Da sempre gli studiosi psicoanalitici cercano di dare un senso all'universo dell'inconscio. "L'inconscio come insiemi infiniti" rappresenta il tentativo di rifondare i concetti base della teoria psicoanalitica in un trattato discorsivo in cui si partecipa dal vivo ai ragionamenti, alle dimostrazioni. Ne scaturisce un percorso che è al tempo stesso un originale ampliamento del discorso freudiano e una riflessione critica sui fondamenti del pensiero scientifico. Vengono insomma definite le regole peculiari dell'universo dell'inconscio, per cui l'insieme delle sue immagini e dei suoi eventi diventa catalogabile, comprensibile: l'insieme delle percezioni inconsce raccoglie elementi tra cui esistono relazioni simmetriche cui si può dare un ordine.
All'indomani della sua pubblicazione, la biografia scritta da Melissa Muller ha fatto scalpore. Il motivo: il ricorso a un documento scottante, ovvero a cinque pagine dello stesso "Diario" di Anne Frank, rimaste a lungo inedite per la volontà di Otto Frank, il padre di Anne. Sono pagine in cui la giovane parla del matrimonio dei suoi genitori, rivelandone anche gli aspetti oscuri: pagine che, gettando nuova luce sui rapporti interni alla famiglia Frank, contribuiscono a umanizzarla, a toglierle quella patina mitica di cui il successo del "Diario" di Anne l'aveva ricoperta. Ed è in questa chiave che va letta la biografia: non come un libro-scandalo, ma come la più approfondita testimonianza sull'autrice del principale documento sulla shoah.
Il testo di questo spettacolo prende spunto da una serie di trasmissioni radiofoniche di Moni Ovadia con Mara Cantoni, a partire da una griglia di testi di Brecht, Magris, Benjamin e altri. Di qui si sviluppò uno spettacolo, nato dalla collaborazione con Giorgio Strehler e il Piccolo teatro di Milano, incentrato sulle storielle, l'umorismo, la pietà e il mondo struggente degli ebrei poveri.
In questo breve trattato di introduzione all'etica, l'autore mette a confronto i diversi problemi che deve affrontare chi si occupa e scrive di filosofia morale, e arriva a offrire una stimolante alternativa ai numerosi testi che, nonostante l'intento di sistematicità, paiono disperdere sotto la mole delle informazioni i veri nodi cruciali di una materia così difficile da definire e circoscrivere. Per ottenere il suo scopo, l'autore spiega e analizza la più diffuse posizioni etiche, valutandone la coerenza prima di passare a esplorare la natura del concetto di "bontà" in relazione al principio di responsabilità, alla libertà di scelta, ai ruoli, agli standard, alla natura umana.
Mimetizzarsi, a volte, può sembrare più facile che nascondersi. E' quello che fanno tre sconosciute, anonime a se stesse. Tre donne dagli sguardi intensi, eppure rassegnati a non trovare vie d'uscita. Una di loro approda a Parigi senza motivo né scopo, quasi per caso; cammina per strade ignote sperando di imboccarne una che sia finalmente la sua. Incontrerà un amore, forse, ma tacito e misterioso, in fuga fin dal principio verso uno strappo inevitabile. Un'altra a Parigi non ci arriverà mai. Ha sedici anni e "la bellezza del diavolo"; non desidera che partire, ma in valigia porta una pistola. La terza arriva da Londra: dalla finestra, di prima mattina, sente passare i cavalli destinati al mattatoio. Sarà l'angoscia a definire il suo orizzonte.
La vicenda poetica di Alda Merini comincia nel 1953 con una silloge intitolata "La presenza di Orfeo": un riferimento, quello al cantore che scese nell'Ade per strappare alla morte la moglie Euridice, che ha in sé la spiegazione della missione del poeta: lanciarsi nell'abisso per cercare gli dèi fuggiti dal mondo, o almeno per riportarne in superficie le tracce, la musica. I versi di Alda Merini sono, appunto, una discesa nella notte dell'uomo. Ma è una notte illuminata da lampi, popolata di anime e di contrasti, altamente vitale.
Dall'esperienza di giudice e dalla passione per la letteratura, nasce questo libro di Giancarlo De Cataldo: storie di giovani assassini, natural born killer cresciuti nell'ostentazione dei simboli di lusso e allevati da famiglie "normali" che si nutrono di surgelati e di tv e sognano di "svoltare" con il jackpot.
"Ciò di cui son certo è che questi duemiladuecentocinquanta titoli rappresentano il catalogo sostanziale della storia della lettaratura italiana attraverso i tempi, davvero, in un certo senso, la sua più autentica "storia", concretamente espressa nell'elenco delle opere che ne costituiscono il prodotto, cioè il "corpo". Ciò è tanto più vero in quanto le voci, così come noi le abbiamo richieste e i loro estensori le hanno elaborate, costituiscono un miracoloso punto di equilibrio tra esigenze documentarie, visione storica e giudizio storico-critico, per giunta il più delle volte sobriamente espresso. Posso ben dirlo, non avendone stesa personalmente neanche una." (Alberto Asor Rosa)
L'unicità di Pascoli sta forse, e soprattutto, nella sua capacità di essere antichissimo e modernissimo al contempo: la sua poesia è sia gioco formale, sia ricettacolo dell'oscurità esistenziale e del non detto. Quest'ambiguità diviene tanto più forte nei versi di argomento famigliare, quelli in cui Pascoli esprime la sua autobiografia, anche interiore. Eppure, queste poesie non sono organizzate in un ciclo tematico, come invece succede a gran parte della produzione pascoliana. L'antologia di Garboli costruisce, appunto, questo ciclo: riunendo trenta poesie Garboli ha dato unità e autonomia a uno dei settori più rappresentati della creatività pascoliana.
Milioni di italiani vivono il ruolo di "utenti della città", disinformati e assenti, firmando una delega in bianco a architetti, ingegneri, geometri, amministratori comunali. Questo libro vuole avvicinare all'architettura e all'urbanistica gli "utenti" che considerano tali argomenti materie da iniziati, documentando attraverso vaste indagini un dato di fatto innegabile: negli ultimi decenni, l'architettura è riuscita raramente a comunicare sensazioni di gioia e di appartenenza. La scissione tra architettura di massa e architettura d'autore ha accentuato il distacco dalle esigenze umane e dal contesto storico e naturale.