"E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno" (Mc 16,17-18). Nei momenti di dolore, di sofferenza, di sconforto, l'animo umano è turbato dal male e il pensiero corre al cielo, a Dio. Spesso, però, mancano le parole per esprimere i propri sentimenti e le proprie richieste. L'autore ci guida attraverso un percorso di preghiera che apre all'amicizia con Dio e conduce gradualmente alla pace che solo la sua presenza può donare.
Come ci si difende dal demonio? Quali sono i segni della presenza diabolica? Esistono veramente le fatture, i malefici, il malocchio? Il volume è frutto di un'esperienza diretta e ricco di esempi; risponde a queste e ad altre domande attraverso un'ordinata esposizione della materia. La pratica dell'esorcismo, in auge fino a tre secoli fa, sta attraversando presso i cattolici un periodo di crisi che coinvolge teoria e pratica, gli studi di teologia e la pastorale diocesana. È lasciato così campo libero agli imbroglioni, ai maghi, ai cartomanti. Don Amorth va controcorrente, ma in linea con l'insegnamento della Bibbia, del Magistero, della Tradizione.
Una delle maggiori difficoltà per comprendere chi vive in una condizione di malessere, è saper distinguere se si tratta di un disturbo di natura psichica o di un maleficio. L'autore approfondisce il tema con un gruppo di psichiatri. "Il ricorso all'esorcista deve essere l'ultima cosa a cui pensare", dice don Gabriele Amorth, che rinvia ai comuni mezzi della grazia e alle preghiere di liberazione, tema che tratta ampiamente. Viene inoltre presentata una breve storia degli esorcismi, da Cristo ad oggi: una carrellata lunga duemila anni.