Oggi, fisici e matematici lavorano a una delle più ambiziose teorie mai proposte: la teoria delle stringhe. Grazie a essa, lo scontro secolare tra le leggi del grande (la relatività generale) e le leggi del piccolo (la meccanica dei quanti) viene superato a vantaggio di una superiore unità, basata sull'affermazione che tutti gli eventi dell'universo nascono da un'unica entità: microscopici cicli di energia nascosti nel cuore della materia. Per questa capacità di unificare tutte le forze della natura, la teoria delle stringhe è stata definita "la teoria di ogni cosa".
Una traduzione, con testo a fronte, della "cronaca drammatica" che inaugurò la stagione "epica" del teatro brechtiano. Una sofferta meditazione sul tragico fallimento di una vivandiera, povera diavola che s'illude di trarre profitto dalla guerra dei Trent'anni. Con un'introduzione di Luigi Forte.
In "Come pensa il cervello", Walter J. Freeman delinea una mappa della mente, procedendo dalle singole cellule nervose e dai loro aggregati cooperativi, fino all'emergere di configurazioni cerebrali complesse. Basandosi sui recenti sviluppi tecnici e sulle teorie del caos e della dinamica nonlineare, Freeman mostra come il cervello crei intenzioni e significati. L'autore scopre in questo modo nuove risposte agli antichi interrogativi filosofici sul libero arbitrio e sulla responsabilità individuale. La nuova sintesi di neuroscienze e filosofia proposta da Freeman indica come la capacità di scegliere sia una proprietà essenziale e inalienabile del cervello e come tutto ciò sia il fondamento per lo sviluppo degli individui e delle società.
Le poesie di Montale sono state qualcosa che ha accompagnato i giovani degli anni Trenta e Quaranta come un talismano, il segno di appartenenza a una sensibilità nuova. Il libro di Testa, ripercorrendo la biografia e i testi di Montale, vuole soprattutto restituire in modo sintetico e accessibile il senso di questa esperienza letteraria e umana. Nel cofanetto è presente una videocassetta che ripropone, in forma originale, i materiali delle Teche Rai. Montale racconta se stesso e legge alcune sue poesie. Una vera e propria autobiografia costruita da Gianni Barcelloni e Gabriella Sica.
Seguire il cammino poetico di Ungaretti significa percorrere la "Vita d'un uomo", dalle nostalgie e dai miraggi egiziani all'inferno del Carso, dagli eccezionali anni parigini alla scoperta di Roma, dal "Dolore" che segue al soggiorno in Brasile fino all'ultima stagione, furiosamente vitale. In questo saggio Cortellessa ci restituisce un'immagine ravvicinata e umanissima di questo grande poeta e della sua opera. Nella videocassetta allegata (il libro è contenuto in un cofanetto) Ungaretti racconta se stesso e legge alcune sue poesie. Una vera e propria autobiografia costruita con preziosi materiali d'archivio, anche inediti (delle Teche Rai) da Gianni Barcelloni e Gabriella Sica.
La vita di Emilio Lussu fu un susseguirsi ininterrotto di avventure: quattro medaglie in guerra; la risposta armata allo squadrismo; il carcere, il confino e la fuga da Lipari con Rosselli e Nitti; l'opera di "diplomazia clandestina" svolta fra Spagna, Inghilterra, Francia e Stati Uniti. Un socialista "irregolare" perché libertario, antiautonomista, svincolato dal PCI, eppure consapevole che solo la coesione fra le forze di sinistra avrebbe permesso di "costruire l'Italia".
In questo libro, scritto nel 1949, crimine, indagine e colpa sono i motivi dominanti. Protagonista delle sei storie è l'avvocato Gavin Stevens, detective per passione. Più che un legale Stevens è il confessore e il redentore della dannata gente del Sud. Intorno a lui c'è un mondo che crolla: ogni personaggio esprime, nella sua immagine deforme e grottesca, tutta la violenza creaturale di chi cerca di non soccombere, di salvarsi. Con uno stile che fonde il colloquiale a toni epici e leggendatri, queste sei storie narrano un universo, chiuso nei confini della chimerica contea di Yoknapatawpha, che ha assunto i tratti simbolici e remoti della leggenda.
Figli del capostazione, i tre fratelli Fo abitano in una vecchia casa bianca. Dario inventa storie; Fulvio costruisce velieri; Bianca, la più giovane, diventa la cronista di un'infanzia felice. I giochi, gli amici, la maestra. E poi la guerra, gli sfollati, gli sbandati e i partigiani. "La ringhiera dei miei vent'anni" vede i tre fratelli, ormai grandi, impegnati negli studi e nel lavoro, in una Milano di rioni, cortili e botteghe, dove i miti e le paure della giovinezza si saldano con vicende ed atmosfere dal sapore di favola.
Vincenzo Messina ricostruisce la storia di questo gruppo di talenti musicali. I loro esordi, i quarant'anni nei locali dell'Avana, l'incontro con la famiglia Cooder e poi con Wenders. L'antropologo Miguel Barnet e la musicologa Maria Teresa Linares raccontano la storia della musica a Cuba, la sua importanza sociale e religiosa, gli strumenti, i luoghi e le persone. Al volume è allegata la videocassetta dell'omonimo film di Wim Wenders.
L'arte contemporanea può ancora essere "grande"? Molti ne dubitano: il mondo dell'arte sembra infatti dominato da interessi mercantili che riducono l'arte alla produzione e alla promozione di opere da sfruttare economicamente. In questo documentato volume, che costituisce un utile strumento di aggiornamento sulla problematica attuale dell'arte, Mario Perniola discute con competenza e familiarità le tendenze artistiche (posthuman, realismo psicotico, arte estrema) e i movimenti culturali (postmoderno, cyber-punk) più recenti e più provocatori.
Una storia autostradale di amore e morte. Le bislacche memorie di un anziano fruttivendolo volgare e un po' cattivo. Un canzoniere amoroso per una donna segnata dal dolore. Una favola ambientata al capezzale di una sovrana di un regno immaginario. Quattro racconti onirici e surreali, dove gli incroci delle immagini e delle analogie si sposano con il calore dei sentimenti. Racconti che parlano di uomini, volpi, aquile che si amano e si tradiscono, di vecchi dall'umanità dimezzata che contemplano i buchi delle proprie scarpe come fossero voragini d'abisso, di angeli con la forfora, invadenti e curiosi, che accompagnano e consolano donne rese regali dal dolore.