Nel Nord vi sono 67,9 imprese ogni 1.000 abitanti, la dimensione (molecolare) è di 4,9 addetti per impresa. Secondo i dati del CENSIS, di queste solo il 18,5% sono imprese manifatturiere e, sul totale di queste, il 13,7% sono imprese di servizi alle imprese. Bonomi intende sfatare alcuni luoghi comuni, illustrando come grande fabbrica e pubblica amministrazione occupino ormai una minima parte del popolo dei produttori del Nord. E quanto questo nuovo capitalismo, che si definisce "molecolare", abbia nel lavoro "sommerso" e invisibile il suo paradigma.
Alla vigilia di un "ponte" festivo, Claudio Meis, che tiene dei corsi di formazione per venditori, passa a prendere a scuola il figlio bambino e decide di andare a trovare il padre, che abita fuori città e non risponde al telefono. Il percorso si rivela fitto di ostacoli: durante il tragitto Claudio si imbatte nella "pecora nera" della famiglia, e viene travolto in un turbine di eventi incontrollabili che in pochi giorni sconvolgono la sua esistenza. Eppure è proprio sull'orlo del baratro che Claudio riuscirà forse a trovare un nuovo amore e una nuova vita.
Francesca Sanvitale ha organizzato alcuni suoi racconti selezionati in una raccolta che riprende testi già pubblicati accanto a sei racconti nuovi. I temi e le storie sono omogenei, anche se certi racconti sono stati scritti a distanza di molti anni, a sottolineare una ispirazione coerente. C'è spesso un amore che può essere anche soltanto potenziale, nel passato dei protagonisti, ma gli intrecci della vita li coinvolgono lungo altri tragitti, che approdano a una dolente solitudine, a un tramonto pieno di rimpianti e di sensi di colpa.
Progettato da Caproni stesso pochi anni prima della sua scomparsa, il libro offre una scelta delle sue traduzioni poetiche da autori francesi e spagnoli: Apollinaire, Char, Frenaud, Prevert, Verlaine, Cadou, Henry Thomas, De Vieu, Hugo, Baudleire, Garcìa Lorca e Machado. Il volume, introdotto da una presentazione di Pier Vincenzo Mengaldo, è accompagnato da una nota ai testi del curatore in cui si individuano le più importanti varianti di traduzioni e le scelte che le hanno motivate e si integrano le versioni con le notizie relative alla loro prima apparizione e alle sedi in cui furono pubblicate.
Il Fondo manoscritti creato da Maria Corti presso l'Università di Pavia nel 1968 è diventato una delle più vive realtà culturali italiane, il luogo dove si conservano e si studiano i testi autografi dei maggiori scrittori dell'Otto e del Novecento. La Corti racconta in questo libro molti aneddoti di prima mano che coinvolgono famosi scrittori, vedove votate alla gloria letteraria dei propri mariti, banchieri generosi, personaggi maggiori e minori che si incrociano come in un romanzo. Ma "Ombre dal fondo" è anche un libro di riflessioni sulla letteratura e una rassegna di interventi critici su una serie di autori fra i più amati dell'autrice, da Montale a Fortini, ad Amalia Rosselli.
Una analisi della linea politica del PCI e poi del Pds, negli ultimi vent'anni: la crisi strategica di una sinistra chiamata a fare i conti con una complessa mutazione economica e sociale.
Tra orgogliosa separatezza, linguistica e culturale, e desiderio di integrazione nel contesto "moderno" dell'Italia continentale, la storia di una regione irrimediabilmente "altra".
La vita, i libri, il lavoro, il Lager, l'ebraismo, Israele: Primo Levi si racconta in una serie di interviste e conversazioni con giornalisti, studenti, ricercatori. Il libro è diviso in quattro parti. La prima è dedicata alla vita (l'alpinismo, Torino, la musica, lo scrivere, il lavoro del chimico, la politica). La seconda ai libri che ha pubblicato (per ogni libro una intervista specifica). La terza alla letteratura (gli autori che più hanno contato per la sua formazione, la questione del leggere chiaro, il mestiero di scrittore). Infine la quarta comprende la politica israeliana dopo l'occupazione del Libano, il problema della diaspora e dello Stato di Israele, il sionismo, temi su cui Levi ha preso spesso posizioni nette.
Il libro raccoglie brevi saggi, lezioni, note e articoli. E' una difesa appassionata dell'artigiano letterario, ma contiene anche un'idea morale dell'atto narrativo, che secondo Carver non ha nulla a che vedere con la moralità delle idee degli scrittori, ma è una questione di scelte stilistiche. Carver detestava i trucchi letterari, anche quelli ben riusciti. Il rispetto e l'amore per la nitidezza, la precisione, l'attenzione al dettaglio sono il frutto di una ricreca letteraria che non è possibile separare dalla vita dello scrittore. Una ricostruzione di una lezione tipica di Carver con l'indicazione degli esercizi consigliati, completa il volume.