Liguria di confine, oggi. Un piccolo paese di voci femminili che parlano di problemi quotidiani, casa, mariti, figli, datori di lavoro. Perno del romanzo è la signora Waal, una anziana olandese arrivata in paese col marito alla fine degli anni Sessanta. Morto il marito, la signora entra in stretto rapporto con le donne del paese che vogliono trattenerla quando decide di tornare in Olanda. Per lei l'Olanda era una terra difficile da quando si era sparsa la voce calunniosa di una collaborazione coi nazisti del marito. Ma questo tormento non era finito nemmeno in Liguria, anzi alla vigilia del ritorno della signora Waal aveva ripreso forza. Voci del presente e voci del passato si incrociano a nascondere piccoli e grandi tradimenti.
Accanto alla storia interna delle singole corporazioni, il volume dà spazio alla storia esterna di una classe dirigente che è sempre stata, con alterne fortune, uno dei principali motori dello sviluppo del paese. Vediamo allora come i professionisti acquistino coscienza di sé e del loro peso sociale, e come questo si rifletta, ad esempio, nel tessuto urbano delle città del primo Novecento, attraverso la costruzione di edifici e quartieri che dovevano simboleggiare proprio questo nuovo status. Ma scopriamo anche quanto sia stata forte l'influenza delle singole corporazioni nella vita politica nazionale e locale. Centrale, infine, il rapporto tra l'esercizio della libera professione e la formazione universitaria.
Con il V secolo fin verso il primo millennio prende forma l'Europa: una sintesi complessa di civiltà, di stati e di popolazioni a fronteggiare i flussi di invasione che giungono dall'Asia. Ma è un'entità tutt'altro che unitaria. All'Europa predominante, cristiana e occidentale, che diverrà il fulcro della più nota civiltà medioevale, se ne affianca un'altra, bizantina, ortodossa, orientale: Bisanzio, l'Islam, gli Slavi, il Baltico. Il libro ci offre un profilo di questa entità che fin dal suo inizio racchiude in sé molte e diverse Europe.
In questo volume, una serrata indagine sulle tumultuose mutazioni delle società industriali mette in luce le ragioni profonde della crisi progressiva dell'Europa.
«Spesso - ha detto in passato Pinter, nella sua franchezza quasi infantile, a Lawrence Benski - mi guardo nello specchio e penso: "Ma chi diavolo è quel tipo là?"». E, ancora, in un'altra intervista: «Nulla mi sembra esistere di più concreto e di più sfuggente di un essere umano». Non sono battute «giuste» per Emma, Jerry, Robert? Non si celano, tra le righe, battute disarmanti come queste in quella chiusa, dura come un'inoppugnabile sentenza, della prima scena di Tradimenti (che, però, è l'ultima, a livello della vicenda): «Non importa. È tutto passato. Sì? Che cosa è passato? È tutto finito». (Guido Davico Bonimo)
Il problema delle Origini e i volgari medievali: Petrucci, Il problema delle Origini; Profilo linguistico dei volgari medievali. L'italiano e le varietà regionali: Paccagnella, Uso letterario dei dialetti; Cortellazzo, I dialetti dal Cinquecento a oggi: usi non letterari; Avolio, I dialettismi dell'italiano contemporaneo; Telmon, Gli italiani regionali contemporanei; Lorenzetti, I movimenti migratori. L'italiano e le altre lingua moderne: Morgana, L'influsso francese; Cartago, L'apporto inglese; Arcamone, L'apporto germanico e tedesco; d'Agostino, L'apporto spagnolo, portoghese e catalano; Mancini, Voci orientali ed esotiche nella lingua italiana. Le minoranze linguistiche: Bertini, L'italiano fuori d'Italia; Telmon, Aspetti sociolinguistici.