La chiesa ortodossa è una delle tre maggiori espressioni del cristianesimo, il suo patrimonio di santità e bellezza e anche di intelligenza spirituale è ragguardevole, come il cattolicesimo si radica nel cristianesimo delle origini e ritiene di essere stata fondata da Dio con l'Incarnazione e la Pentecoste. Sviluppatasi soprattutto lungo il medioevo nell'Europa orientale e sudorientale, è abitualmente identificata soprattutto con quest'area geografica, anche se è stata portata fino al Pacifico e all'Africa nera e con le grandi migrazioni economiche politiche del XX secolo si è diffusa anche in Occidente. La separazione, mai del tutto completa con la chiesa di Roma fu un lungo processo che dalla rottura tra Roma e Costantinopoli (1054) alla proclamazione dell'infallibilità pontifica (1870). La rottura ebbe cause culturali e politiche, parzialmente anche teologiche, soprattutto sul ruolo del primato universale del papa. In realtà sono esperienze che sono state complementari lungo il primo millennio cristiano e che potrebbero ridiventarlo. Il volume aiuta a comprendere i caratteri essenziali dell'Ortodossia. Età di lettura: da 9 anni.
Le confidenze di uno dei teologi del mondo ortodosso a Jean-Claude Noyer, giornalista di "Prier". Una testimonianza di fede non chiusa su se stessa, ma che si apre alla ricchezza della diversità della chiesa cristiana (tra Ortodossia e Cattolicesimo, Protestantesimo e Cristianesimo Orientale) e al dialogo con Ebrei e Musulmani. Un percorso spirituale capace di confrontarsi con i grandi "maestri del dubbio", Nietzsche Marx e Freud. Una conversazione proiettata verso il futuro che invita a cogliere nel messaggio cristiano un motivo di speranza: una speranza necessaria nel mondo contemporaneo, in cui la solitudine si accompagna ad un dilagante vuoto spirituale.
In esilio a Parigi dal 1922 Berdjaev ha qui realizzato la sua opera di filosofia religiosa radicata nel pensiero russo e in rapporto con quello francese del suo tempo. Clement fa rivivere, intorno a lui, la storia del pensiero europeo del secolo XX, valorizzando anche testi e documenti inediti.
L'autore commenta tre preghiere della tradizione cristiana. Il commento al Padre Nostro mira a scoprire nella densità stessa del testo quella "preghiera di fuoco" di cui parlava Cassiano. Le due preghiere successive sono familiari alla tradizione orientale. La preghiera allo Spirito Santo è "la preghiera che introduce a tutte le preghiere perché ogni preghiera autentica si dispiega nel soffio dello Spirito". Infine la preghiera di sant'Efrem, preghiera penitenziale che scandisce la liturgia della Quaresima e riassume il senso della lotta interiore tra uno "spirito di pigrizia, scoraggiamento, di dominio, di vane parole" e uno "spirito di castità, di umiltà, di pazienza e d'amore".