Dall’alto della rocca Sillana, nel comune di Pomarance, si vede tutta la vallata. È il tramonto e il cielo si tinge di rosa. Sembra davvero di vedere l’anima della Terra dall’alto della sfera delle stelle fisse. La musica di Andrea alla chitarra e allo tzouras greco, di Luca alla batteria e di Francesco al pianoforte accompagna e sottolinea il canto di Ginevra. Sulla scena, un orologio a pendolo a segnare il passare del tempo e un alberello a indicare lo spazio terrestre, illuminati dalla luce bianca della Luna, mentre le stelle multicolori occhieggiano dall’alto del cielo… Musiche tradizionali del Mediterraneo innalzate da una terra fatta di colline, boschi e campi coltivati. Silenzi, pause, il ritmo prevaricante.
• IL LIBRO – Margherita Hack racconta il suo Novecento. Il fascismo, la rinascita del dopoguerra, la fine del secondo millennio. Un testo che indaga su tematiche sociali scottanti quali immigrazione/emigrazione, nuove energie, lavoro, corruzione e lo fa secondo il punto di vista delle due “stelle” Ginevra e Margherita, impegnate in un percorso di rinascita spirituale e di speranza contro i soprusi e le debolezze umane.
• IL DVD – Un film documentario con la regia di Andrea Salvadori liberamente tratto dall’omonimo spettacolo ideato e diretto da Francesco Magnelli. Un luogo mozzafiato: una rocca si erge sopra un rilievo roccioso e domina un territorio vastissimo fra le province di Siena, Pisa e Grosseto. Il racconto di Margherita Hack è “la memoria”, il canto di Ginevra Di Marco è “il motivo”, e nasce “il pensiero”, rappresentato in scena da un bambino. Ginevra canta canzoni come Amara terra mia e Malarazza di Domenico Modugno, Gracias a la vida di Violeta Parra, Montesole dei PGR.
Giulio Giorello non disdegna confrontare il pensiero del filosofo con quello di qualunque altro essere umano. Tale attitudine è ancora più esplicita in questo volume: lo spirito di disponibilità al confronto, che presiedeva all'idea di "società aperta" di Karl Popper, trova qui risonanze particolari. Giorello abbatte il preconcetto disciplinare e accademico di filosofia e chiede riflessione sul senso a chiunque sia in grado di proporla. Né retrocede all'avanzata della fisica e della matematica nei territori della speculazione. Ma, soprattutto, sulla scia del suo maestro e "antagonista" Ludovico Geymonat, riconosce che oggi "la filosofia si annida proprio nelle pieghe della scienza". Una combinazione così fertile che, probabilmente, tra i tanti saggi scritti, meritava una riflessione ulteriore: quella che si propone qui.
Quando il professore di fisica Chad Orzel si reca al canile per adottare un cucciolo non avrebbe mai immaginato di incontrare Emmy. Con stupore scopre che non si tratta semplicemente di una bestiola bisognosa di un tetto, ma di un cane parlante, che dimostra subito una certa curiosità verso ciò che il suo nuovo padrone fa per vivere. Ben presto Emmy inizia a tempestarlo di domande, tentando goffamente di applicare alla sua esperienza quotidiana gli astrusi concetti scientifici. Con grande humour, chiarezza e semplicità Chad spiega alla sua fedele amica a quattro zampe e a noi lettori cos’è e come funziona il misterioso universo della meccanica quantistica, e perché, anche se non la si può usare per catturare scoiattoli o mangiare bistecche come Emmy vorrebbe, rimane qualcosa di entusiasmante e importante per la vita di tutti. Man mano che le discussioni incalzano, vengono messi a fuoco, con precisione e leggerezza, tutti i nodi cruciali della teoria quantistica, dalle particelle che funzionano come onde al difficile principio di indeterminazione di Heisenberg’s, dal legame (azione soprannaturale a distanza) alle particelle virtuali. Ripercorrendo un lungo dibattito scientifico e personaggi del calibro di Albert Einstein, “La fisica spiegata al mio cane” mostrerà il mondo nascosto della realtà quotidiana in tutta le sue incertezze, dubbi e casualità.