Con l'"Ars amatoria" Ovidio crea un'opera sotto molti aspetti rivoluzionaria per i suoi tempi. Essa è infatti un ibrido di generi letterari: manuale d'amore, repertorio di temi e movenze della poesia d'amore latina (elegiaca in special modo), spaccato della società galante dell'età augustea. In quest'opera si intrecciano spunti letterari e repertorio mitico, istruzioni su come sedurre qualcuno e consigli su come curare il proprio aspetto, ma anche i pregi e i difetti delle posizioni da tenere nel rapporto sessuale. Un'opera che è specchio dell'epoca ma è anche capace di delineare i meccanismi che regolano i rapporti tra uomo e donna. Il tutto amalgamato da una scrittura versatile e leggera. capace di modulare registri diversi e dominarli tutti con il medesimo controllo. Un archetipo della trattatistica d'amore della tradizione occidentale, un libro eterno e universale. Prefazione di Anna Giordano Rampioni.
Le Metamorfosi — poema in esametri che narra la straordinaria trasformazione dei corpi a partire dalla prima origo mundi — non possono considerarsi un vero e proprio poema epico, perché coniugano elementi della poetica callimachea e anti-callimachea, storia universale ed eziologia, armonizzandoli con forme e motivi della tragedia e soprattutto dell'elegia. Dai poeti alessandrini Ovidio riprende la sperimentazione di forme di poesia catalogica, la concezione del mito come favola dotta, ma non c'è opera di epoca alessandrina a noi nota che possa essere comparata ai quindici libri delle Metamorfosi ovidiane né per estensione, né per la cura nella descrizione del processo della metamorfosi. Nella lunga serie di sequenze narrative intrecciate attraverso la tecnica dell'epillio si coglie l'unita di concezione nello sviluppo del tema metamorfico, che fa emergere la labilità del confine tra passato e presente, l’ambiguo rapporto tra umano e divino, la combinazione di realismo ed artificio letterario.
Saggio introduttivo a cura di:
Alessio Ruta, docente a contratto di Lingua e letteratura Latina presso l'Università di Catania, ha conseguito Scientifica Nazionale a professore associato in Filologia classica e in Letteratura greca. Il suo campo di ricerca va dal romanzo greco e latino alla tradizione paremiografica, dalla poesia latina di età imperiale alla prosa epistolare.
Nuova traduzione e note a cura di: Francesco Fantuzzi ha conseguito la laurea in Lettere classiche e il Dottorato in Filologia greca e latina presso l'Università di Bologna e ora è docente di Lettere al Liceo. I suoi interessi di studi si concentrano principalmente su Catullo,l'elegia latina e alcuni aspetti della metrica.