La castità per il Regno dei Cieli è anzitutto una grazia che Dio concede alle persone che chiama a seguirlo più da vicino, a consacrare la loro vita totalmente a Lui.
Si può affermare senza timore, che la qualità umana e spirituale di una Provincia religiosa e di un Istituto dipende dalla qualità della formazione iniziale. Una buona formazione dà come risultato, Religiosi centrati nella vita e solidamente preparati per svolgere un apostolato nel mondo di oggi.
Com'è tradizione, verso la fine di novembre di ogni anno, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, organizza un Convegno per la Vita Consacrata. Il tema del 2011 non poteva essere altro che la partecipazione della Vita Consacrata alla Nuova Evangelizzazione.
Questo breve manuale sulla formazione umana intende essere solo uno strumento di consultazione e proporre suggerimenti validi, sia per la formatrice, sia per ogni persona, consacrata o laica, interessata a quegli aspetti essenziali che riguardano la formazione della persona.
Dopo "100 storie in bianco e nero", ecco una nuova raccolta di testimonianze di sacerdoti che narrano la storia della loro vocazione. Tra le altre sono riportate anche le testimonianze di: Card. Angelo Sodano, P. Gabriele Amorth, Mons. Gianni Colombo, Mons. Marco Frisina. Inoltre sono presenti le riflessioni di: Card. Angelo Comastri, P. Raniero Cantalamessa e, infine, i testi dei Papi Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
«Coniugare orazione e azione non è un gioco di destrezza o l’osservanza esatta e minuziosa dell’orario e del regolamento della comunità in modo che tutto risulti equamente proporzionato fra orazione e azione. È qualcosa di più, poiché se l’azione deve essere il riflesso della nostra interiorità, allora essa deve permeare l’azione e non ridursi solamente ad alcune ore o a qualche atto pietoso» (dall’Introduzione). Questo volume rivolto alle persone consacrate, specialmente nella vita religiosa femminile, offre un contributo sul tema della relazione “vita di preghiera-vita attiva”, individuando nell’amore la chiave di volta per risolvere quella difficoltàche spesso si presenta nelle comunità religiose, non solo di vita attiva, di conciliare le esigenze della vita spirituale e comunitaria con quelle derivanti dai sempre più gravosi impegni apostolici.
Il presente volume offre in uno sguardo sintetico il pensiero di Giovanni Paolo II sul tema della donna, esaminando in particolar modo la lettera apostolica Mulieris dignitatem. Papa Giovanni Paolo II ha trattato della dignità e della vocazione della donna in numerosi scritti ed interventi. In ognuno il Beato Papa ha cercato di riflettere anzitutto partendo dal disegno divino sulla donna per giungere a concludere che «la chiamata degli esseri umani all’amore, e a realizzarsi pienamente in esso, ha un aspetto speciale per la donna» (dall’Introduzione). L’amore, ancora una volta, è la chiave di lettura per trovare le soluzioni ai problemi sui quali la nostra società si interroga e riflette senza trovare – spesso – le riposte più idonee per una comprensione unitaria dell’essere umano e in modo particolare sulla condizione e dignità della donna.
Tra le molte forme di aiuto che la vita consacrata può fornire ai laici nel loro sforzo di vivere gli impegni della vita cristiana, della santità, e di lavorare con ardore per la nuova evangelizzazione, il carisma di ogni congregazione si presenta come un “tesoro nascosto sotto terra”. L’obiettivo di questo libro è di unirsi a questo sforzo, in modo che laicato e vita consacrata rinforzino il proprio impegno continuando a rinnovarsi nella giusta misura e a cooperare alla nuova evangelizzazione».
Il tema proposto nel presente volume non è nuovo alla riflessione interna a molti istituti e congregazioni religiose. Partendo dalle posizioni espresse dal Concilio Vaticano II sulla “Vita religiosa” l’autore traccia un percorso che arriva sino alla presentazione delle novità fatte germogliare dallo Spirito Santo per rinnovare continuamente la vita religiosa nella Chiesa. Ma tale rinnovamento si innesta nella storia e soprattutto nel carisma che lo Spirito ha donato ai fondatori delle diverse Famiglie religiose.
Gli esercizi spirituali sono un momento particolare nel cammino della vita, in cui Dio parla con forza al cuore ed offre la sua grazia a chi è disposto ad accoglierla. Le riflessioni proposte in queste pagine, scritte pensando specialmente alle religiose e alle anime consacrate, alla loro vocazione di sequela di Cristo, hanno un valore tutto particolare: da una parte, costituiscono un corso di esercizi spirituali predicati da una consacrata a religiose e a persone consacrate; dall’altra, le meditazioni proposte sono ricche di contenuto cristiano, con una salda base nella Scrittura e in piena fedeltà al magistero e alla dottrina cattolica, e pertanto valide non solo nei giorni di ritiro spirituale.
Ogni persona consacrata è un segno della grandezza di Dio che si è fatto povero incarnandosi per amore degli uomini. In un mondo agitato e distratto dalla brama di possedere sempre più cose, di accumulare ricchezze caduche, la testimonianza della povertà della persona consacrata, che si mette con fiducia assoluta nelle provvidenti mani di Dio, è un richiamo che non passa inosservato. Attraverso ognuna di esse Dio vuole arrivare a questo mondo tanto ricco di oggetti e tanto povero di amore. Pertanto è sempre più necessario che la vita consacrata si mostri al mondo ricca di gioia e di Spirito Santo.
Quando si alza lo sguardo, quando si guarda più in là dei propri limiti, più in là dei problemi della propria congregazione e più in là delle difficoltà del mondo secolarizzato che tanto ha influito sulla gioventù di oggi, è possibile fare qualcosa per le vocazioni. Alzare lo sguardo non è altro che smettere di fidarsi di se stessi per incominciare a fidarsi maggiormente di Cristo. Alzare lo sguardo significa essere convinti che Cristo chiama molte adolescenti e giovani alla vita religiosa, e che l’unica cosa che noi dobbiamo fare è quella di aiutare a scoprire questa chiamata nei cuori delle adolescenti e delle giovani.
Questa raccolta di storie vere è frutto di una delle molteplici iniziative proposte nell’arco dell’anno sacerdotale proclamato da Benedetto XVI (2009-2010). Il sito www.catholic.net ha chiesto ai sacerdoti di far pervenire testimonianze sulle esperienze che più hanno segnato la loro vita sacerdotale. Sono arrivate circa un migliaio di storie. Qualcuno ha avuto l’idea di pubblicare alcune di queste storie. Sono state scelte queste cento che più delle altre svelano il dispiegarsi di una grazia straordinaria: poter contemplare la mano di Dio che opera miracoli nella vita di chi si dona al prossimo, e, anzitutto, a Dio stesso. L’immagine del sacerdote, ferita in tanti modi negli ultimi mesi e anni, deve essere vista con uno sguardo più ampio. Non bisogna guardare solo i punti oscuri e isolati che fanno tanto “rumore” nell’opinione pubblica. Bisogna vedere la dimensione delle cose soprattutto alla luce di tanto, sconfinato, eroismo. Un eroismo che si fa poco notare ma che sta lì, giorno dopo giorno, ed eleva un inno d’amore e di lode a Dio.