Oltre ai grandi e più noti contributi alla logica e alla storia della logica di pensatori come Tarski, Lukasiewicz, Lesniewski, la filosofia polacca contemporanea ha elaborato concezioni originali su questioni filosofiche generali e di filosofia della scienza. In particolare, si sono distinte due scuole, quella di Leopoli-Varsavia, sviluppatasi fra le due guerre, e quella più recente di Poznan. Elemento comune che caratterizza entrambe le scuole è una concezione della scienza antiempirista che valorizza il ruolo dell'astrazione e dei modelli nella costruzione delle teorie. Questo studio ­ che si propone in versione riveduta e corretta dopo la sua prima edizione del 1990 ­ ha fondamentalmente due scopi: colmare una lacuna nella storiografia filosofica italiana sulla filosofia polacca in generale nonché sulle due scuole prima menzionate e utilizzare gli strumenti analitici da esse forniti per contribuire al dibattito su alcuni di quei problemi ­ quali il realismo, la verità, il progresso scientifico ­ che sono stati al centro dell'attenzione dopo la crisi del positivismo logico e con lo sviluppo della filosofia della scienza post-positivista.
Dal municipio democratico di De Felice alla giunte democristiane di La Ferlita e Papale, dalla cultura igienista di Gentile Cusa all'urbanistica riformista di Piccinato questo libro racconta la storia dello sviluppo urbano di Catania mettendo al centro i temi della formazione della rendita, dell'uso dei suoli, della creazione dei servizi, dei processi di immigrazione dal contado e della progettazione della forma della città. Le azioni della burocrazia comunale, le elaborazioni degli urbanisti, le scelte del ceto politico comunale, intrecciandosi e confliggendo, delineano il percorso di una modernizzazione difficile che ha trasformato la "citta di scatolini" di brancatiana memoria, nella "metropoli imperfetta" prodotto del miracolo economico.
Diverse organizzazioni che operano in difesa dei diritti umani documentano annualmente la gravità e la diffusione della tortura. La consapevolezza inoltre che questo genere di violenza è diventato uno strumento sempre più sofisticato e un fenomeno sempre più ampio ed eterogeneo ha fatto avvertire l'esigenza di interrogarsi e discutere della pratica. Al fine di comprendere le ragioni del continuo ricorso di tale forma di violenza estrema occorre individuarne e analizzarne le dinamiche e le logiche, nonché i presupposti politici, militari e sociali. Il fenomeno è invero una realtà composita e complessa al punto che si rivela necessario indagare approfonditamente ogni singolo aspetto che la compone in modo da evitare di risolvere la questione con la semplice affermazione per cui la tortura, benché pratica di per sé sbagliata e inaccettabile, può essere ammessa per singoli e isolati casi, può essere legittima quando utile a garantire la sicurezza collettiva.
Leonardo Sciascia per oltre vent.anni ha introdotto e curato preziosi libri fotografici in cui è contenuta una delle più profonde e penetranti riflessioni dedicate alla fotografia nel secolo scorso. La specifica natura di questa produzione viene indagata qui attraverso un alfabeto che raccoglie e analizza parole chiave, temi, immagini, nomi di fotografi e scrittori che costellano i volumi illustrati dagli scatti di Giuseppe Leone, Melo Minnella, Mario Pecoraino, Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio e ad altri artisti. Il libro grazie alla sua struttura reticolare offre la possibilità di seguire diversi percorsi di incontro fra le parole di Sciascia, citate ampiamente e scandagliate anche grazie alla lettura di testi inediti, e le foto da cui e accanto a cui quelle parole sono scaturite. Alla ricostruzione critica e alla viva presenza delle immagini si aggiunge poi una bibliografia che documenta uno degli aspetti meno studiati dell'attività dello scrittore siciliano.