È un trattato completo e originale di Storia della Teologia. L'Autore tenta di offrire un'esposizione ampia, documentata, relativamente critica, ma generalmente simpatetica, del grandioso cammino che ha compiuto il pensiero cristiano nella sua bimillenaria storia. L'Opera completa si compone di quattro volumi. Il volume 2, di cui proponiamo la seconda edizione, presenta il pensiero teologico dell'epoca monastica e scolastica (VIII-XIV sec.), che coincide con molti secoli del Medioevo.
Per amore Dio crea ogni persona e chiama ognuno a vivere l'amore. Il fidanzamento, il matrimonio e la famiglia sono un modo con cui lui e lei rispondono alla chiamata di Dio alla donazione di se stessi. Queste pagine ci aiutano a riflettere sul cammino d'amore alla luce della fede. Sono suggerimenti e proposte concrete per la coppia perché cresca nell'affetto, nella stima, nel servizio, nell'amore come immagine del volto di Dio che è Amore. L'Autore, ispirandosi agli insegnamenti di papa Francesco, le ha pensate come strumento di formazione e aiuto alle coppie di sposi che desiderano vivere con fede l'amore nella loro vita familiare. Presentazione di Mons. Matteo Maria Zuppi.
Contrapporre il diritto canonico a tutto ciò che riguarda la vita dello spirito è un pregiudizio molto diffuso, nato nella modernità secolare e ben presente nella Chiesa di oggi. A questo pregiudizio spesso si aggiunge un rischio: sopportare di malanimo norme e leggi viste come limitazioni agli infiniti orizzonti dell'anima e alla creatività pastorale. Con riflessioni puntuali e linguaggio accessibile a tutti, queste pagine mirano a smontare il pregiudizio. Partendo da alcuni interventi del magistero e da alcune norme canoniche, Daniele Drago ce ne fa scoprire la sapiente ricchezza spirituale. Rivolgendosi particolarmente ai giovani consacrati, permea le sue parole con l'esperienza del padre spirituale, del formatore e canonista, offrendo un'originale prospettiva di lettura dei voti evangelici alla luce del diritto.
È un trattato completo e originale di Storia della Teologia. L'Autore tenta di offrire un'esposizione ampia, documentata, relativamente critica, ma generalmente simpatetica, del grandioso cammino che ha compiuto il pensiero cristiano nella sua bimillenaria storia. L'Opera completa si compone di quattro volumi. Il volume 1, di cui proponiamo la seconda edizione, presenta il pensiero teologico dall'epoca apostolica fino a tutta l'epoca patristica, cioè dal I al VII secolo.
Quella dell'amore è la strada della vita più affascinante e avvincente..., ma anche la più complessa, per le continue interferenze che l'attraversano. Chi la percorre, tende alla pienezza della vita. L'amore è la cosa più bella. Chi l'ha perso, vive il dramma di una storia segnata da un'incoerenza lancinante. Chi non lo trova, consuma i giorni in una solitudine piena di inutili tentativi di compensare. Queste pagine contengono riflessioni dedicate ai fidanzati, a chi sta vivendo ogni giorno l'amore come cammino che lo avvicina sempre più alla mèta. C'è la paura di sbagliare o di fallire, insieme alla gioia di avere finalmente incontrato la persona desiderosa di dar vita a una famiglia. E molto importante non sciupare questa opportunità: il fidanzamento, snobbato e deriso da parte della cultura odierna, riemerge come esigenza del cuore per dare stabilità all'amore e senso alla vita. Queste pagine sono un invito a vivere la relazione come orientamento ad una piena condivisione di vita e al dono totale di sé, per non restare appiattiti nell'egoismo e aprire così la volontà e l'intelligenza ad alti traguardi, come speranza e certezza di costruire qualcosa di importante.
L'incontro di un uomo e di una donna stimola sempre la curiosità di tanti, al punto di usare la parola "fidanzatini" quando un bimbo e una bimba, anche se in età precoce, parlano e giocano molto insieme. Spesso il linguaggio degli adulti non è benevolo verso l'amore dei giovani: guardano ai primi approcci di ragazzi e ragazze adolescenti con aria di simpatico compatimento, pensando alle sofferenze e alle delusioni che dovranno poi affrontare. Così, inconsciamente, gli adulti proiettano nei giovani una sfiducia che tarpa le ali della speranza. Forse perché l'occhio miope dell'adulto resta ancorato alla visione di un amore fondato sul piacere, sulla passione, sul bisogno di colmare dei vuoti... È l'amore del "fin che dura!", amore che ha più il sapore di un triste accadimento che la gioia e la dolcezza dei sentimenti... Oggi tanti non credono più all'amore vero! Noi siamo invece convinti - anche per l'esperienza sul campo - che l'amore è il grande dono che Dio ha fatto all'uomo. L'ha creato e chiamato alla vita per essere nel mondo un'immagine fedele di Sé. Lo arricchisce col sacramento nuziale perché collabori pienamente al compimento del suo disegno e manifesti in concreto il suo amore e la sua misericordia nella storia.
L'insegnamento dei grandi Padri della Chiesa, come Ireneo, Clemente Alessandrino o Agostino, costituisce un'eredità preziosa. Nei i vari capitoli di questo saggio Guido Bendinelli ci aiuta a valorizzarla e ne mostra le ricadute sulla modernità. I temi trattati sono molti: vanno dallo Spirito Santo al rapporto tra Scrittura e Tradizione, dalla natura dell'uomo alla dottrina del peccato originale, dal consenso ecclesiale all'uso delle ricchezze, dal matrimonio al sacerdozio, dall'educazione cristiana alla predicazione. In questi temi, apparentemente eterogenei, i Padri e i grandi Autori, come Origine, hanno saputo scorgere l'azione del Verbo incarnato come principio unificatore della vita cristiana. Da questa verità nasce il titolo: Ha ricapitolato in sé stesso tutte le cose.
Il titolo latino tramandatoci è "Contra errores Graecorum". Non rende molto l'idea dell'opera. Tommaso la redige su richiesta di papa Urbano IV alla fine del 1263 o all'inizio del 1264. Tommaso mette in luce il contenuto dottrinale di alcuni importanti testi dei Padri della Chiesa di lingua greca. Spiega i testi ambigui, dimostra che alcune traduzioni sono mal fatte e si sofferma su quattro temi: la processione dello Spirito Santo dal Verbo; la missione del papa; l'uso del pane azzimo nella celebrazione della Messa e il purgatorio. Testo latino dell'Edizione Leonina. Traduzione, note e introduzione di Gianni Godoli. A livello mondiale è la prima edizione che accanto al testo originale latino riproduce una traduzione in lingua moderna.
Come può una persona intelligente credere oggi ai miracoli? Ai miracoli in generale e a quelli miracoli riferiti dai Vangeli e a quelli di cui si ha notizia che siano accaduti in qualche santuario. Nell'epoca della scienza, proprio quando la scienza sta raggiungendo dei risultati incredibili, è ancora ragionevole credere ai miracoli? Ma cos'è il miracolo. Cosa c'è di bello e affascinante oggi nell'essere prete e suora? La confessione dei peccati a un prete? E perché dire gli affari miei a un uomo come me? Devozione o superstizione? Qual è il limite tra fede autentica e fanatismo? Maria e i santi hanno ancora un legame con la realtà? Come mai alcune manifestazioni religiose ci danno terribilmente fastidio? Qual è il limite tra una fede autentica e un vero e proprio fanatismo? Maria e i santi sono delle figure inesorabilmente sorpassate? Delle figure che non hanno niente più da dire alla vita di tutti i giorni? È ancora possibile affidare la propria vita alla Bibbia? In che senso la Parola di Dio è vera? Ma non è una favola o comunque un libro poetico che non è normativo, non ha valore per la vita?
Enrico Morini, professore dell'Alma Mater Università di Bologna, si propone di far conoscere la Chiesa Ortodossa, nell'intento di favorire una più obbiettiva cattolicità, cioè universalità della Chiesa perché katholikos - la parola greca che è all'origine dell'italiana cattolico - significa proprio "universale" o "secondo il tutto". Le differenze tra la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica sono in realtà più apparenti che reali e si risolvono piuttosto in una provvidenziale complementarità. I temi trattati nel libro sono: la fisionomia dell'Ortodossia, la sua storia, con le sue dinamiche interne, la tradizione liturgica e canonica di questa Chiesa, con particolare attenzione alle sue peculiarità, e la formazione e lo sviluppo della Chiesa Ortodossa in Russia, Bulgaria, Serbia, Romania e Georgia. Queste pagine sono il frutto maturo di un'esplorazione molto affascinante. Prefazione di Bartolomeo, Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico.
Queste pagine sono il frutto maturo di un'esplorazione molto affascinante. L'autrice, Ysabel de Andia, esperta indiscussa dell'argomento, prende le mosse dal mistero di Gesù Cristo: i Libri biblici ci introducono alla conoscenza di lui, è questo il senso mistico e i sacramenti ci rendono partecipi della sua vita, è questa la mistagogia. Inizia così ad approdare al mistero di Dio: nella teologia negativa l'identità di Dio sfugge a qualsiasi conoscenza, mentre lo spirito umano tenta di unirsi a Lui nella nube luminosa secondo la teologia mistica. E infine approda a una riflessione sulla mistica cristiana e non cristiana, soprattutto quella indù. Jules Monchanin (1895-1957) e Henri Le Saux O. S. B. (1910-1973) sono stati due figure di spicco nel dialogo del cristianesimo con l'India: hanno fondato un ashram cristiano a Shantivanam. E padre Monchanin ha sempre ritenuto che sarà il mistero della Trinità a convertire l'India. Nella sua esplorazione Ysabel de Andia tiene conto dei fondamentali apporti di Henri de Lubac, il quale presenta la mistica cristiana come: mistica scritturale, mistica nuziale e mistica trinitaria.
Prima edizione a livello mondiale con testo critico latino e traduzione a fronte. "Il cielo e il mondo" è un'opera cosmologica di Aristotele. Tommaso redige il suo Commento nel 1272-1273. Chissà come cadeva il mondo negli occhi di Aristotele? La domanda potrebbe risultare una curiosità oziosa. Ma, in realtà, chiedersi come appare il mondo agli occhi di una intelligenza raffinatissima, che tuttavia non ha strumenti raffinatissimi come il telescopio, il microscopio, il sonar ecc., non è del tutto inutile. L'uomo comune, come ciascuno di noi, non possiede altro che i propri sensi e la propria intelligenza per conoscere ciò che accade in natura: come si fa a districarsi tra i fenomeni, per così dire, "a mani nude"? Certo, il più delle volete, le "ipotesi" che Aristotele formula sono per noi delle fantasie. Ma anche il "Big Bang" è una fantasia... chi l'ha mai visto? Lo si ipotizza e lo si richiama con un nome di fantasia. Quello che cambia è la possibilità di controllo delle ipotesi. Per questo occorre mettersi alla scuola di un grande commentatore di Aristotele, come Tommaso d'Aquino. Anche Tommaso non aveva certo gli strumenti più adatti, ma sapeva come affrontare con il rigore dovuto il caso considerato. «Non è necessario che siano vere quelle ipotesi che hanno elaborato [gli antichi astronomi]: infatti benché fatte queste supposizioni si salvino i fenomeni che appaiono, tuttavia non bisogna dire che tali supposizioni siano vere, perché forse con un altro sistema non ancora intuito dagli uomini, si salva ciò che appare riguardo alle stelle». Insomma, la lettura del Commento di Tommaso al "De Caelo et mundo" non è per imparare come va il mondo, ma per imparare a considerare il nostro modo di considerare. Il testo critico latino è della Commissione Leonina. quello consolidato dalla tradizione manoscritta. Introduzione di Alberto Strumia.