Langone ha visto il cuore dell'Italia vuoto per apostasia, le vene dell'Italia vuote per crollo demografico, e prima che la deculturazione e l'immigrazione riducano i suoi connazionali a indiani nelle riserve ha voluto provare, incoraggiato dal vino, il lambrusco, unico vero vino autoctono italiano, a riempire di parole una parte di quel vuoto. Riflettendo sull'ambientalismo, sull'animalismo, sul buddismo, sul femminismo, sull'immigrazionismo, sull'islamismo, sull'omosessualismo, sul pauperismo, sullo statalismo, sul veganismo... Nel suo stile mai così brillante e conciso, intelligente, pungente, a volte tragico, a volte comico, sempre libero.
Un catechismo epistolare scritto con stile completamente diverso dal catechismo ufficiale. Smontando col Vangelo alla mano qualche vecchio pregiudizio, ad esempio che la religione cattolica sia sessuofobica, il volume dimostra quanto la parola di Cristo, in forma scritta nel Nuovo Testamento e in forma orale, musicale e teatrale nella messa, sia indispensabile per vivere liberi. Perché lo Spirito che si fa carne valorizza sia l'anima che il corpo, reclamando dignità per la persona nella sua interezza: Gesù, secondo l'autore, non si atteggiava ad asceta, frequentava donne chiacchierate, offriva il vino e non era neanche vegetariano. Sono tante le domande, i dubbi e gli interrogativi che in tanti si pongono di fronte alla religione e Langone risponde in modo brillante e divertente con dotta devozione.