Il libro si propone di entrare nello spazio di un "luogo comune". Dopo la dichiarazione del Presidente della Repubblica, infatti, i termini di par condicio sono diventati occasione per ogni tipo di sproposito ed equivoco. Nel concetto articolato di par condicio sta invece racchiusa un'idea fondamentale della democrazia, quella che, garantendo i meno potenti, mantiene il regime in uno stato di accettabilità, sia pure da sottoporre continuamente a verifica. Il termine tuttavia, non è solo una parola d'ordine; esso implica, al contrario, tutta una serie di regole e di comportamenti che il libro aiuta a capire, non solo per l'immediato, ma anche per il futuro della vita politica nazionale.
Da almeno vent'anni si parla di riformare la Costituzione dell Repubblica italiana, e oggi il dibattito sembra coinvolgere tutti i partiti. A cinquant'anni dalla sua promulgazione il volume offre un quadro sull'argomento, facendo il punto sul dibattito attuale. Costituzionalisti e giuristi, economisti, politici, filosofi, raccontano ognuno dal proprio punto di vista la "loro" Repubblica, ricostruendo il dibattito degli ultimi anni in una sorta di bilancio politico, economico e storico che offre una base per una descrizione meditata sull'esigenza di riformare lo Stato.
Scritto nel 1952, "Tutti i nostri ieri" è il 'pendant' romanzesco di "Lessico familiare": protagonista è una ragazza un po' al margine, che si tiene fuori dal gioco scrutando e registrando la realtà, che pare finga non saperne nulla ma che poi è l'anima, affettuosa e feroce, di tutto il nodo di sentimenti che intorno si svolge. Anche qui al centro della narrazione è la famiglia borghese italiana, il filo di sentimenti e di valori che riunisce generazioni e che la Ginzburg è brava a cogliere nella solida trama quotidiana di un vissuto fatto di piccoli, grandi avvenimenti.
In questo secondo volume della biografia di Benito Mussolini, De Felice approfondisce l'analisi del consenso, mettendo in luce quanto il regime e i suoi sviluppi fossero intimamente legati alla personalità e al ruolo di Mussolini. Cruciali di quegli anni sono poi i problemi legati all'intervento in Spagna, ai rapporti con l'Inghilterra e la Francia da un lato e con la Germania dall'altro, al lungo e travagliato cammino dell'Asse dalle sue prime manifestazioni alla conclusione del "patto d'acciaio".
Raskolnikov e Arianna si incontrano per caso su un treno. Lui è un geniale pianista e musicologo con una concezione estetizzante dell'arte e della vita; lei una intellettuale romantica che ha una concezione morale di entrambe, ed è affascinata-ossessionata dai libri di Primo Levi. Raskolnikov ha i tratti del dandy: si esibisce con parsimonia al pianoforte, preferibilmente in antiche ville affrescate dai suoi pittori preferiti. La coscienza del proprio valore di interprete lo rende ironicamente distaccato. Nella vita pratica si perde un po' e spesso viene salvato dalla concreta Arianna. Il sogno di Arianna è realizzare un grande spettacolo su Primo Levi, in cui le musiche di Mozart siano suonate da Raskolnikov...
Il 29 dicembre 1991 il ministro algerino dell'Interno entra nella sala stampa e annuncia sbigottito i primi risultati della consultazione elettorale: si delinea una clamorosa e imprevedibile vittoria degli integralisti islamici del F.I.S. Dopo ventisei anni di un regime a partito unico, le prime elezioni democratiche vedono l'affermazione di un movimento che vuole introdurre una nuova forma di dittatura. E' a partire da questo evento, verificatosi paradossalmente nel paese arabo più occidentalizzato, che prende le mosse la riflessione dell'autore. Sul filo di una narrazione che è insieme testimonianza personale e analisi, Mimouni ricostruisce la storia recente del potere politico in Algeria.
Se la pratica e la teoria del socialismo sono oggi messi in crisi dai fallimenti tragici, le sue idee, i partiti che ne furono espressione,i suoi riflessi sociali e morali hanno fatto parte della realtà dell'Italia e dell'Europa in modo non marginale per più di un secolo. Zangheri ha voluto studiare il socialismo oltre ogni restrizione di partito o dottrina, ricostruendo una storia in cui hanno ugualmente posto libertari e autoritari, massimalisti e riformisti, socialisti liberali e comunisti.