Negli ultimi anni Photovoice è diventata una metodologia di ricerca-azione partecipata molto popolare. Attraverso una combinazione di fotografia e discussioni di gruppo, Photovoice consente di attivare i membri della comunità nell'identificare i loro punti di vista e utilizzarli come leve per il cambiamento sociale. Sviluppato a partire dall'esperienza degli autori, dopo una introduzione sull'uso della fotografia in psicologia, il volume fornisce le basi teoriche e le indicazioni operative per utilizzare questo nuovo strumento all'interno della ricerca qualitativa e dell'intervento sociale. Il linguaggio dell'immagine (ora facilmente fruibile grazie allo sviluppo del digitale) viene coniugato con quello testuale, dando luogo ad una originale e innovativa metodologia di ricerca. Photovoice si è rivelato un metodo efficace per analizzare esperienze di vita quotidiana, sviluppare empowerment e dare voce a soggetti emarginati. Il volume, pertanto, intende fornire sia un quadro organico dei risultati della ricerca attuale, sia alcune indicazioni utili per applicare la metodologia nel lavoro sociale e di ricerca.
Il benessere degli insegnanti è un argomento di grande attualità nella cultura scolastica. La psicologia dell'educazione, quella sociale e del lavoro non possono più prescindere da questo tema quando si occupano tanto di qualità dell'insegnamento quanto di qualità dell'apprendimento. "Star bene a scuola" è la lente attraverso cui analizzare e riflettere sulla formazione degli insegnanti al fine di offrire loro strumenti e strategie per migliorare e creare le risorse con cui affrontare le difficoltà legate alla propria professione. Centrali, in questa prospettiva, sono il senso di auto-efficacia e la stima di sé, le relazioni professionali con colleghi e superiori, il benessere organizzativo, la salute fisica e il rischio di burnout. Il volume è il frutto di una ricerca condotta dall'Osservatorio Nazionale Salute e Benessere dell'Insegnante (ONSBI), composto da studiosi e professionisti di diverse realtà formative e di ricerca (Università LUMSA di Roma, Università Milano-Bicocca, Università Federico II di Napoli, Associazione Nazionale Presidi e Consorzio Interuniversitario Humanitas di Roma). I contributi presenti hanno origine dalle riflessioni e dalle analisi sui dati raccolti grazie alla somministrazione di circa 1.500 questionari a insegnanti di ogni ordine e grado su tutto il territorio nazionale.
L'arte terapia ha bisogno di arte terapeuti e gli arte terapeuti hanno bisogno di formazione. L'idea di un manuale di Arti Terapie nasce dell'esigenza, avvertita nei diversi ambiti applicativi del corpus disciplinare, di strutturare e formalizzare una quantità di contributi teorici, tecnici e metodologici che è rigogliosamente - ma spesso disordinatamente - fiorita nel corso dell'ultimo decennio. Le aree tecnico-metodologiche individuate (foto e video; teatro, musica e danza movimento; narrazione, scrittura e scrittura autobiografica) rappresentano una novità assoluta nel panorama contemporaneo delle arti terapie, dal momento che riconducono ad esse un numero considerevolmente più alto di discipline artistiche rispetto alle sistematizzazioni tradizionali comparse finora. Il testo realizza l'intento comune degli autori, tutti professionisti affermati a livello nazionale ed internazionale, di accompagnare gli arte terapeuti nel loro percorso di crescita, dall'inizio del training formativo sino all'applicazione metodologica e alla realizzazione professionale. Il testo si presenta come una raccolta ordinata di "istruzioni per l'uso": a partire da una narrazione storica, evolutiva e semantica della disciplina e attraverso l'articolazione in tre differenti sezioni, relative alle aree tecnico-metodologiche considerate, vengono illustrati efficacemente diversi modelli progettuali e applicativi nel campo delle arti terapie.