I due poemi qui presentati sotto il titolo di "Poemetti erotici" facevano parte del progetto di Pessoa di indagare il fenomeno amoroso attraverso cinque composizioni, delle quali rimangono tuttavia solo "Epitalamio" (1913) e "Antinoo" (1918). Anche se composti in un inglese volutamente letterario, quasi a rimarcarne la 'classicità' - dal canto nuziale che racconta timori e turbamenti della giovane sposa, al lamento funebre dell'imperatore Adriano di fronte al corpo senza vita dell'amato giovinetto Antinoo - più tardi Pessoa si riferì ad essi con gli appellativi di 'indecenti' e 'osceni', sostenendo di avervi sfogato i propri istinti più bassi; ma ben al di là del giudizio del loro stesso autore, e al di là anche dell'esaltazione esplicita dell'omosessualità ellenistica, questi due poemetti "ci rivelano - come ha scritto Antonio Tabucchi - un Pessoa giovane, giovane come forse mai fu, che parla dell'amore, dei sensi, del corpo. Che bel Pessoa".
Ricardo Reis, che si ispira all'Orazio delle Odi, è un epicureo malinconico che cerca, finché non terminerà, se mai terminerà, il dominio dei barbari (cioè dei cristiani) l'illusione della libertà e della felicità tenendosi lontano da ogni eccesso nel dolore e nel piacere. Crede davvero agli antichi dèi greci, pur riconoscendo Cristo come Dio in più. Aspira all'equilibrio, al dominio delle passioni, alla serena accettazione del destino, cose che mancano del tutto in Pessoa uomo e poeta, e che anche in Reis sono minacciate dal pensiero del fato, della vecchiaia e della morte inesorabili. Ma è soprattutto uno straordinario poeta: secondo la definizione di Pessoa, "un Orazio greco che scrive in portoghese".
Le poesie inglesi qui raccolte offrono un'ulteriore testimonianza del "bilinguismo" letterario di Fernando Pessoa, che, se da un lato dichiarava essere la sua patria la lingua portoghese, dall'altro, proprio in lingua inglese, ha lasciato alcuni importantissimi cicli di poesie. È certamente il Pessoa dei nove anni di permanenza a Durban in Sudafrica (1896-1905) che sta alla base della scelta linguistica e di non pochi motivi di queste poesie; ma non va neppure dimenticato che gli anni di composizione di questa raccolta, alla quale il poeta si accinge dopo il suo rientro a Lisbona, sono quelli dei più rivoluzionari movimenti d'avanguardia dell'epoca, gli anni dei due numeri della rivista "Orpheu", il secondo diretto proprio da Pessoa e da Sà-Carneiro.
Raccolta di ispirazione patriottica dedicata al compito di ridare dignità, attraverso il mito del ritorno del giovane re Sebastiano, a un Portogallo oramai sconvolto e imbarbarito dai fascismi, portoghesi e no, che si stanno propagando in tutta Europa. "Messaggio", composto in un arco di tempo di oltre vent'anni, è l'unica opera in portoghese pubblicata in vita da Fernando Pessoa con il suo proprio nome. Ma è al tempo stesso opera fondamentale per "decodificare" Pessoa: l'uomo sradicato che si è rifugiato "nel tono minore di una condizione impiegatizia assunta a metronomo di una vita angosciosamente sola, senza famiglia, senza donna, senza Dio".
«Fantasie di interludio» è il titolo che nel suo epistolario Passoa dà alla progettata, ma mai realizzata, pubblicazione di una serie di volumi dei suoi eteronimi. Lo stesso titolo ricorre significativamente in una raccolta poetica pubblicata in «Purtugal Futurista». Questa antologia, nella quale si può leggere quanto Pessoa volle che fosse letto - e nel modo in cui l'aveva preparato per la lettura - si presenta come l'antologia poetica personale di Pessoa, ciò che egli ha pensato come il meglio della sua poesia e come ciò che può far conoscere ai suoi lettori il «Pessoa di Pessoa».
L'importanza del pensiero esoterico nell'opera di Pessoa è andata emergendo sempre più chiaramente negli ultimi anni, e tale rilevanza si rivela ampiamente anche nella sua produzione poetica, soprattutto a partire dal 1930. In questo volume sono raccolti i suoi componimenti più significativi, molti tradotti per la prima volta, ispirati dall'interesse per l'occultismo, la magia, lo spiritismo: versi in cui appaiono, in mirabili variazioni, temi quali la falsità e l'irrealtà di questo mondo, la vita umana come sonno e oblio, il cammino iniziatico.