Sulla linea liminare fra visibile e invisibile, la penna di Hofìnannsthal cattura immagini e visioni di realtà "altre", in una scrittura che si configura tramite una strategia di presentifìcazione dell'invisibile. La tensione della scrittura verso l'invisibile conduce, insieme ad altre strategie, a un immaginario, che, nella pregnanza visibile di corpi e immagini, e, per contro, nelle tracce sbiadite del palinsesto, nelle cancellazioni, nelle pieghe del silenzio, fa emergere l'irrapresentabile, l'indicibile, l'invisibile che si cela, ma che nell'assenza si manifesta per epifanie e frammenti.
Il suo richiamo ad un impegno politico dell'antropologia appare oggi più che mai appropriato. Bisogna tuttavia prima chiedersi se sia legittimo affermare la universalità di valori che sono comunque il prodotto di una particolare storia culturale - a cominciare proprio dalle nozioni di libertà, persona, diritti umani.
Il Pervigilium Veneris, un componimento adespoto e non datato in 93 settenari trocaici, descrive la veglia di una festa religiosa, che si terrà in Sicilia, a Ibla, in onore di Venere, la dea che promuove l'amore concorde e della quale si tessono gli elogi. Il carme si apre con l'esaltazione della primavera e dell'amore e il poeta, con soave abbandono, canta le gioie della primavera congiunte con le gioie dell'amore: il verso che proclama l'imminenza e l'universalità dell'amore, cras amet qui numquam amavit quique amauit cras amet, apre e sigilla il carme, scandendo anche le dieci strofe che segnano i tempi del rito e del mito; ma nella chiusa il poeta, con malinconica sensibilità, oppone alle immagini di amore totalizzante la propria condizione di persona esclusa, negata alle feste dell'amore e del canto, nuova Procne dalla lingua recisa che non sa farsi rondine e recuperare la gioia del canto. Con sottile malinconia, che lo rende incredibilmente attuale, si chiede quando verrà per lui primavera, quando potrà anche lui porre fine al suo silenzio.
Che cosa è la lobby? Sempre di più nel lessico giornalistico e politico è impiegata questa espressione. Il termine è utilizzato per agitare fantasmi di poteri occulti, torbidi intrecci di interessi difesi a colpi di pesanti pressioni e di indebite ingerenze nell'attività delle istituzioni. La lobby si associa alle tangen-ti, alla corruzione di politici, di uomini di governo e della pubblica amministrazione, ma anche alla difesa indiscriminata di corporazioni e interessi di nicchia. Ma in realtà questa definizione ambigua nasce dal senso comune. Perché la lobby, nella sua accezione politologica, indica una tecnica o forma legittima di partecipazione in democrazia di interessi più o meno particolari. Ed è antitetica alla corruzione.
Le foreste primarie sono una delle risorse naturali più vitali del pianeta. Ospitano circa i due terzi della biodiversità, regolano i cicli dell'acqua e stabilizzano il clima. Tuttavia sono state fatte oggetto di un'indiscriminata opera di distruzione. Oggi, il sistema delle certificazioni, frutto di una più matura consapevolezza dei consumatori, ed una politica di maggiore trasparenza da parte degli organismi internazionali può forse arrestare la catastrofica pratica dell'illegal logging.
Di fronte a fenomeni tanto complessi, quali il turismo sessuale, l'infanticidio, i crimini informatici e la criminalità organizzata, sarebbe opportuno creare delle possibilità che permettano di intervenire e auspicabilmente prevenire la scelta deviante. Di particolare rilievo, ci sono inoltre le tematiche inerenti il fenomeno della Shoah e Genocidio, oltre che il mobbing familiare. Viene inoltre affrontato in chiave critica l'esperienza della Psicologia penitenziaria.
"Ho affidato a queste pagine i ricordi della mia vita da partigiano, le testimonianze di una storia scolpita nella memoria, alcuni frammenti del grande affresco che la Storia ha dipinto dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 nell'Italia occupata e liberata".
Un'analisi storico-politica dell'Italia dal dopoguerra ai nostri giorni, dedicata alla memoria di Padre Ennio Pintacuda, il gesuita ispiratore di tante battaglie per la rinascita della Sicilia. L'autore sviluppa il testo rispondendo a domande che riguardano la "liberazione", il Sessantotto, la questione meridionale, il compromesso storico, la vicenda Craxi, manipulite, il Berlusconismo e il Partito Democratico di Veltroni. L'originalità è data anche dalla capacità dell'autore di calare nella realtà italiana alcuni insegnamenti di Marthin Luther King.