
Gli autori offrono una nuova prospettiva su come le emozioni influenzino la vita mentale e fisica. Presentano recenti dati clinici e ipotesi su come alcuni disturbi psichici, difficili da trattare, siano conseguenza di una incapacità di gestire le emozioni attraverso i processi mentali.
In questo volume, in accordo con la tradizione cognitivista, la sfida lanciata dagli autori è quella di utilizzare, nel modo più raffinato possibile e migliorandola, la psicologia intuitiva o ingenua della mente, nel tentativo di estenderla anche alla risoluzione di problemi che tradizionalmente la psicologia del senso comune ha avuto difficoltà ad affrontare, come ad esempio il fenomeno del paradosso nevrotico, o della resistenza al cambiamento, ovvero: come è possibile che un individuo persista in una condotta per lui fonte di infelicità e nociva, nonostante le informazioni di cui dispone, i suoi strumenti cognitivi e i suoi scopi rendano possibile ed opportuno un cambiamento? l'intento è quello di coniugare la psicologia del senso comune con le conoscenze della psicologia di base per spiegare, più in generale, la bizzarria delle condotte psicopatologiche. I determinanti cognitivi della sofferenza emotiva e della sofferenza psicopatologica: contenuti, processi e organizzazioni sindromiche.
La Classificazione Diagnostica 0-3 ha introdotto e sistematizzato una metodologia di approccio alla diagnosi che fosse funzionale alla formulazione dei progetti terapeutici e al monitoraggio dell'evoluzione clinica dei disturbi. L'organizzazione pluriassiale del sistema di classificazione ha consentito la compilazione di profili funzionali che, a partire dalla definizione dei disturbi clinici (ASSE I), considerano la fluttuazione dei livelli di funzionamento emotivo (ASSE V), le vulnerabilità organiche (ASSE III), la qualità delle relazioni (ASSE II), e gli eventi che possono temporaneamente o in modo cronico indebolire l'ambiente di crescita (ASSE IV). Tali profili funzionali, rispetto alla semplice diagnosi in Asse I, arricchiscono le possibilità di comprensione dei disturbi. Nella nuova CD:03R vengono introdotte nuove rating scale e checklist che permettono al clinico una maggiore precisione nella valutazione dei vari assi e in particolare del profilo funzionale che è una caratteristica specifica della classificazione.
Lo "Strumento di valutazione per la propensione alla schizofrenia", versione per adulti (SPS-A), valuta un'ampia gamma di lievi disturbi autopercepiti, indicati in origine con il nome di sintomi di base. È stato concepito allo scopo di supportare la diagnosi precoce del primo episodio psicotico, ma, in realtà, rappresenta un valido contributo anche per indagini cliniche e di ricerca lungo le varie fasi della malattia. Lo SPS-A permette un'indagine approfondita di quei disturbi e deficit subclinici che spesso precedono l'episodio psicotico franco e permangono durante le fasi di remissione. Perciò, il libro è rivolto prevalentemente a psichiatri e psicologi interessati alla clinica e alla ricerca scientifica sulle psicosi, ma può risultare interessante anche per altri professionisti del settore, studenti, pazienti e familiari coinvolti nell'assistenza di persone affette da psicosi. I pazienti stessi, inoltre, possono trovare nello SPS-A un valido aiuto per comprendere meglio la loro esperienza soggettiva, spesso tanto difficile da esprimere.
"La paziente lettura di questo testo, come in genere accade con Schneider, riserva continue lezioni critiche e metodologiche, precisazioni minuziose, osservazioni e nozioni cliniche di primaria importanza. L'evidente distanza dalla letteratura attuale sui disturbi di personalità ha "come effetto collaterale", quello di farci comprendere quanto il sapere psichiatrico sia influenzato storicamente e socialmente e come i mutamenti che apporta lo scorrere del tempo non sempre possano essere identificati, in psichiatria, come progressi. Del resto, come afferma lo stesso Schneider nella sua prefazione, "una scienza che non conosce la propria storia, non comprende se stessa". (Dalla prefazione di Riccardo Dalle Luche e Giampaolo Di Piazza).
In questo volume, in accordo con la tradizione cognitivista, la sfida lanciata dagli autori è quella di utilizzare, nel modo più raffinato possibile e migliorandola, la psicologia intuitiva o ingenua della mente, nel tentativo di estenderla anche alla risoluzione di problemi che tradizionalmente la psicologia del senso comune ha avuto difficoltà ad affrontare, come ad esempio il fenomeno del paradosso nevrotico, o della resistenza al cambiamento, ovvero: come è possibile che un individuo persista in una condotta per lui fonte di infelicità e nociva, nonostante le informazioni di cui dispone, i suoi strumenti cognitivi e i suoi scopi rendano possibile ed opportuno un cambiamento? l'intento è quello di coniugare la psicologia del senso comune con le conoscenze della psicologia di base per spiegare, più in generale, la bizzarria delle condotte psicopatologiche.
Il lavoro e le teorizzazioni di Jean Ayres hanno avuto notevoli influenze in diversi ambiti della ricerca clinica. Il testo di Jean Ayres qui tradotto è costantemente presente nelle bibliografie di tali lavori di ricerca anche di quelli più recenti. Una prima influenza del lavoro di Jean Ayres è quella sul sistema di classificazione CD:0-3 e sulla sua forma più recente CD:0-3R. I disturbi di regolazione, nuova categoria diagnostica introdotta da questo sistema di classificazione del bambino piccolo, fanno chiaramente riferimento alle anomalie della processazione e integrazione sensoriale... Il secondo ambito di influenza è relativo alla presenza e natura dei disturbi delle percezioni sensoriali nei disturbi dello spettro autistico... In terzo luogo il lavoro di Jean Ayres ha avuto notevole influenza sullo sviluppo di uno dei metodi di trattamento dei bambini "con bisogni speciali" noto come modello DIR. Infine ricordiamo l'influenza che ha avuto il concetto di disfunzione dell'integrazione sensoriale nel trattamento dei bambini e in particolare nello sviluppo di uno specifico trattamento chiamato Sensory-Integration Therapy.
Una pietra miliare nella letteratura evolutiva sul trauma. E' una rassegna evidence-based unica dell'impatto dei traumi precoci sulla salute fisica e mentale dei bambini e degli adulti. E' aggiornato, completo e raccoglie i lavori dei maggiori autori contemporanei sull'argomento. Gli eventi traumatici nei primi anni d'infanzia non vengono persi, ma piuttosto vengono conservati per tutta la vita, come le impronte di un bambino nel cemento fresco. Il tempo non cura le ferite che avvengono in quei primi anni: il tempo le nasconde solamente. Non vengono perse, diventano parte del corpo. Solo negli ultimi decenni abbiamo iniziato a riconoscere e comprendere l'ampiezza del problema di esseri umani danneggiati nel loro sviluppo. L'Epidemia Nascosta - L'impatto del trauma infantile sulla salute e la malattia riassume gli attuali approcci alla comprensione di come diventiamo le persone che siamo: non solo come entità biologiche ma anche come veri esseri umani con una personalità esterna e un'anima interiore.
Aspetti clinici e di ricerca sulla genitorialità a rischio.
Il contributo di questo libro, che raccoglie l’esperienza scientifica internazionale e quella accumulatasi negli anni dal gruppo di Caretti et al. consente in maniera significativa di poter affrontare i problemi correlati alla depressione perinatale con minori timori per questa fase della vita della donna.
Questo libro comincia con poche, semplici, domande. Come si può coinvolgere e impegnare il cliente che finge, nega e minimizza gli effetti del proprio crudele passato? Come si può aiutare un individuo che non riesce ad ammettere le proprie vulnerabilità? Come si può lavorare con la vittima che non sa se vuole essere aiutata? Per il clinico che sta cercando di instaurare una relazione terapeutica, che cerca di impegnare il cliente, non vi è dubbio che una persona del genere sia difficile da trattare. (...) Oggetto del libro è la terapia del trauma. Le esperienze traumatiche che hanno a che fare con l´attaccamento, l´abuso o la trascuratezza all´interno della famiglia, e i lutti traumatici sono i principali fattori di stress che prenderemo in considerazione.
La medicina psicosomatica si occupa delle variabili psicosociali in ambito medico. Un approccio che sta assumendo sempre maggiore importanza nella valutazione degli esiti delle terapie mediche, con particolare riferimento alle valutazioni soggettive dei pazienti. Questo volume fornisce al clinico una rassegna di metodi e degli strumenti più adatti per la valutazione psicosomatica. Ogni capitolo è stato preparato da esperti del settore ed è corredato da materiale online che può essere scaricato gratuitamente al sito www.karger.com/AIP032_suppl
Siamo particolarmente lieti pertanto di presentare l´edizione italiana di questo volume, a poca distanza da quella in lingua inglese. Riteniamo possa essere di grande utilità pratica in diversi ambiti, tra cui: per scegliere gli strumenti più idonei nel registrare effetti terapeutici in medicina clinica; per ampliare il livello di valutazione psicosociale in psichiatria; per fornire allo psicologo le basi per un approccio alla clinica aggiornato ed efficiente.