Presi a uno a uno, gli anarchici del gruppo NADA non hanno niente di eccezionale, vivono le loro giornate come meglio possono, chi insegnando filosofia, chi lavorando in un bistrot, chi rincorrendo i propri sogni. Se si trovano insieme è perché perseguono un unico obiettivo: dare vita a un processo rivoluzionario in grado di spazzare dalla faccia della terra ogni ipocrisia. C'è un'unica strada che sembra in grado di condurre dritta all'obiettivo, si chiama rivoluzione e, se non ci si fa spaventare dal nome altisonante, può rivelarsi una del tutto percorribile. Gli anarchici del gruppo NADA pensano che la mossa giusta per iniziare la rivoluzione sia rapire l'ambasciatore degli Stati Uniti a Parigi.
Spagna, 1937. In uno scenario di guerra feroce come ogni guerra, vivido e vero come fosse oggi, una strana coppia di italiani di parte franchista - il capitano Degli Innocenti e il suo attendente, l'indimenticabile doppiogiochista Filippo Stella - sprofonda nella ricerca di un cadavere che forse non è un cadavere, visto che taglia teste di uomini vivi. Che cosa troveranno veramente questi due moderni Chisciotte e Sancho, mentre intorno a loro da ogni parte si annuncia l'orrore, non è dato sapere, ma solo intuire.
Uscito dieci anni fa in prima edizione, ma oggi profondamente rielaborato, il libro analizza il Terrore durante la Rivoluzione francese, basandosi soprattutto sulla letteratura memorialistica: ciò che Luzzatto ricostruisce sono le modalità secondo cui il ricordo del Terrore si è trasmesso di generazione in generazione.
Vera è una diciassettenne vitale, istintiva e un po' atipica: una "veteromane" come lei stessa si definisce, con gusti letterari e musicali diversi da quelli dei coetanei, con aspirazioni vaghe e indisciplinate. I suoi compagni la chiamano nonna e la trattano come una consulente archeologica: eppure è lei l'anima del gruppo, "ma quella persa, quella delle proposte bizzarre, inverosimili", perché Vera, più che in cerca di approvazione, è da sempre in cerca di adorazione. Ha un padre lontano, a cui scrive lettere destinate a restare senza risposta, e una madre vicina ma assente, iperattiva, sempre impegnata in nuovi e improbabili progetti. Ma l'incontro fondamentale deve ancora arrivare e sarà quello con un vecchio eccentrico linguista.
"Cos'è questo fracasso?" Si chiede Tiziano Scarpa di fronte alle turbolenze della cultura (e dell'ignoranza) e al cambio di identità del nostro Paese. Questo libro propone una scelta di scritti editi e inediti ed è composto da due sezioni: la prima, "Alfabeto", è una serie di voci in forma di micro-dizionario: Bandiera italiana, Bugie, Burroughs, Carducci... fino allo Zero. La seconda parte, "Intemperanze", raccoglie interventi più ampi. Fra i vari temi: il tifo calcistico e la propaganda nazionalistica; la letteratura Cyberpunk e la cultura dell'inorganico; una dichiarazione di poetica; una teoria delle aureole; una riflessione sulla rappresentazione delle classi popolari in letteratura a partire dal capostipite Carlo Goldoni.
Pur mantenendo la divisione tradizionale tra storia moderna e contemporanea, segnata dalla cesura del 1815, questo Manuale si presenta profondamente innovativo sotto diversi aspetti. Non è una storia esclusivamente italiana o europea, è una storia narrata, caratterizzata da uno sforzo squisitamente letterario.
Pur mantenendo la divisione tradizionale tra storia moderna e contemporanea, segnata dalla cesura del 1815, questo Manuale si presenta profondamente innovativo sotto diversi aspetti. Non è una storia esclusivamente italiana o europea, è una storia narrata, caratterizzata da uno sforzo squisitamente letterario.
Pur mantenendo la divisione tradizionale tra storia moderna e contemporanea, segnata dalla cesura del 1815, questo Manuale si presenta profondamente innovativo sotto diversi aspetti. Non è una storia esclusivamente italiana o europea, è una storia narrata, caratterizzata da uno sforzo squisitamente letterario.
Pur mantenendo la divisione tradizionale tra storia moderna e contemporanea, segnata dalla cesura del 1815, questo Manuale si presenta profondamente innovativo sotto diversi aspetti. Non è una storia esclusivamente italiana o europea, è una storia narrata, caratterizzata da uno sforzo squisitamente letterario.
In questo libro Jonas prende posizione sui grandi temi che l'hanno occupato nella sua lunga vita di studioso. Ciò che si trova sparso nelle sue diverse opere, viene qui riunito per la prima volta: la sua filosofia giovanile, e quella della maturità, le sue ricerche sullo gnosticismo e quelle sulla filosofia della natura e della responsabilità. A collegare il tutto sono il concetto di filosofia e il linguaggio accessibile a tutti.