Descrizione dell'opera
«Vorgrimler è tra i pionieri della generazione di teologi di lingua tedesca, per i quali era importante servire il Concilio e restargli fedeli in mezzo a tutte le burrascose contrapposizioni» (card. Franz König, arcivescovo emerito di Vienna). Il nome del suo autore è la migliore presentazione per quest'opera di immediata consultazione, alla portata di tutti e nel contempo di grande rigore scientifico. Dopo l'enorme successo del Dizionario di Teologia, tradotto in 8 lingue, Vorgrimler ne offre qui una completa rielaborazione: i lemmi sono cresciuti da 644 a 891, anche nello sforzo di riflettere il progresso della teologia degli ultimi 40 anni. In ogni lemma l'approfondimento procede per gradi: si spiega dapprima il significato e la provenienza del concetto, viene presentato il contenuto biblico, filosofico e sistematico, e infine sono suggeriti gli sviluppi storici e della teologia contemporanea.
Il taglio del dizionario, ora reso disponibile in edizione economica, è espressamente ecumenico, con particolare attenzione al rapporto tra ebrei e cristiani e al dialogo della teologia con le scienze umane.
Note sull'autore
HERBERT VORGRIMLER, nato nel 1929, ha studiato Filosofia e Teologia a Freiburg i. Br. e a Innsbruck, ed è stato ordinato sacerdote nel 1958. A Innsbruck ha conseguito il dottorato con Karl Rahner, con il quale ha lavorato dal 1950 al 1984 (tra l'altro a Lexikon für Theologie und Kirche, Konzilausgabe mit Kommentaren, Questiones Disputatae, Dialog-Zeitschrift). Dal 1968 al 1972 è stato professore di Dogmatica alla Facoltà teologica di Lucerna; dal 1968 al 1974 collaboratore del card. König al Pontificio Segretariato per i non credenti e nel 1972 ha assunto la cattedra di Rahner (Dogmatica e Storia dei dogmi) all'Università di Münster. Nel 1994 si è ritirato dall'insegnamento.
Strumento indispensabile per gli studenti che svolgono studi teologici, questo volume si propone di colmare l'assenza di una metodologia aggiornata che tenga conto delle nuove tecnologie per la ricerca delle fonti, l'archiviazione, la scrittura del testo e dell'apparato critico. Il testo si sofferma sulla progettazione e la stesura della tesi, sul carattere creativo della ricerca teologica, sugli strumenti, le fonti, la bibliografia, la schedatura e le note.
Dopo gli otto volumi del “Commentario ai documenti del Vaticano II”, che hanno preso in esame ogni singolo documento del Concilio, l’ultimo – che conclude l’importante e originale opera – presenta una lettura sintetica e insieme prospettica del lascito del Concilio stesso.
I numerosi e prestigiosi autori coinvolti in questo IX volume, scrivendo il loro contributo, hanno potuto avvalersi delle preziose introduzioni ai documenti e del commento puntuale a ogni singolo paragrafo dei testi conciliari presenti negli otto volumi e fondati sullo studio dei passaggi salienti della storia della Redazione e sulle prospettive offerte dagli studi sul Concilio degli ultimi cinquant’anni. Su questa base, il presente testo offre degli studi a carattere tematico che, mentre rileggono il corpus teologico-letterario del Concilio in chiave sistematica, tentano di vedere l’eredità che esso rappresenta per il presente e il futuro della Chiesa e della teologia.
Si tratta di un decisivo complemento al Commentario, in quanto guarda ai testi conciliari con un intento più squisitamente speculativo. Pertanto, esso risulta parte integrante del grande progetto del Commentario, che volge così al termine.
Si può, inoltre, rilevare che, guardando ai molti scritti pubblicati che hanno per tema il Vaticano II, questo volume rappresenta, anche in se stesso, un testo nuovo e per molti aspetti unico.
Sommario
Tra gli oltre venti autori dei contributi, ricordiamo: Gilles Routhier, Giacomo Canobbio, Severino Dianich, Giuseppe Ruggieri, Claudio Ciancio, Carlos Schickendantz, Massimo Faggioli, Daniele Menozzi.
Note sull'autore
Serena Noceti è docente stabile ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Galantini» di Firenze e tiene corsi alla Facoltà teologica dell’Italia centrale. Socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, è stata vicepresidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Roberto Repole è docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino e al biennio di specializzazione in Teologia morale sociale della Regione ecclesiastica Piemontese. È presidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Il tema della sinodalità è diventato decisamente attuale da quando papa Francesco lo ha definito come uno degli orizzonti verso cui deve sentirsi orientata una Chiesa missionaria in uscita. La ritrovata centralità del tema può però far leva sui risultati di una riflessione teologica e canonistica che, con alterne vicende, non è mancata nei decenni post-conciliari. Il recente documento della Commissione Teologica Internazionale offre sul tema un'autorevole sintesi di quanto è stato elaborato in questi anni. Esso si presenta anche come motivo di rilancio della riflessione. I commenti offerti al testo della Commissione sono di aiuto a comprenderne il senso e la portata e offrono anche spunti per ulteriori sviluppi teorici e pratici. Contributi di Gualtiero Bassetti, Piero Coda, Aldo Martin, Cristina Simonelli, Riccardo Battocchio, Roberto Repole, Alessandro Giraudo, Severino Dianich, Simone Morandini, Serena Noceti, Alessandro Clemenzia.
Scrivere teologicamente di Maria è un atto di fede e di coraggio. Di fede, perché Maria ha una posizione e un ruolo fondamentali nella storia della salvezza accanto a Cristo, in contesto trinitario ed ecclesiale, ed è parte integrante della riflessione teologica e dell’esperienza di fede. Non è questione, infatti, di semplice dottrina, ma anche di un rapporto vitale nei confronti della Madre del Signore. Come ha scritto Karl Rahner, «La devozione reale e autentica a Maria, nella preghiera piena di confidenza in lei, ci può permettere di misurare fino a che punto siamo giunti a penetrare effettivamente, al di là di una fede generica in Dio, la realtà concreta intesa dalla fede cristiana».
È anche un atto di coraggio parlare biblicamente, teologicamente e antropologicamente di Maria. Persiste sempre il pregiudizio che la Scrittura parli poco di Maria e che un discorso teologico su di lei sia riduttivo e perfino aleatorio. Uno studio sulla Vergine richiede dunque un certo coraggio e contempla un margine di rischio.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
La lettera di san Paolo ai Romani è stata variamente definita come il capolavoro di Paolo, la magna charta del vangelo e, sulla scia dell'epocale commento di Karl Barth, come il più profondo, il più paradossale, il più rivoluzionario degli scritti apostolici. Certo è impressionante la dichiarazione dello stesso studioso, quando candidamente confessa di avere scritto il suo commento «con la gioia di uno scopritore». Non si può neppure dare torto a Lutero quando sostiene che «questa epistola è il brano principale del Nuovo Testamento, il vangelo più puro, e bisognerebbe che il cristiano non solo la sapesse a memoria parola per parola, ma la leggesse quotidianamente come il pane quotidiano dell'anima». La nuova edizione del presente commento ha lo scopo di rendere ulteriormente accessibile il testo paolino insieme alla sua interpretazione, condotta mediante una analisi rigorosa dell'originale testo greco. San Paolo insegna che l'uomo, invece di rinchiudersi in se stesso, si realizza in pienezza oltrepassandosi. C'è solo da augurarsi che un commento alla Lettera ai Romani riesca o, almeno, cooperi a realizzare questo intento di apertura a ciò e a chi sta oltre le proprie sterili presunzioni.
La preghiera corale dei fedeli spesso ripete stereotipi inautentici o si trasforma in un elenco di necessità. Forte di un'esperienza parrocchiale di quarant'anni, l'autore suggerisce come rivitalizzare, ogni giorno, questo momento fondamentale della liturgia. Le preghiere qui raccolte non sono generiche e intercambiabili: utilizzano il messaggio della Scrittura appena proclamata, diventando così una guida alla meditazione e un mezzo di catechesi. L'ultima invocazione è sempre dedicata ai defunti.
Passare da una «pastorale del fare» e «dei servizi» a una «pastorale di relazioni», dal salone parrocchiale agli ambienti di vita, dislocandosi nei luoghi dove vive la gente. In altri termini, superare una mentalità prevalentemente incentrata sull’organizzazione dell’esistente per favorire un approccio «generativo» che ha a cuore prima di tutto le persone e cerca di raggiungerle nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo, delle fragilità, della tradizione e della cittadinanza.
È la proposta formulata nel libro da monsignor Semeraro, sostenitore di una pastorale parrocchiale capace di comprendere le domande e le possibilità di annuncio del Vangelo in una stagione che chiede una sorta di «transumanza» verso una regione dove le azioni ecclesiali siano più esplicitamente modulate sull’esperienza di vita delle persone e sui loro passaggi vitali.
«Generatività – spiega l’autore – è, in concreto, ricevere qualcosa dal passato e accoglierlo, facendo nascere qualcosa nel presente per trasmetterlo alla generazione successiva. È ben più della semplice consegna di un “testimone”, di un materiale “ricevere/trasmettere”. Qui si tratta di un accogliere una realtà viva e farla crescere perché sia trasmessa come dono vitale».
La pastorale dei fidanzati sta molto a cuore alla Chiesa italiana. Quello che precede il matrimonio è infatti (o meglio può essere) un tempo di preparazione che permette alla coppia di darsi una struttura interna, elastica ma fondata su una serie di principi che consentiranno poi di affrontare meglio non solo l'impegno della vita a due, ma anche la particolare avventura di "essere chiesa" per la comunità e la società. Il sussidio studiato dalla Comunità di Caresto si caratterizza per l'intento di evitare lo stile un po' invecchiato dei soliti "corsi per fidanzati": l'idea-guida, affinata in un decennio di sperimentazione, è quella di un cammino da percorrere insieme, in amicizia, tra coppie di giovani, insieme agli operatori pastorali. Niente prediche da subire passivamente dunque, ma l'avvio dentro ogni coppia di una pratica comunicativa, nella consapevolezza della decisione che si sta per prendere. Negli incontri di gruppo (quelli fra coppie con animatore, con il parroco in ritiro, ecc.) vengono toccati, con garbo, tutti i possibili scogli alla realizzazione di una unione, all'interno e in relazione con l'esterno. Il sussidio è suddiviso in una guida per gli operatori e per le coppie guida, e nelle schede per i fidanzati; è uno strumento che porta la pastorale verso i fidanzati, affinché il tempo di fidanzamento sia sentito come un tempo di grazia. L'auspicio è che le coppie inizino presto questo cammino, non soltanto un poco prima di sposarsi.
Descrizione
La collana si configura come una novità assoluta nel panorama italiano: un commentario di taglio scientifico ai documenti del Concilio Vaticano II, previsto in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione dell'Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l’Associazione teologi italiani, l’opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche.
Il volume 3 presenta e commenta due documenti conciliari: il decreto Orientalium Ecclesiarum in cui si tratta delle Chiese cattoliche orientali e il decreto Unitatis redintegratio che tratta dei rapporti tra la Chiesa cattolico-romana e le altre Chiese e Comunità ecclesiali. Mentre il primo documento è tra i meno conosciuti e commentati del corpus conciliare, il secondo costituisce un testo riconosciuto come basilare e ampiamente commentato. A partire da Unitatis redintegratio, infatti, si apre per la Chiesa cattolica la ricca stagione dell'impegno ecumenico.
Sommario
Sigle. Introduzione generale. I. Orientalium Ecclesiarum. Introduzione (J.-P. Lieggi). Commento (S. Parenti). II. Unitatis redintegratio. Introduzione e commento (A. Maffeis). Profili bio-bibliografici. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Serena Noceti è docente stabile ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Galantini» di Firenze e tiene corsi alla Facoltà teologica dell’Italia centrale. Socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, è vicepresidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Roberto Repole è docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino e al biennio di specializzazione in Teologia morale sociale della Regione ecclesiastica Piemontese. È presidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Jean Paul Lieggi, docente di Cristologia e Teologia trinitaria e Teologia patristica alla Facoltà Teologica Pugliese, è membro dell’Associazione Teologica Italiana.
Angelo Maffeis, docente di Storia della teologia alla Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale, è Consultore del Pontificio consiglio dell’unità dei cristiani.
Stefano Parenti, esperto di liturgia bizantina, è docente all’Università di Regensburg.
Descrizione dell'opera
La giustificazione per grazia mediante la fede è il tema simbolico del conflitto che ha separato cattolici e luterani al tempo della Riforma. Oggi è tornata a essere l'oggetto di un dialogo condotto in un clima di reciproca benevolenza ritrovata e coltivato nella speranza di una piena riconciliazione fra le Chiese. Il volume presenta il dossier di questa vicenda, che si estende su cinque secoli, e costituisce anche un contributo teologico, di teologia sistematica e di teologia ecumenica. Si tratta di uno strumento di lavoro assai documentato e insieme di un tentativo d'interpretazione, sia del passato sia della situazione attuale.
La sintesi e il bilancio offerti dall'autore - coinvolto da quattro decenni nel dialogo ecumenico - sono strettamente coerenti con la sua radice ecclesiale: un cattolico che propone il suo lavoro a cattolici e protestanti con l'intento di fornire una nuova occasione di dialogo.
Un testo rilevante per completezza e chiarezza, nonché per l'attualità che il tema assume nei rapporti tra le Chiese.
Sommario
Introduzione. I. IL CONFRONTO (1517-1580). 1. Lutero e l'articolo su cui la Chiesa si regge o cade. 2. Da Lutero a Trento: il tempo dei dibattiti e delle conferenze. La Confessione di Augsburg e il Libro di Ratisbona. 3. Il concilio di Trento: preparazione, metodo e interpretazione. 4.Il decreto della sessione VI del concilio di Trento. Commento dottrinale. II. VERSO LA RICONCILIAZIONE (1918-1999). 5. I primi dialoghi teologici sulla giustificazione. Karl Barth, Hans Urs von Balthasar, Louis Bouyer, Hans Küng e Henri Bouillard. 6. Il contributo dei dialoghi ecumenici dopo il concilio Vaticano II. 7. La dichiarazione luterano-cattolica di Augsburg (1999). 8. L'Evangelo della giustificazione oggi. Conclusione prospettica: quale sèguito per la «Dichiarazione comune»? Abbreviazioni. Indicazioni bibliografiche. Indice dei nomi citati.
Note sull'autore
BERNARD SESBOÜÉ, gesuita, è professore emerito del Centro Sèvres, la facoltà dei gesuiti di Parigi. È stato membro del Gruppo di Dombes dal 1967 al 1996, è consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. La sua ricerca teologica è dedicata soprattutto alla cristologia e all'ecumenismo, con particolare interesse alla riespressione attuale della fede e dei ministeri nella Chiesa.Ha diretto una Storia dei dogmi in 4 voll. (1994-1996), ha scritto Hors de l'Église pas de salut (2004, ed. it. 2009), Invitation à croire II (2009, ed. it. 2010).
Descrizione dell’opera
Cosa deve fare il bravo "chierichetto" sull’altare? Cosa sono e come si chiamano gli oggetti che vengono utilizzati nel servire la Messa? Perché i colori delle vesti mutano nel corso dell’anno? Il sussidio vuole essere una piccola guida ai ministranti per il servizio liturgico. Mesaretim è infatti parola ebraica che traduce: "coloro che prestano servizio". L’edizione si presenta completamente rinnovata nelle immagini – ora disegni a colori –, aggiornata nei testi e nel progetto grafico.