Descrizione
Cosa c'entrano gli animali con la musica?
Due soprani che dialogano fra loro miagolando come gatti. Un brano che racconta la brevissima vita di una farfalla. Una sinfonia lenta e un po’ buffa come i passi di un orso ballerino sono solo alcune delle storie che ti aiuteranno a scoprirlo.
Dodici grandi compositori che hanno fatto la storia della musica raccontano in prima persona un celebre brano che negli anni della loro attività hanno dedicato a un animale o a un insetto. I racconti accompagnano i giovani lettori alla scoperta della musica classica in modo divertente. E, grazie al QRcode, si possono anche ascoltare i brani raccontati nel testo.
Sommario
Il duetto dei gatti. La grande orchestra di Pierino e del lupo. La musica e gli animali possono fare magie. I cortigiani gracidano come rane nello stagno. La vita di una farfalla dura un minuto. Passeggiando con il cane si incontra l’amore. La storia di un orso, di un bambino e di una mela. “Per diventare musicista ho studiato gli uccelli”. Il bue sul tetto a passo di samba. Vola, bombo, vola (no, non è un calabrone). Il carnevale segreto degli animali. Il cardellino canta il volo dell’anima. L’autore.
Note sull'autore
Roberto Franchini, giornalista, scrittore e saggista, si occupa da anni di storia della musica attraverso pubblicazioni e mostre. È stato direttore dell’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione Emilia-Romagna, presidente della Fondazione Collegio San Carlo di Modena e del Festival filosofia. Di recente ha pubblicato Il secolo dell’orso (Bompiani), Cento anni di jazz a Modena (Artestampa) e Prigioniero degli altipiani (La nave di Teseo).
Pietro Puccio è nato in Danimarca nel 1975 e si è diplomato la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Artista visivo, illustratore e docente di disegno e illustrazione alla NABA di Milano, lavora nell’ambito editoriale e ha collaborato con numerose case editrici italiane – RCS, Zanichelli, Loescher e altre. Ha realizzato copertine, illustrazioni per packaging, prodotti editoriali e cataloghi, immagini per il web, video (musicali e d’arte) e proiezioni teatrali. Si occupa anche di consulenza e workshop di arte per le aziende.
Il coniglio Bob vorrebbe sapere che cosa c’è dietro l’unico albero che si vede sulla linea dell’orizzonte. Il suo amico Hilbert sostiene di saperlo e si vanta di aver viaggiato in tutto il mondo grazie a un mantello speciale. Ma Bob non è così sicuro di potersi fidare… Le cose che non conosciamo accendono la nostra curiosità, ma a volte ci spaventano. Dove troviamo il coraggio di andare a vedere?
Sulla grande spiaggia di sabbia in riva al mare vive un uccellino che non ha la voce. È una femmina e si chiama Eli. Quando sente il fruscio delle foglie degli alberi, il fragore delle onde del mare e il ticchettio della pioggia, Eli è triste. Ma un giorno trova sulla spiaggia uno strano strumento che produce un suono forte e fantastico: trööömmmpffff! Eli è felice perché ora ha finalmente la sua voce. Ma poi scopre che quella specie di tromba appartiene a qualcun altro...
Le storie più famose del mondo scritte per i bambini e molto amate anche dagli adulti:- La bella addormentata nel bosco- Cenerentola- Puccettino- Il gatto con gli stivali- La Bella e la Bestia.
Cenerentola, Cappuccetto Rosso, I quattro musicanti di Brema, Mignolino, Biancaneve e i sette nani, Giannino e Ghitina, Rosaspina, ossia la bella addormentata nel bosco: le storie più famose del mondo scritte per i bambini e molto amate anche dagli adulti.
sommario
1. Cenerentola. 2. Cappuccetto Rosso. 3. I quattro musicanti di Brema. 4. Mignolino. 5. Nevina (Biancaneve e i sette nani). 6. Giannino e Ghitina. 7. Rosaspina ossia La bella addormentata nel bosco. Gli autori. Il traduttore. L’illustratrice.
note sull'autore
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nacquero ad Hanau, una cittadina a est di Francoforte sul Meno, nella seconda metà del Settecento. Dedicarono la loro vita alla raccolta e alla pubblicazione del patrimonio culturale tedesco, comprese le fiabe, che recuperavano in giro per le campagne dalla viva voce delle nonne, che a loro volta le avevano ascoltate nella loro infanzia dalle bisnonne. Si tratta di oltre duecento testi che oggi compongono il libro più letto nel mondo dopo la Bibbia e che nel 2005 l’Unesco ha dichiarato «patrimonio dell’umanità». La fiaba di Biancaneve e i sette nani ha ispirato il primo lungometraggio in cartone animato di Walt Disney e quella di Hänsel e Gretel è diventata un’opera lirica con le musiche di Engelbert Humperdinck.
Antonio Gramsci (1891-1937), pensatore e uomo politico, partecipò nel 1921 alla fondazione del Partito comunista, di cui divenne segretario nel 1924. Nello stesso anno fondò il quotidiano L’Unità e venne eletto deputato. Dopo l’ascesa di Mussolini nel 1922, fu arrestato nel 1926 e condannato a vent’anni di carcere. Scosso nella salute, nel 1933 fu trasferito in una clinica e morì a Roma nel 1937. Negli anni della detenzione scrisse una serie di note, appunti e riflessioni, raccolti dopo la morte con il titolo Quaderni del carcere, dove compaiono anche le fiabe di questo libro. «Ho tradotto dal tedesco, per esercizio, una serie di novelline popolari proprio come quelle che ci piacevano tanto quando eravamo bambini»: con queste parole Gramsci, rinchiuso nel carcere di Turi, descrive alla sorella Teresina, agli inizi del 1932, il progetto a cui ha lavorato a partire dal 1929: la traduzione di ventiquattro racconti tratti dalle fiabe dei fratelli Grimm.
Laura Crema, illustratrice e autrice di libri per bambini, collabora con riviste e case editrici, tra cui Giunti, De Agostini, Lapis, Piccoli, La Coccinella, Franco Cosimo Panini, Mondadori, Dehoniane, Loescher, Einaudi, Pearson, Il Capitello e Bruno Mondadori. Molti dei suoi libri sono stati pubblicati anche in Francia, Spagna, Germania, Argentina, Canada e Olanda. Da diversi anni organizza e conduce percorsi artistici per bambini, adolescenti e adulti in svariati ambiti culturali e scolastici utilizzando il linguaggio artistico come mezzo espressivo attraverso il quale creare relazioni, esprimere emozioni, sviluppare l’attenzione all’ascolto di se stessi e degli altri. Si occupa e sperimenta, per interesse e ricerca personale, anche la pittura e l’incisione.
La favola di Cappuccetto rosso, una tra le più celebri del mondo, è giunta a noi in due versioni: quella seicentesca di Perrault, dove il lupo divora la bambina, e quella ottocentesca dei fratelli Grimm, dove un cacciatore apre la pancia della bestia e ne fa uscire nonna e nipotina sane e salve. La tradizione letteraria ha tuttavia completamente ignorato i temi che appartengono alle versioni popolari e orali della storia, che qui vengono proposte e commentate. Una delle varianti rimaste in ombra riguarda la domanda che il lupo rivolge alla bambina: "Dimmi, Cappuccetto, quale strada prenderai: quella degli aghi o quella delle spille?", indicando con la prima il lavoro di cucito e di ricamo e con la seconda la cura in funzione del corteggiamento. I due oggetti, entrambi puntuti e pronti a ferire, rinviano al sangue e alla pubertà femminile, oltre che alla contrapposizione tra seduzione e cura domestica, tra giovani ragazze e donne mature. Un elemento presente in tutte le versioni orali riguarda proprio la contrapposizione generazionale, che porta inconsapevolmente Cappuccetto rosso a mangiare un pezzo della nonna, vero e proprio "pasto sacrificale" in cui la giovane incorpora la vecchia. In questa prospettiva, la favola tratteggia un percorso iniziatico tutto femminile, legato ai temi e ai riti della crescita, alla capacità di fare figli e alle tecniche - cucire e sedurre -che consentono di addomesticare la società tradizionale e maschile. Prefazione di Augusto Palmonari.