"Penso ai miei avi, i figli di Israele, nei giorni immediatamente successivi al vortice che li aveva strappati all'Egitto... se ne avevano ancora la forza, avranno compreso che gli era accaduto un miracolo, che gli era stata concessa la possibilità di reinventarsi, di redimersi". Dall'Introduzione di David Grossman.
Un cofanetto contenente un cd di 70 minuti con le canzoni di "Canti di scena" e il libro con la versione completa dei testi, dei monologhi e delle gag. Uno scritto di Cerami "dietro le quinte" e di Piovani sulla storia del canto di scena e della canzone da palcoscenico completano il volume. "Più che un racconto organico di fatti ordinati, Canti di scena è una drammaturgia orizzontale, giocata su contrasti emotivi e anticlimax... Aforismi e divertimenti; toni epici, satirici, lirici, infantili; calchi e spiazzamenti linguistici convivono contaminandosi fino al punto che si può ridere col dramma e commuoversi con la comicità". Vincenzo Cerami
La tradizione popolare è ancora una volta il perno del lavoro di elaborazione di Dario Fo: attraverso storie, miti e leggende popolari, Francesco appare nella sua debolezza umana, nella sua indisponibilità al compromesso, ma allo stesso tempo nella sua profonda comprensione dell'animo umano e dell'idea di un Dio aperto al dialogo con l'uomo peccatore. Grazie a lu santo jullaré Francesco, lo spettatore-lettore potrà quindi conoscere in un'ottica nuova, non agiografica, San Francesco e gli episodi celebri della sua vita, tutti affabulati da uno dei grandissimi del teatro italiano.
Attraverso memoriali, editoriali e articoli relativi al periodo che va dalla caduta di Mussolini alla scelta repubblicana, un protagonista della politica italiana analizza, con rigore e obiettività, gli anni in cui è nata l'Italia contemporanea. Il libro raccoglie articoli, soprattutto clandestini, redatti da Foa tra il 1943 e il 1946, all'indomani di eventi importanti sul piano sia storico che privato. Negli articoli relativi agli anni dell'immediato dopoguerra Foa compie una disanima che non risparmia critiche nemmeno ai vincitori, nemmeno agli oppositori delle dittature, e l'intera opera si offre come la testimonianza di una voce indipendente su un periodo chiave della nostra storia.
Il volume analizza i vari aspetti, le cronologie, gli indici e la teoria del cinema nordamericano, il più discusso e il più amato, con saggi di Gunning, Gomery, Mottet, Uricchio, Robinson, Muscio, Gundle, Simon e altri.
Incredibile ma vero: nonostante la si misuri, studi e citi in continuazione, l'intelligenza non ha ancora una definizione scientifica soddisfacente; o meglio: ogni ricercatore, ogni scuola sembra averne in mente una propria visione. Richardson vuole mettere un po' di ordine in materia, e lo fa con la sobrietà e la "verve" divulgativa della grande tradizione anglosassone. Parte dall'esame di come in passato sia stata quantificata questa caratteristica evanescente della natura umana, per poi raccontare quali sono i test attualmente usati e i loro limiti. Passa poi a esaminare le due concezioni che ancora oggi si contendono il campo: quella genetica e quella ambientale.
L'esperienza del dolore è universale: il timore della sofferenza, la consapevolezza della sua esistenza sono parte integrante della natura umana. Non possiamo fare a meno di chiederci perché il dolore esista e a cosa serva, quale sia la sua origine, e soprattutto se e come possa essere eliminato per sempre. Wall è un profondo conoscitore della materia, come studioso e come medico che quotidianamente vive la sofferenza dei suoi pazienti. In questo volume intende guidare all'interno del cervello e del sistema nervoso, alla ricerca della localizzazione del dolore fisico e psichico, esplorando in dettaglio l'origine e la tipologia di tutte le sensazioni spiacevoli.
Durante la serie TV andata in onda nell'inverno 1997-98, Lucarelli e il suo team di consulenti (tra cui il vicedirigente della Scientifica di Bologna Silio Bozzi) hanno raccontato dieci casi misteriosi degli ultimi anni: da quello di Francesca Alinovi a Nada Cella al mistero di Antonella Falcidia, massacrata a coltellate in casa sua a Catania. Ogni volta sono state storie di persone, e questa caratteristica rimane e viene potenziata nella versione scritta che qui Lucarelli presenta. C'è il rispetto e in un certo senso l'affetto per i protagonisti della storia da raccontare, soprattutto per le vittime. Assieme al giallo del mistero è stato mescolato il blu della malinconia, dell'atmosfera e del sentimento. Ma ci sono anche altre cose da raccontare che non hanno trovato spazio nella serie televisiva. Tutti quei ritratti di personaggi e di ambienti che si possono sviluppare meglio sulla carta che in video; altri particolari misteriosi per ogni caso che gli autori non hanno voluto aggiungere per non complicare il linguaggio televisivo; i retroscena delle indagini non fatte, dei silenzi dei testimoni, degli errori degli inquirenti, dell'omertà timorosa di certi familiari. E, non ultimo elemento di fascino del libro, il respiro corale delle città che di volta in volta hanno visto accadere il delitto.
In questa antologia Guido Davico Bonino ha impegnato la sua memoria e la sua riflessione sui grandi scrittori del nostro secolo (narratori, poeti, filosofi, psicologi, antropologi, storici) e sui grandi creatori in genere (pittori, musicisti, cineasti, drammaturghi). Ripercorrendo i loro scritti, rivisitando le loro partiture, i loro copioni, i loro film, i loro quadri, Davico Bonino ha voluto tracciare un bilancio degli ideali, delle illusioni, dei progetti, delle utopie che essi proponevano. Che cosa di questo grande bagaglio di idee ed emozioni, di pensieri e passioni, è degno di essere "portato di là", oltre la soglia del Duemila, e conservato per i decenni a venire?
Il racconto parte da una semplice constatazione: se per noi che viviamo nelle moderne città occidentali è facile affrontare l'inverno, per molte persone non è così. E doversi preparare ai lunghi mesi di gelo è un problema che riguarda non soltanto paesi lontani come la Patagonia o la Sibera, ma anche certi villaggi isolati delle nostre montagne. L'autore offre quindi una serie di "istruzioni per l'uso": una sorta di manuale in cui racconta come ci si prepara ai rigori invernali in assenza degli agi messi a disposizione dal progresso. Non mancano neanche i consigli per restare in buona salute. E ciò che emerge da tanti consigli pratici è il ritratto di un'esistenza vissuta secondo ritmi antichi. In attesa della primavera.