La comprensione dello straniero - condizione essenziale per prevenire situazioni conflittuali - non può basarsi su una comprensione che deriva da un linguaggio universale e standardizzato, bensì da un linguaggio in grado di comprenderne la cultura d'origine, l'estraneità e, quindi, l'identità culturale. Il libro affronta l'analisi dei movimenti religiosi dell'Africa Centrale (Congo e paesi limitrofi) che sono nati dal contatto fra la cultura africana e la cultura europea.
Un tentativo di dare uno sguardo generale al fenomeno della giustizia militare in Italia durante la Grande Guerra. Agli eventi di natura prettamente militare presi in esame, sono accostate ed esaminate anche storie definite da connotazioni storico politiche, che le inquadrano in un contesto militare, ma che rientrano anche in tema di giurisdizione civile. Un saggio accurato, ricco e preciso che traccia una grandiosa visione d'insieme, un quadro vastissimo ma notevolmente attento di quella che fu la giustizia militare negli anni bui del periodo storico considerato.
Articolata lungo gli assi portanti dei macrogeneri televisivi per il pubblico adulto, la rubrica della TV dei ragazzi della RAI ha costituito un fiore all'occhiello della televisione pubblica; un modello "pedagogico" che ha raggiunto livelli significativi di creatività, impegno e spettacolarità. Nel ripercorrere le tappe salienti di un esperienza tele-educativa di successo, il testo propone un itinerario di approfondimento sulle dinamiche di influenza culturale, politica e ideologica che ne hanno determinato, in ultima analisi, l'ascesa e il declino.
Noi italiani abbiamo davvero chiuso i conti con l'Africa? Molti fatti ci dicono di no: i nostri libri di storia non fanno giustizia sui crimini che abbiamo commesso, in particolare in Libia e in Etiopia. Crimini gravissimi: uso di armi di sterminio, apertura di campi di concentramento, deportazioni di massa. Alcune produzioni cinematografiche sono state censurate e mai proiettate in Italia (Il Leone del deserto di Moustapha Akkad, Fascist Legacy di Ken Kirby prodotto dalla BBC). Il libro è corredato da più di 150 immagini d'epoca che illustrano, oltre all'occupazione italiana, anche gli usi delle popolazioni africane.
Un piccolo manuale che ci porta per mano alla scoperta dei vini delle Marche. Dopo una breve introduzione storica, andremo a conoscere: i vitigni locali e le tecniche colturali i doc e i docg con i loro capitolari, le loro caratteristiche e i loro abbinamenti gastronomici, ciascuno trattato separatamente. i vini prodotti.
Nel libro vengono confrontati e analizzati nella loro dinamica i valori, gli atteggiamenti, le motivazioni (soprattutto quella verso il "successo"), le aspettative e aspirazioni a breve e lungo termine di adulti e ragazzi, in un'indagine "multicriterio-multitecnica", che integra metodiche diverse, dall'analisi qualitativa alle statistiche multidimensionali esplorative. Ne emerge un quadro complesso, in cui aspirazioni ed aspettative di figli e genitori si sviluppano indipendentemente dalle effettive capacità dei ragazzi, senza sostanziali differenze per tipo di studi.
Il testo esamina le peculiarità artistiche e letterarie del movimento dadaista alla luce degli sviluppi contemporanei della critica letteraria. L'ipotesi metodologica che sta alla base della ricerca, e che viene adottata come chiave di lettura prioritaria, è infatti che il Dada, negazione per antonomasia di ogni teoria e di ogni sistema onnicomprensivo, si faccia anticipatore, attraverso la sua prassi antiartistica e antiletteraria, delle teorie e degli impulsi interpretativi che saranno elaborati dalla compagine filosofica del Postmoderno.
Il volume raccoglie i contributi dei sociologi italiani impegnati attraverso indagini sul campo a "misurare" e "interpretare" il mutamento. Gli interventi sono suddivisi in tre sezioni, che corrispondono ai diversi campi di analisi proposti dal titolo del saggio (Valori, pratiche, attori dell'educazione). Scritti di: A.R. Calabrò, C. Catarsi, M. Colombo, C. Colucci, F. della Ratta-Rinaldi, C. de Francesco, A. Gallina, G. Gasperoni, A.M. Maccarini, M. Piscopo, L. Speranza, P. Trivellato.
La figura e l'opera di Cesare apparentemente presa in esame in modo uniforme nelle aree culturali italiana, europea e nord americana, in realtà oggi "non riceve" attenzione in quanto evento nella storia con valore di documento storiografico con significati socio-istituzionali. Il presente saggio storico-sociologico fornisce gli elementi di lettura dei processi collettivi di aggregato attivi oggi nel sottosistema socio-culturale degli storici contemporanei individuando il sistema dei gusti degli storici e gli effetti della moda culturale odierna su Cesare che si riproduce e trasmette attraverso processi collettivi di aggregato.
Il culto calogerino e la sua "liturgia" è certamente non canonica, blasfema per alcuni, pagana per tanti altri, ma indiscutibilmente ricca di pathos emotivo. Il libro analizza le manifestazioni più spontanee e genuine della fede per il santo nero attraverso la festa, gli ex voto, le icone, i suoni. L'intento è di dare una possibile risposta al perché, per il popolo, san Calogero, agrigentino di nascita ritornato in patria dopo lunga peregrinazione in terra d'oriente, è il "patrono del cuore".