Il volume raccoglie racconti giovanili, inediti in Italia, di Heinrich Boll e consente al lettore uno sguardo sulla Germania dilaniata dall'angoscia del dopoguerra. Il valore della raccolta è perciò duplice: letterario da un lato, perché consente di indagare gli esordi di questo scrittore, e politico-sociale dall'altro, perché anche l'inquietudine che percorre la Germania odierna ha le sue radici nella tragedia della seconda guerra mondiale.
Chi sono gli Ebrei? Come si è sviluppato l'ebraismo? Quali movimenti e correnti ha generato? Più ancora che una religione, l'ebraismo si presenta come un complesso di norme che regolano l'intera esistenza individuale e collettiva di Israele. La sintesi di Salomon toca la peculiarità di questi aspetti: la vita spirituale e i riti (la preghiera, la meditazione, la Torah), la costruzione di una "casa" ebraica, il profetismo, il messianismo, la qabbalah. Completano il volume un'appendice sui "Principi della fede", secondo Maimonide, il manifesto dell'Ebraismo moderno secondo la conferenza di Filadelfia del 1869, e una bibliografia ragionata ed essenziale.
20 storie di sport dimenticate, 20 uomini e donne che non hanno trovato nella vittoria l'unico motivo per migliorarsi. Partendo dai campioni e dalle loro straordinarie vite in Eterni secondi si racconta della sconfitta, dell'imparare a perdere. Meravigliose cadute possono produrre incredibili voli. Queste pagine raccontano il coraggio di Luz Long che si oppose a Hitler, la storia di Peter Norman che tagliò il traguardo per gli aborigeni, quella di Billie Jean King che con una racchetta denunciò il maschilismo e quella di Andres Escobar che mai si vergognò per aver perso. Lo sport diventa pretesto per parlare di razzismo, omosessualità, disabilità, femminismo, dittatura, guerra. Vincere non è tutto, la storia non incorona solo le medaglie e le coppe, a volte lo sport produce veri campioni di vita. Età di lettura: da 11 anni.
Un'antologia letteraria, una guida alle idee, alle esperienze, alle crisi e alle memorie del popolo più affascinante e misterioso del Mediterraneo. Opere morali e sapienziali, testi politici e profetici, raccolte religiose e funerarie, astrologiche e oniromantiche, dialoghi filosofici, opere narrative e autobiografiche: dai giacimenti della cultura egizia Edda Bresciani ha scelto, tradotto e commentato una ricca silloge di scritti, dando spazio alle ricchezze della letteratura demotica e greco-egiziana, così spesso trascurata a favore di quella faraonica.
Il punto sulle ricerche e sulle polemiche che accompagnano da sempre uno dei pilastri della concezione scientifica del mondo. La scienza moderna ha ben pochi dubbi sulla verità del dettato darwiniano e sulla sua portata universale. Ma attorno al nucleo centrale della teoria sono sorte molte interpretazioni discordanti. E non si tratta solo di dettagli, ma di profonde divisioni interne tra diverse scuole di pensiero.
Quattro piani, il sottotetto, un cortile di fondo con la panetteria araba clandestina. Nei centosedici locali abitano più di seicento persone. Un mondo fetido, senza igiene né morale, pieno di topi, parolacce, sudore. E persone: operai, militari, arabi dall'eloquio contorto, venditori ambulanti, ladri, prostitute, sarte, portuali, gente di tutti i colori e di tutte la nazionalità. E Jorge Amado, con fantasia e con l'affetto che ha per la sua gente, anche in quel mondo senza morale né educazione, intreccia storie di sofferenza e di morte a vicende d'amore, di altruismo, di ingenuità e di fede.
L'autore ricostruisce l'evoluzione dei rapporti tra parole e immagini nel Web, ipertesto a scala globale, e ne analizza lo sviluppo dal punto di vista del "lettore interattivo" e da quella dell'autore ipermediale, segnalando confini che cadono e ruoli che si mescolano in maniera positiva suggerisce anche i contenuti di una possibile alfabetizzazione di rete, non tecnica, ma cognitiva: per gli adulti e per i più giovani.
Nel secolo d'oro della narrativa europea, da Goethe a Puskin, da Stendhal a Jane Austen, da Manzoni a Dickens e Flaubert, la gioventù sale prepotentemente alla ribalta della scena letteraria: è la gioventù problematica e inquieta che nasce dallo sfaldarsi delle società tradizionali, divenendo figura simbolica alla quale la cultura occidentale si affida per rappresentare l'idea di modernità, con il suo carico di grandi speranze e illusioni perdute che l'Europa ottocentesca dovette imparare a percepire e leggere come fosse in un romanzo.
Dopo le "Cento quartine d'amore", Patrizia Valduga riunisce in questo volume due delle sue raccolte, "Donna di dolori" (1991) e "Corsia degli incurabili" (1996), alle quali aggiunge nuovi componimenti.
Al centro di questo romanzo c'è una storia d'amore che anela alla normalità. Due uomini, un giovane e un vecchio, si incontrano e credono di poter passare insieme il resto della loro vita. Imparano l'uno dall'altro, con allegria; compiono il comune percorso dall'euforia dell'innamoramento ai compromessi della serenità matrimoniale. Ma la letteratura ci si mette di mezzo. E la letteratura può urlare una verità nemica dell'amore. Perché con un libro ci si può far male. Un libro può anche essere lui, l'assassino.
Il perseguitato è il grande semiologo senza nome: il Maestro. Ma la persecuzione infernale in cui si dibatte non è rappresentata da cadaveri clonati galleggianti sul Po o da cecchini annidati in Sardegna, come nei precedenti romanzi della serie, ma dall'aglio! E' proprio questo nobilissimo e saporito bulbo a rendere impossibile la vita dell'illustre professore. E chi sarà il mandante di questo vile attentato?