Nei manoscritti pubblicati nel volume XLII della raccolta Husserliana e qui tradotti, Edmund Husserl sviluppa una fenomenologia delle esperienze "limite" della coscienza: nascita, morte, sonno, inconscio. Lo Husserl maturo ci propone di ripensare i concetti di limite e confine scandagliando l'oscurità della coscienza e, al tempo stesso, il carattere generativo e originario delle dinamiche costitutive del soggetto, svelando un potenziale inedito della fenomenologia. L'inconscio è messo in relazione non più soltanto con l'associazione e la fantasia, ma anche con la temporalità della coscienza, facendoci guadagnare un nuovo senso dell'immortalità dell'Io trascendentale: quest'ultima diventa il passaggio continuo dal sonno alla veglia, in cui la coscienza costituisce, sempre di nuovo, se stessa.
In questo fondamentale testo introduttivo alla sua logica trascendentale, Husserl riassume in poche pagine il contenuto delle sue "Ricerche logiche" che Io porterà a fondare in modo magistrale le struttura della riflessione umana. II ruolo del soggetto nel mondo, la stessa costituzione del soggetto nel mondo reale, il suo essere attivo e passivo... Le "Lezioni sulla sintesi attiva" rendono disponibile al lettore italiano il manoscritto F I 39 del lascito husserliano, che costituisce la terza e conclusiva sezione delle lezioni di logica tenute da Husserl presso l'univeristà di Friburgo nel semestre invernale 1920-1921.