Con il IV volume si conclude la prima parte del viaggio nella geografia e nella storia del cinema mondiale. E insieme il tentativo di giungere a una mappatura - per quanto incompleta - di fenomeni cinematografici comuni e di motivi, opere e personalità caratterizzanti le identità nazionali nei cinque continenti. In questo volume in particolare si parla del cinema canadese, messicano, latino americano, africano, egiziano, magrebbino, medio orientale, sudafricano, georgiano, turco, israeliano, iraniano, indiano, sudcoreano, cinese, indonesiano, giapponese, australiano, neozelandese.
Attraverso la vita di Leo e Michela, il romanzo di Vassalli rievoca i momenti di protesta e le battaglie civili degli ultimi trent'anni di storia. Per chi ha vissuto le rivolte studentesche, il femminismo, l'antipsichiatria, le battaglie pacifiste e più recentemente i movimenti ecologisti, il volontariato nei paesi in guerra, l'impegno nell'accoglienza degli extracomunitari, il romanzo sarà un'occasione per confrontare le proprie illusioni e delusioni con quelle dei due protagonisti. Per chi è troppo giovane per aver vissuto consapevolmente queste vicende, sarà un percorso di conoscenza attraverso i miti delle generazioni precedenti.
Il volume propone una scelta di più di 500 componimenti di Paul Celan rimasti inediti dopo la sua morte. Sin dalla giovinezza Celan ha scritto poesie in lingua tedesca, la sua lingua materna, e ha continuato a scriverne durante la difficile vita di esule prima in Romania e in Austria, poi a Parigi, dove ha vissuto con la moglie Gisèle de Lestrange e il figlio Eric. Le poesie qui pubblicate consentono di ripercorrerne l'itinerario poetico in una successione cronologica parallela alle raccolte edite, con le quali si connettono e si confrontano.
I fotografi da Niepce a oggi, dalle esperienze in camera oscura ai mutamenti tecnici e alle ricerche sperimentali; l'ambiente sociale, la fotografia come mestiere, le ripercussioni culturali, letterarie, estetiche. In questo libro lo studioso francese Jean A. Keim affronta un ventaglio di questioni che fanno della fotografia un capitolo particolarmente vivace dell'esperienza culturale degli ultimi centocinquant'anni. In appendice un capitolo scritto appositamente da Wladimiro Settimelli, illustra le vicende italiane.
Questo volume vuole offrire uno strumento che sia non soltanto informativo, ma risponda ad una esigenza di partecipazione costruttiva al farsi della vita civile. Al testo della Costituzione italiana sono stati aggiunti una serie di documenti storici, strettamente connessi alla sua formulazione: lo Statuto fondamentale del Regno di Sardegna (1848); la Costituzione della Repubblica romana (1849); il Decreto Legge luogoteneziale (1946); il Progetto di Costituzione (1947). L'introduzione di Giangiulio Ambrosini affronta da un lato l'esperienza storica nei suoi vari sviluppi - dallo Statuto albertino al 1948 - e dall'altro l'attualità critica, attraverso una disamina dei principi che hanno ispirato il dettato costiituzionale.
Dai tempi di Descartes, le scienze dimostrative sono ritenute il regno della razionalità, mentre tutto ciò che non è dimostrabile viene relegato nell'ambito dell'irrazionale. Così l'etica, la sociologia, il diritto, la psicologia, la retorica sono rimaste escluse dalla logica in senso stretto. La teoria dell'argomentazione si propone di reintrodurre la razionalità nelle scienze dell'uomo che operano con mezzi di prova non dimostrativi. I problemi connessi con l'argomentazione interessano varie discipline: dalla letteratura alla sociologia, dal diritto e alla psicologia. La teoria dell'argomentazione li affronta da un proprio punto di vista come logica delle scienze non dimostrative. Con una prefazione di Norberto Bobbio.
Dinanzi alle crescenti trasformazioni dei processi comunicativi che ridisegnano di continuo gli scenari sociali e i loro attori, si avverte da più parti l'esigenza di un rinnovamento degli studi sul linguaggio e sulla società, ma anche la necessità di una loro reciproca integrazione. Da qui la nascita e la diffusione della sociosemiotica, affascinante avventura intellettuale di cui questo libro ricostruisce i fondamenti teorici e i modelli d'analisi. La moda, la televisione, il giornalismo, la pubblicità, la politica e la spazialità vengono interpretati come discorsi e come testi che circolano nella cultura di massa, intrecciandosi e confondendosi tra loro. Da queste riflessioni si ricava un'immagine della società contemporanea.
20 storie di sport dimenticate, 20 uomini e donne che non hanno trovato nella vittoria l'unico motivo per migliorarsi. Partendo dai campioni e dalle loro straordinarie vite in Eterni secondi si racconta della sconfitta, dell'imparare a perdere. Meravigliose cadute possono produrre incredibili voli. Queste pagine raccontano il coraggio di Luz Long che si oppose a Hitler, la storia di Peter Norman che tagliò il traguardo per gli aborigeni, quella di Billie Jean King che con una racchetta denunciò il maschilismo e quella di Andres Escobar che mai si vergognò per aver perso. Lo sport diventa pretesto per parlare di razzismo, omosessualità, disabilità, femminismo, dittatura, guerra. Vincere non è tutto, la storia non incorona solo le medaglie e le coppe, a volte lo sport produce veri campioni di vita. Età di lettura: da 11 anni.
"Non possiamo saperlo" raccoglie scritti di letteratura e di cinema, ricordi di amici scomparsi, pronunciamenti su questioni morali come l'aborto, il coraggio o la paura, il credere in Dio, i cattivi usi del linguaggio, infine gli interventi politici legati all'impegno parlamentare di una persona che sosteneva di non avere una mente politica. L'opera non narrativa di Natalia Ginzburg è tutta fondata sul sapere del corpo, un'intelligenza oscura che illumina i suoi interrogativi e imperativi morali. Grazie a questa facoltà è possibile conoscere i suoi pensieri sul "Salò" di Pasolini o sui "Sillabari" di Parise, sulle persone che furono Calvino, Flaiano, Levi e Penna, sulla nostalgia per un secolo diverso o sull'aldilà.
Questo libro è una raccolta di 180 vignette di Altan. Solo il poeta che ha saputo incantare generazioni di bambini con l'invenzione della Pimpa, di Kamillo Kromo e di un intero zoo, solo il sulfureo narratore per adulti di Ada, Macao e degli altri "Romanzi sconvenienti", o delle parodie di Colombo e Franz, solo il "raccontatore a fumetti" di Sandokan e Casanova poteva concentrare tanti e diversi umori in un unico genere (la satira).
Sabbetay Sevi nacque a Smirne nel 1626. Dopo studi talmudici e cabalistici visse per molti anni in semi-isolamento, con fasi alterne di depressione e di esaltazione. Sevi convinse se stesso e gli altri di essere il messia e un movimento religioso molto ampio andò diffondendosi e interessò anche gli ebrei della diaspora. Il governo ottomano ordinò il suo arresto e lui si convertì all'islamismo assumendo il nome di Aziz Mehmet. Ciò non bastò per zittire le polemiche tra i suoi fedeli e così fu esiliato in Albania dove morì nel 1676. Il movimento messianico da lui ispirato proseguì anche dopo la sua morte, continuando a influenzare il mondo ebraico per quasi tutto il Settecento.
Dalle guarnigioni sparse nella giungla amazzonica, affogata nella sua umida e sensuale calura, giunge un grido d'allarme: la truppa si abbandona allo stupro. Gli alti comandi decidono di rimediare istituendo un servizio di "soddisfazione della carne": le visitatrici, discrete presenze finanziate dall'esercito. Il capitano Pantaleon, scrupoloso esecutore di ordini, è incaricato della missione. E il servizio delle visitatrici diventa il congegno più efficiente di tutto l'esercito peruviano. Edizione con un saggio dell'autore.