra quelle successive - si basa su un impianto ampiamente collaudato, giovandosi anche di una scelta grafica voluta non per segnare una rigida distinzione tra argomenti più o meno importanti, ma piuttosto per fornire un'indicazione di tipo didattico, sia pur flessibile in relazione alle esigenze e alle valutazioni del singolo docente. Quanto composto in "corpo" di dimensione maggiore è infatti stato concepito come base tendenzialmente autosufficiente per un apprendimento di livello "istituzionale", ossia finalizzato alla preparazione di un esame universitario di primo approccio; con ciò che si presenta invece in "corpo" di dimensioni ridotte, si mira a offrire un più vasto materiale informativo utilizzabile dagli stessi studenti per integrazioni di conoscenze e per confronti seminariali ma altresì da un pubblico più vasto e più qualificato per spunti di approfondimento ulteriore. Donde, in particolare, la scelta di proporre un ricco apparato di richiami giurisprudenziali, comprensivo di molteplici riferimenti alla produzione della Corte costituzionale e della Corte di cassazione nonché a quella delle giurisdizioni di matrice europea.
La V edizione è stata aggiornata con la legge costituzionale 19 ottobre 2020 n.1, di modifica agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari; con la legge costituzionale 18 ottobre 21 n. 1, di modifica all’articolo 58 della Costituzione, in materia di elettorato per l'elezione del Senato della Repubblica; con la legge costituzionale 11 febbraio 2022 n. 1 di modifica agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di ambiente.
E' stata poi rivista completamente la parte sull'organizzazione giudiziaria, al fine di attribuirle maggiore completezza ed analiticità.
A distanza di circa dieci anni dall’inizio della crisi finanziaria, iniziata negli USA nell’agosto 2008 per poi contagiare il resto del mondo e divenire globale, il presente lavoro intende inserirsi nel dibattito sul finalismo aziendale, proponendo un principio-guida, denominato “interesse primario dell’azienda”, che sia applicabile a tutte le classi di aziende, siano esse imprese, amministrazioni pubbliche o aziende non-profit, e che sia in grado di orientare tali organizzazioni produttive verso il bene comune degli stakeholder e della collettività, senza dimenticare la necessità delle organizzazioni stesse di sopravvivere e svilupparsi nel tempo.
L’opera "Lezioni di diritto vaticano" trae vita dalla attività didattica svolta presso i corsi della Scuola di Alta Specializzazione in Diritto canonico, Ecclesiastico e Vaticano dell’Università LUMSA e viene a coprire una oggettiva lacuna, permettendo una prima conoscenza dell’ordinamento giuridico dello Stato della Città del Vaticano, che per intuibili ragioni dovute alla globalizzazione è sempre più correlato con gli altri ordinamenti: statali, europeo ed internazionale. Dopo una introduzione storica sulle origini dello Stato, vengono affrontati i rapporti tra questo e la Santa Sede, gli elementi costitutivi e costituzionali, la soggettività internazionale, le fonti del diritto e la funzione legislativa, il governo e l’attività amministrativa, l’ordinamento giudiziario e la giurisdizione, alcuni elementi di diritto privato e di diritto penale, il regime giuridico delle zone cosiddette “extraterritoriali”. Seguono due Appendici di carattere storico-giuridico.
Le rilevanti riforme, che hanno interessato la giustizia civile e che, apportate con il D.Lgs. 10 ottobre 2022 n. 149, sono divenute applicabili nei procedimenti introdotti dopo il 28 febbraio 2023, sono al centro di questa nuova edizione. Come è noto, con il D.Lgs. 149 2022 è stata data attuazione alla legge delega contenuta nella L. 26 novembre 2021 n. 206, la quale aveva delegato il Governo, sulla base di specifici principi e criteri direttivi, a procedere a novelle al codice di procedura civile e alle leggi processuali speciali, in funzione di obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile art. 1, 1 comma, L. 206 2021.
Autori: Mirone Aurelio; Sciuto Maurizio; Sanfilippo Pierpaolo M.; Pisani Luca; Dacco' Alessandra; Santagata De Castro Renato; Cian Marco; Cetra Antonio; Sarti Davide; Sciarrone Alibrandi Antonella; Ginevra Enrico; Speranzin Marco; De Acutis Maurizio.
Questa quarta edizione del Manuale di diritto commerciale esce a distanza di due anni dalla precedente. La principale novità è rappresentata dalla rielaborazione e dall’ampliamento della Sezione dedicata al Diritto del sistema finanziario, che risulta così oggi offrire al lettore un quadro completo, e sia pur sintetico, dell’intera materia del diritto bancario, assicurativo e del mercato mobiliare nelle sue linee generali.
La Sezione dedicata alla Crisi d’impresa mantiene l’esposizione della materia parallelamente alla luce della (ancora vigente) Legge fallimentare e del (futuro) Codice della crisi; di quest’ultimo è al momento disposta l’entrata in vigore nel settembre 2021, ma pende un processo di ulteriore rielaborazione normativa di alcune sue parti (pur a valle del decreto correttivo già emanato nell’autunno 2020, e di cui evidentemente in questa edizione si è tenuto conto), che rende al momento incerto non solo il contenuto disciplinare definitivo, ma anche il tempo effettivo in cui esso verrà a sostituire l’attuale Legge fallimentare.
In questo biennio, colpito dalla tragedia della pandemia, sono state emanate poi diverse disposizioni aventi carattere emergenziale, che hanno investito importanti istituti del diritto dell’impresa e delle società (basta pensare alla sterilizzazione delle perdite prodottesi per effetto delle restrizioni imposte dalla diffusione del virus). Di tali disposizioni, per quanto rilevanti, si è scelto di non tenere conto nella trattazione, stante la natura provvisoria delle stesse e dunque la loro estraneità alla funzione di illustrazione dei fondamenti della materia, propria dell’Opera.