In origine all'impresa veniva riconosciuta la funzione prevalente e prioritaria di produrre beni o servizi creando valore economico e assicurandosi così la legittimazione a sopravvivere. Il protagonista di questa concezione, strettamente economica, era individuato nell'imprenditore (proprietario dell'impresa), motivato a realizzare il massimo profitto dall'investimento di capitali. In una fase successiva si è tuttavia dato maggiore risalto al profilo della responsabilità sociale («corporate social responsibility») e all'esigenza, per un buon governo, di soddisfare il complesso dei partecipanti, interni ed esterni, all'attività aziendale. Non più soltanto un ruolo prevalentemente economico ma anche una finalità sociale molto più ampia rispetto al passato, non più un solo individuo (o gruppo proprietario) al centro dell'organizzazione ma un insieme di soggetti, tutti ugualmente interessati ai risultati e alla vita dell'impresa. Alla luce di questa evoluzione concettuale, la teoria ha giustamente sostenuto che la «governance» deve dimostrarsi capace di risolvere due aspetti conflittuali: come conciliare finalità economiche con funzioni sociali e, ancora, in qual modo rendere compatibili le aspirazioni dell'imprenditore per un risultato personale ottimale e le istanze dei vari soggetti o gruppi coinvolti nella gestione aziendale. La risposta che al riguardo è sembrata più valida, nell'economia della gestione, è stata indicata nel richiamare l'importanza del ricorso all'etica, intesa come strumento fondamene.9e di equilibrio e di riduzione delle situazioni di conflittualità. L'applicazione di principi mor-"fielle decisioni e l'adozione sostanziale e non formale di comportamenti etici sembravano, a giusta ragione, potere rispondere alle nuove esigenze di gestione e, quindi, all'attuazione di un'efficace azione di governo.
In questi ultimi anni il mondo delle imprese è stato penalizzato da tre crisi di diversa natura, di carattere finanziario, per il diffondersi pandemico del Covid 19 e la terza costituita dalla recente guerra tra Russia e Ucraina con pesanti effetti economici. Si tratta di eventi che, nel loro succedersi, hanno creato una situazione di grave difficoltà, impegnando le imprese a definire strategie di contrasto e più efficienti assetti organizzativi per assicurare la continuità aziendale. Obiettivo, questo, non facile per il protrarsi di situazioni critiche sul piano macroeconomico internazionale (rallentamento e interruzione prolungata dei cicli produttivi, caduta della domanda soprattutto in certi settori industriali, ostacoli per l'approvvigionamento di materie di base e di componenti elettronici). La governance aziendale richiede, quindi, un non facile sforzo di previsione per anticipare le tendenze di trasformazione dell'economia e, in particolare, dei modelli di consumo. Di fronte a cambiamenti di tale portata, la teoria deve contribuire a costruire nuovi modelli di imprenditorialità e a individuare politiche innovative idonee a far superare una crisi di dimensioni planetarie. Questo scenario, purtroppo, continuerà ad evolvere per l'emergere di ulteriori problematiche nella gestione aziendale; basti qui citare la crisi energetica per il conflitto russo-ucraino, l'accendersi dell'inflazione, le difficoltà di funzionamento delle reti (supply chain) internazionali. Rispetto a processi di ampio ridisegno di scenari economici, sociali e politici, le imprese dovranno essere capaci di reagire mediante un profondo cambiamento delle strategie competitive e delle strutture organizzative. Su questi temi, centrali negli studi sulla gestione d'impresa, la dottrina dovrà dunque impegnarsi a fornire contributi stimolanti di riflessione e analisi.
Testo agile, che seleziona gli argomenti principali della materia per offrire una base istituzionale su cui ogni singolo docente deciderà quali approfondimenti compiere nel suo progetto didattico.
Drawing upon the conceptual framework of legal institutionalism, this book describes the European Union legal system as an autonomous and composite institutional construct grounded on effectiveness (ubi societas, ibi ius and vice versa) and integrated into national legal systems.
Il volume è un utile eserciziario di Contabilità e Ragioneria, suddiviso in due parti: Economia Aziendale e Contabilità e Bilancio. Il testo è articolato in Esercizi, seguiti poi dallo svolgimento delle soluzioni di ciascun quesito proposto.
Il volume apre una finestra sul mondo, spesso poco conosciuto, dei processi di nullità matrimoniale. Il metodo utilizzato è quello di guardare al diritto vivente, colto nel suo concreto divenire, come applicato e vissuto negli studi legali e nelle aule dei tribunali ecclesiastici. A questo fine si è riportata (nel secondo e nel terzo capitolo) un'ampia casistica tratta dall'esperienza professionale forense, per comprendere come il diritto si dipani nella realtà sociale e processuale. Si tratta di un libro diretto a una vasta platea di possibili destinatari. Agli studenti che vogliono approfondire la conoscenza del diritto matrimoniale canonico, sperando che il metodo adottato consenta loro di meglio cogliere la differenza tra la teoria e la pratica giuridica. Agli avvocati che si occupano di diritto di famiglia, per fornire loro un agile strumento di conoscenza delle dinamiche sostanziali e processuali del diritto canonico matrimoniale. Lo scopo del libro è, dunque, quello di portare chiarezza semantica e concettuale nel contesto delle nullità matrimoniali, utilizzando in questo tentativo l'ironia applicata al caso pratico e coniugando l'esperienza professionale come avvocato rotale a quella didattica come docente universitario.
Questo è un libro sulle teorie criminologiche che rifiuta l'impostazione didattico-manualistica per abbracciarne una antologico-genealogica. Un libro che non vuole proporre una sintesi delle differenti teorie e ricerche sociologiche in ambito criminologico, ma che invita all'analisi e all'approfondimento delle stesse; un libro fatto di libri e che si legge solo attraverso altri libri. Corredandoli con brevi introduzioni, commenti, schede e note biobibliografiche, questo testo raccoglie alcuni brani dei principali scritti di criminologia e di sociologia della devianza attraverso i quali si compie il passaggio dallo studio del crimine a quello del criminale, da quello della criminalità a quello della paura della criminalità, dell'insicurezza sociale e del governo della paura. La quarta edizione di questo lavoro è in gran parte rivista e ampliata con l'inserimento di ulteriori autori, l'aggiornamento di alcuni dati e con un nuovo capitolo che indaga l'impatto della pandemia da Covid-19 sulla criminalità. Nel ripercorrere tali ricerche, che da Cesare Beccaria ad oggi si sono susseguite con orientamenti e metodi scientifici sempre diversi, senza alcuna pretesa di esaustività, l'autrice intende mantenere vivo il discorso critico sull'epistemologia e sulla metodologia della ricerca in ambito criminologico.
Gli Appunti di diritto romano privato, dopo una nuova approfondita revisione, giungono ora alla quinta edizione sempre per i tipi della CEDAM. Questo manuale espone sinteticamente il diritto romano privato e il suo processo, assumendo come riferimento le due più importanti opere per l'insegnamento predisposte dagli stessi Romani e a noi pervenute: le Institutiones del giurista Gaio del II sec. d.C. e quelle dell'imperatore Giustiniano del VI sec. d.C. Gli Appunti di diritto romano privato seguono la sistematica di tali opere, impostata sulla tripartizione persone-cose-azioni, mettendone in luce i profili espositivi e gli strumenti dialettici, e offrendo una trattazione storicizzata alla ricerca delle radici del moderno diritto privato dei paesi dell’Europa continentale.
L'opera rappresenta un testo di filosofia del diritto per studenti universitari adatto e comprensibile ai giovani d'oggi. Il testo coniuga la sapienza tradizionale di San Tommaso con le esigenze le curiosità e gli esempi della modernità.
Dalla metà del XII secolo, si delinearono in Italia due tendenze perfettamente convergenti nella volontà di perfezionare il sistema procedurale e di fondarlo sulle basi del processo romano, quella dei civilisti e quella dei canonisti, che diedero vita ad un rito nuovo e originale, nato dall'interazione tra giuristi, legislatori e giudici. Prese così corpo il processo romano-canonico: romano per la terminologia e per l'utilizzo dei concetti fondamentali attinti dalla compilazione giustinianea; canonico per le numerose e significative innovazioni introdotte dalla legislazione pontificia e dalla dottrina canonistica, oltre che per lo spirito di buona fede e di equità di cui venne ammantato dal diritto della Chiesa. Dall'Italia e dai suoi tribunali laici ed ecclesiastici il nuovo rito si diffonderà rapidamente in tutta Europa e, variamente declinato dai particolarismi locali, costituirà fino alla fine del Settecento il processo di diritto comune.
Il volume contiene una trattazione generale del diritto internazionale in una prospettiva sistemica e alla luce dei problemi globali attuali, inclusa la pandemia di Covid-19 del 2020 e la guerra russa in Ucraina del 2022. Definisce anzitutto la comunità internazionale e gli attori, statali e non-statali, che la compongono. Particolare rilievo è dato al «sistema degli Stati», da un lato, e ai «valori comuni dell'umanità», dall'altro. Viene quindi analizzata la divisione giuridica del mondo in spazi e i problemi che si pongono nell'allocazione della giurisdizione tra i vari Stati. Il volume passa poi all'esame dei valori perseguiti dalle norme internazionali, selezionandone quattro: ordine interstatale, persona umana, economia sostenibile, sicurezza globale. Nell'ambito di ciascun valore vengono analizzate le principali norme internazionali esistenti. Infine il volume si occupa della responsabilità internazionale, sia dello Stato sia delle organizzazioni internazionali sia dell'individuo, e della giurisdizione internazionale nonché del ruolo della diplomazia nel mantenimento della pace e dell'ordine internazionale.