Il libro
Destinato a tutti coloro cui interessa il problema di Dio qualunque siano le loro convinzioni, questo libro vuole mostrare che "la scelta di Dio" è lungi dall'essere assurda.
In una prospettiva piuttosto "filosofica" ma con un linguaggio semplice, l'autore parte dai problemi di oggi e interroga i grandi pensatori, credento o atei. Richiama e precisa gli argomenti degli uni e degli altri sui punti essenziali di questo dibattito: i rapporti tra la scienza e la fede, la creazione del mondo, la libertà dell'uomo di fronte a Dio, la provvidenza divina, il mistero del male. Con "le parole per dirlo" ciascuno potrà quindi chiarire propri interrogativi e convinzioni.
Raccolta di saggi di Simone Weil. I saggi di Simone Weil raccolti in questo libro appartengono all'ultimo periodo della sua vita e ci rivelano l'animo della scrittrice, le sue preoccupazioni, le sue meditazioni mistiche. I temi centrali del suo pensiero più maturo sono trattati compiutamente: la critica del progressismo e della desacralizzazione del mondo contemporaneo, la ricerca ecumenica, la riflessione acuta e profonda sull'amore di Dio, su Cristo, sulla Croce e sull'infelicità umana...
Questo libro si propone di esplorare la patria teologica dei primi cristiani, o, se preferite, il mondo delle loro convinzioni... La ricerca biblica è maggiormente consapevole rispetto al passato della diversità dei primi cristiani. La linguistica, la poetica, la narratologia, la retorica, la sociologia, l'antropologia culturale hanno finito per integrare il quadro degli strumenti più classici dell'esegesi volti ad auscultare il paesaggio molteplice delle loro convinzioni.
Un testo di spiritualità. Piano generale dell'opera: - Venite, benedetti del Padre mio, ereditate il Regno della felicità e della Grazia! (S.A.Panimolle); - Il Regno di Dio nel Primo Testamento (L. Sembrano); - Il Regno di Dio nel giudaismo (F. Manns); - Il Regno di Dio nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli (S.A. Panimolle); - Il Regno di Dio nell'epistolario del Nuovo Testamento (A. Pitta); - Il Regno di Dio nell'Apocalisse (L. Pedroli).
«La figura di Mons. Luigi Sartori si staglia nel panorama teologico italiano del Novecento in maniera peculiare, tanto che meriterebbe rilievi più profondi e su più vasta scala. La tesi dottorale di Tallarico, di cui questo libro è il frutto, sorge dall'esigenza di delineare all'interno dell'enorme quantitativo di scritti di Sartori quegli elementi sistematici tali da fungere da criterio di coerenza all'interno di una produzione che troppo spesso ingenerosamente è stata definita "a-sistematica" o semplicemente (e a volte in maniera sminuente) "pastorale".
Gli elementi di sistematicità individuati da Tallarico sono fondati su quattro principi: ecumenico, dialogico, pluralista e di unità armonica. Tali principi direttamente o indirettamente vengono sempre usati da Sartori in un contesto in cui la storia e, a fortiori, la storia salvifica e la Tradizione restano elemento dominante e caratterizzante di una sintesi che dell'incarnazione dell'amore ha fatto il vero e proprio tema dominante e ricorrente.
Dovremmo essere grati a Luciano Tallarico per il contributo importante che ha fornito, il quale soprattutto consente di ridimensionare il luogo comune (dovuto a ignoranza e superficialità di lettura) che vedrebbe l'opera di Sartori solo in termini di divulgazione pastorale di altre teologie: c'è invece una vera e propria teologia sartoriana, che ha coordinate teoretiche e sistematiche assai precise e definite che ricorrono perfino negli scritti più occasionali, dipanandosi fino al suo ultimo progetto incompiuto: il ritorno alla costruzione di una metafisica, quella dell'amore!» (ANGELO PELLEGRINI).
Il libro
Come ogni vera opera di saggezza, Dio alla ricerca dell’uomo, è nello stesso tempo un saggio di teologia, un’opera di filosofia aperta alla comprensione di qualsiasi uomo attento alla verità, un trattato di morale e di spiritualità, una meditazione severa e un’opera letteraria la cui raffinatezza si nasconde sotto l’apparente semplicità dello stile.
“La lingua di Heschel”, ha scritto Elémire Zolla nella sua prefazione, “non ridesta se non chi si pone in ascolto con cura: le sue bellezze possono passare facilmente inosservate”.