La "Storia" di Eliseo è un'opera poliedrica in cui convivono molteplici generi letterari. È la principale fonte storica per ricostruire gli eventi bellici del 451, che videro gli Armeni scendere in campo contro i Persiani per difendere la propria fede cristiana dalle imposizioni zoroastriane. È anche opera agiografica, che immortala il martirio di san Vardan e dei suoi compagni. È opera teologica, ricca di professioni di fede e formule cristologiche. È opera apologetica, che ci restituisce stralci delle controversie cristiane contro i zoroastriani. Ed è anche un'opera segnata da passaggi di intenso afflato lirico. Il volume fa parte dell'"Opera Omnia" di Eliseo. Accanto al capolavoro principale il volume contiene scritti minori, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in una lingua occidentale, che appartengono all'esperienza monastica dell'autore, che rivestono un interesse notevole non solo per la disciplina canonica e la storia del monachesimo, ma anche per alcuni importanti passaggi teologici. Per la prima volta al mondo "La Storia di Vardan" e le altre opere di Eliseo sono riprodotte nel testo critico armeno con traduzione in una lingua moderna (nel nostro caso l'italiano) a fronte.
Frati Predicatori, abitualmente detti Domenicani, ricevono la conferma ufficiale da papa Onorio III nel 1216. Hanno una sorprendente fioritura fino alla Peste nera che sconvolse l'Europa intorno al 1338. Pochi anni prima il papa aveva abbandonato Roma, per rifugiarsi in una città più sicura, Avignone. Ciò avrebbe comportato non pochi problemi, primo tra tutti gli scismi ripetuti. I Domenicani dovranno prendere posizione sia per l'uno che per l'altro papa. A ciò si aggiunse il coraggioso tentativo di riformare dal di dentro la vita religiosa, tentativo che ebbe come protagonisti una laica, Caterina da Siena, e un frate, Raimondo da Capua. Tutti questi eventi della vita religiosa sono presentati illustrando anche l'interessante contesto culturale e artistico che condurrà al rinascimento, e quello politico-sociale in continua evoluzione, segnato dal sorgere di una nuova concezione del vivere, l'umanesimo.
Contrapporre il diritto canonico a tutto ciò che riguarda la vita dello spirito è un pregiudizio molto diffuso, nato nella modernità secolare e ben presente nella Chiesa di oggi. A questo pregiudizio spesso si aggiunge un rischio: sopportare di malanimo norme e leggi viste come limitazioni agli infiniti orizzonti dell'anima e alla creatività pastorale. Con riflessioni puntuali e linguaggio accessibile a tutti, queste pagine mirano a smontare il pregiudizio. Partendo da alcuni interventi del magistero e da alcune norme canoniche, Daniele Drago ce ne fa scoprire la sapiente ricchezza spirituale. Rivolgendosi particolarmente ai giovani consacrati, permea le sue parole con l'esperienza del padre spirituale, del formatore e canonista, offrendo un'originale prospettiva di lettura dei voti evangelici alla luce del diritto.
La Chiesa è il popolo che Dio ama e sceglie per costituirlo Corpo mistico di Cristo. Come nel corpo umano, così nel Corpo mistico di Cristo tutte le membra formano un unico organismo vivente pur nella diversità delle loro funzioni. Vi è un unico capo, Cristo Risorto, e vi sono varie membra unite vitalmente a Cristo e tra loro. Tra queste membra vi sono le persone consacrate, cioè quei battezzati che si impegnano a vivere i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza per servire più speditamente Cristo e costruire la comunità dei credenti. Questo testo espone gli elementi costitutivi della vita consacrata alla luce del Concilio Ecumenico Vaticano II, e dell'insegnamento degli ultimi pontefici e della dottrina teologica ispirata a Tommaso d'Aquino. È particolarmente adatto per chi è alla ricerca della propria vocazione e per chi ha già intrapreso il cammino della vita consacrata.
Un giorno Gesù ha rivolto a me, come a tanti altri, il magico invito: «Vieni e seguimi!». E io ho risposto «Eccomi!».
Allora è incominciata la mia avventura di persona totalmente consacrata a Lui: solo a Lui!
È l’avventura di un uomo, il sacerdote, contemporaneamente celibe e sposato, come Gesù, che è celibe per l’anagrafe e sposo della Chiesa.
È il mistero della «verginità per il regno dei cieli» e del celibato sacerdotale: la prima come proposta evangelica, il secondo come impegno richiesto dalla Chiesa.
Il tutto inserito nell’unico mistero dell’Amore sponsale che, in modo diverso, si attua nel matrimonio fra un uomo e una donna e nel matrimonio fra Cristo e la Chiesa.
Il libro si compone di due parti: la prima illustra il senso di questa speciale sequela di Cristo; la seconda riporta testimonianze «dal vivo» di persone consacrate che confermano la gioia e la bellezza e anche le difficoltà di scelte coraggiose, oggi spesso giudicate inutili e fuori moda.
Le norme e gli insegnamenti di carattere morale e giuridico riguardanti l'amministrazione dei sacramenti presentati da Richard Il Povero", un vescovo inglese del XIII secolo. " Riccardo Il Povero" nella prima meta del '200 fu vescovo di importanti diocesi inglesi come Salisbury e Durham. Egli ci ha lasciato un'opera, Le Costituzioni Sinodali, che e una raccolta di documenti di vari Concili e Sinodi che egli ha divulgato e adattato per la sua diocesi. Non e un organico trattato teologico, quindi, ma un insieme di norme di carattere canonico-pastorale destinato ai fedeli inglesi. "
Rivista quadrimestrale dello studio filosofico domenicano. N. 36, 3/2003 settembre-dicembre. Episodi emblematici tra predicazione, metafisica e politica. SOMMARIO: - Dottori e apostoli. L'Universita di Parigi e l'Ordine dei Predicatori: origini, sviluppo e crisi di un rapporto (Rainini Marco). - La natura e il significato della metafisica in Remigio de' Girolami o.p. (Fr. Anto Gavric). - Un Sermone di Rolando da Cremona per il Giovedi Santo? (Fr. Paul-Bernard Hodel). - Brevi cenni sulla nozione di legge al tramonto dell'Antico Regime: il caso di Giovanni Paolo Nazari (1556-1641), Domenicano, Maestro di Teologia, consigliere di principi (Fausto Arici). - Un panegirico quattrocentesco in onore di San Domenico (Luciano Cinelli). STUDI: - Teologia e nulla (Andrea Castagnetti). - La sostanza del pane e del vino e la transumazione eucaristica (Marcello De Grandi). - Il sovrano nel pensiero politico di S. Tommaso (Giovanni Bertuzzi).
L AUTORE HA RITENUTO UTILE OFFRIRE AL PUBBLICO ITALIANO UNA PANORAMICA GENERALE DELL ORDINE PREMOSTRATENSE, LA CUI ESISTENZA COPRE L ARCO DI QUASI NOVE SECOLI, METTENDO IN RILIEVO I PUNTI SALIENTI DELLA SPIRITUALITA NORBERTINA. Fondato da s. Norberto nella notte di natale del 1121 a primontri, l'ordine dei canonici regolari premostratensi fa parte delle grandi famiglie religiose che hanno plasmato la cultura dell'europa attraverso l a loro opera di evangelizzazione e civilizzazione. Sv iluppatasi essenzialmente in francia e nel nord dell'europa , l'ordine di s. Norberto non ebbe invece una importante diffusione in italia. Le poche abbazzie premostratensi sparse nella penisola ebbero una esistenza breve, ma ricca di spiritualita e di liturgia, di cultura e di ospitalita. Sc egliendo alcuni testimoni particolarmente eloquenti per illustrare i vari aspetti del carisma del fondatore e gli apporti dei premostratensi alla cultura, l'autore illustra il cam mino dei figli di san norberto, dal medioevo alle soglie del terzo millennio, spaziando sui cinque continenti. La rinascita delle abbazie dell europa centrale dopo il crollo del comunismo e`il simbolo di una vitalita attinta da una storia di quasi nove secoli.