
Il volume propone l'utilizzo di internet quale canale di rilevazione nella conduzione di interviste qualitative e quantitative. Vengono illustrate le accortezze metodologiche e statistiche, le norme da rispettare a livello legale e di netiquette e le basi economiche che possono giustificare la scelta del canale online rispetto ai canali tradizionali. Di particolare rilevanza il capitolo riservato ai sistemi di ponderazione dei dati, che garantiscono rappresentatività statistica ai campioni quantitativi e che risultano essere uno dei temi più dibattuti e controversi nella realizzazione di indagini online. Il libro si rivolge quindi a tutti coloro che intendono utilizzare la Rete e le sue potenzialità quale canale di rilevazione: istituti di ricerca, società di consulenza, aziende, università e studenti, editori online.
Una guida alla stampa estera che è anche un'attenta analisi dei grandi quotidiani del Vecchio Continente: da Le Monde a El Paìs, passando per Bild Zeitung, Times e Sun. Senza dimenticare Le Figaro, El Mundo, Frankfurter Allgemeine e Libération. Il lettore potrà così confrontare la storia dei quotidiani italiani con quelli stranieri e di questi conoscere le vicissitudini, l'evoluzione grafica, il pubblico di riferimento, lo stile, il linguaggio e l'approdo all'era online.
Come funziona la nostra organizzazione? Sono soddisfatti i nostri utenti? Il programma raggiungerà i suoi obiettivi? La complessità della nostra società è ormai tale che non sembra possibile dare risposte di semplice buon senso. Non basta un dirigente competente o un amministratore di lunga esperienza per dare risposte giuste, e servono sempre più competenze specialistiche che consentano di districarsi fra la molteplicità dei problemi, i diversi punti di vista delle parti sociali coinvolte, le risorse disponibili, al fine di realizzare analisi approfondite e sostenere il lavoro dei decisori pubblici, e di tutti coloro chiamati a gestire e organizzare strutture, servizi, progetti. Sempre più, anche in Italia, la valutazione sta diventando uno strumento usuale e condiviso di analisi delle capacità di un'organizzazione, dell'efficacia di un servizio, delle possibilità di successo di politiche, programmi e progetti di rilevanza sociale. Questo volume costituisce una guida completa alla valutazione: i concetti, il metodo, le parole chiave. Scritto in maniera semplice, evitando gerghi specialistici e con riferimento a esempi concreti, il testo è rivolto a operatori sociali, sanitari e del terzo settore, funzionari pubblici, professionisti e tutte quelle figure che sempre più spesso in Italia si trovano a confrontarsi con queste pratiche complesse.
Il volume propone un modello di intervento di consulenza in ambito scolastico che si fonda sui principi epistemologici della psicologia clinica. La "costruzione relazionale della domanda" di consulenza è uno dei requisiti fondamentali per la conoscenza delle dinamiche relazionali proposte dalla committenza e dal gruppo classe. Il modello di consulenza si muove in un'ottica ecosistemica e sviluppa le fasi della conoscenza attraverso un'analisi dinamica di tutte le componenti relazionali e comunicative volta a restituire una visione integrata del blocco didattico - educativo. L'uscita dal paradosso relazionale: "gli insegnanti non insegnano - gli studenti non imparano" avviene attraverso l'elaborazione, nelle diverse fasi della consulenza, di tutti gli aspetti psicologici e relazionali sottostanti alle dinamiche gruppali che hanno condotto alla richiesta dell'intervento. Obiettivo di questo volume è offrire agli psicologi e agli studenti di psicologia uno strumento di analisi clinica delle dinamiche relazionali e comunicative che rendono disfunzionale la relazione docente-discente e determinano un blocco del progetto didattico-educativo. Agli insegnanti e a tutti coloro che lavorano in qualità di educatori il volume offre una chiave di lettura alternativa per la comprensione di atteggiamenti e comportamenti di disturbo relazionale agiti dagli studenti nel contesto scolastico.
Negli ultimi anni, in seguito all'esplosione del fenomeno della Corporate Social Responsibility (CSR), si è assistito ad un incremento delle collaborazioni tra imprese e organizzazioni non profit. Per l'impresa, infatti, lo sviluppo di alleanze con il settore non profit rappresenta, nell'ambito della CSR, uno strumento strategico importante che può contribuire alla creazione del benessere sociale e, contestualmente, generare un incremento del valore d'impresa, tramite il consolidamento delle risorse immateriali. La prima parte del volume analizza i fattori che hanno contribuito alla diffusione del fenomeno della responsabilità sociale d'impresa e i principali filoni di ricerca sul tema. Nella seconda parte viene proposta una tassonomia delle possibili forme di collaborazione tra imprese e organizzazioni non profit e, nell'ambito specifico della alleanze di marketing, viene presentato un modello che ne descrive le fasi, le variabili e i fattori critici di successo. In particolare, sono analizzate le variabili di due forme specifiche di collaborazione: il cause related marketing e la sponsorizzazione sociale. In conclusione, vengono illustrati due casi di partnership strategiche di successo realizzate da Industrie Cartarie Tronchetti (con il marchio Foxy) e da Ikea a supporto dell'Unicef.
Questo libro raccoglie alcune lezioni di training alla psicoterapia cognitiva post-razionalista svolte da Vittorio Guidano. Pertanto è un "manuale parlato", dettagliato e preciso, su "come si fa una psicoterapia" non persuasiva, costruita a partire dal punto di vista del soggetto. Questa modalità innovativa di psicoterapia si riflette anche nella conduzione del training, che procede nel suo accadere momento per momento, come un reportage dal vivo, tra i dubbi degli allievi e lo sforzo di chiarimento del maestro. Questo libro è anche la testimonianza del passaggio da una epistemologia razionalista, propria dell'approccio cognitivo-comportamentale, ad una epistemologia post-razionalista. Esso si traduce in un approccio terapeutico che oltrepassa i limiti della psicoanalisi, attenta ai resoconti del paziente, e quelli del comportamentismo attento a ciò che accade, costruendo un nuovo livello di conoscenza che emerge nell'interfaccia tra come il soggetto si racconta ciò che gli accade. Considerando come oggetto di ricerca "il primate parlante uomo", Guidano propone un modello etologico ed antropologico che parte da una psicopatologia esplicativa fino ad arrivare a nuovi punti di vista sull'essere umano normale dei nostri tempi. Da ultimo si ritrova qui l'aspetto più immediato ed affettivo di Vittorio Guidano che integra e completa quello più rigoroso delle sue opere teoriche.
Le società contemporanee hanno avviato un processo di ridefinizione delle nozioni di tempo e di spazio, volto ad individuare le modifiche intervenute nei rapporti fra le caratteristiche degli ambienti sociali e le figure individuali e collettive che li abitano. Nella sociologia classica il tempo e lo spazio costituiscono le coordinate dell'agire sociale che al tempo stesso ne determinano l'intenzionalità e la responsabilità. L'esperienza umana si compie nel tempo e le dinamiche relazionali si collocano in un luogo circoscritto che ne costituisce il contesto. Attualmente, sotto la spinta della globalizzazione, dell'intensificazione dei processi comunicativi e della crescente frammentazione sociale, sempre più le dimensioni dell'agire si ricostituiscono lungo un arco spazio-temporale indefinito, che da una parte sembra dilatare l'ambito relazionale e dall'altra lo rinchiude in schemi socialmente e culturalmente definiti, facendo emergere tendenze che vanno "oltre il senso del luogo" e travalicano il "limite del tempo".
A dieci anni dall'avvio nel nostro paese delle politiche per le pari opportunità, il volume si propone di fare il punto sui risultati ottenuti. Dopo una introduzione teorica che considera l'utilizzo dell'approccio di policy analysis e di metodologie quantitative di analisi dei testi documentali oltre che della raccolta di dati per la valutazione delle politiche di parità, la prima parte del libro è dedicata al ruolo delle politiche di genere per il cambiamento del lavoro femminile e alla loro evoluzione ai diversi livelli europeo, nazionale e regionale, fornendo una chiave di lettura sulle strategie perseguite e sugli strumenti di intervento proposti ed utilizzati. La seconda parte è dedicata all'analisi specifica dei principali interventi che hanno caratterizzato le politiche di parità nell'ultimo decennio: il primo è quello contro le discriminazioni di genere sul lavoro in Italia come esito dell'azione sul territorio da parte delle consigliere di parità, il secondo riguarda il tema della conciliazione tra ruolo lavorativo e responsabilità familiari in Italia e in Europa, l'ultimo è dedicato alle misure per la promozione dell'imprenditorialità femminile. Il testo, corredato di una ricca bibliografia tematica e frutto della collaborazione con esperte del campo, si propone come strumento utile per operatori del settore consentendo non solo una riflessione sul livello di raggiungimento degli obiettivi iniziali ma anche sugli strumenti utilizzati e sulle possibili metodologie di valutazione.
Il testo costituisce un prodotto della ricerca dell'Istituto di studi giuridici internazionali del CNR su "Il ruolo dell'Europa e del suo diritto nella globalizzazione" e in particolare del modulo, ad essa afferente, su "I rapporti Nord-Sud: cooperazione allo sviluppo e debito estero. Quale ruolo per l'Europa e il suo diritto? Quale ruolo per l'Italia?". Esso si propone di fare il punto, in termini generali e con riferimento a singoli settori di grande importanza, sullo stato del diritto internazionale della cooperazione allo sviluppo, attribuendo un ruolo decisivo alle attività svolte dalle autonomie territoriali e dai movimenti sociali oggi organizzati su scala globale.
Il libro intende chiarificare il ruolo professionale del servizio sociale, che si è sempre mosso in campi interdisciplinari, senza assumere una caratterizzazione precisa. L'autore cerca di definire organicamente il quadro delle competenze tecniche e metodologiche di tale professione di aiuto, distinguendola con accortezza (anche dal punto di vista metodologico) dall'intervento di altre figure professionali (lo psicologo, lo psichiatra, lo psicoterapeuta); mette ben in rilievo quali siano i limiti dell'attuale forma di welfare fondato sul concetto di "bisogno" e quali invece possano essere gli sviluppi di una professione di aiuto, fondata sui concetti di agency e di capabilities, che riesca a svincolarsi dal ruolo burocratico.
Nel mondo moderno la pubblicità è divenuta, nel corso degli anni, una presenza costante, presente in molti ambiti della nostra vita quotidiana. I mezzi di comunicazione di massa trasmettono in diverse forme e in tutto l'arco della giornata migliaia di messaggi pubblicitari di diverso genere: è possibile trovarne nei giornali, durante le programmazioni televisive o al cinema, in internet, ma anche per strada, in metropolitana, nella nostra cassetta della posta, in forma di sms sul nostro cellulare, sulle buste della spesa. La pubblicità rappresenta un soggetto attivo nella creazione di altrettanti modelli culturali e stili di vita, grazie al fatto che essa crea intorno a ciascun prodotto pubblicizzato un mondo di attese e di riferimenti, ispirato a precisi modelli comportamentali e culturali, che non si rivolgono più unicamente al consumatore come individuo singolo, bensì ad esso in quanto soggetto sociale, che pensa, agisce e si muove all'interno di un ben definito contesto culturale, in cui la marca fornisce un modello di riferimento che risponde a bisogni sociali, emotivi e culturali, prima ancora che funzionali. È quanto spiega l'autore di questo volume, che illustra poi l'evoluzione del linguaggio pubblicitario, segnato nel corso degli anni da filosofie creative di diverso orientamento, delle tecniche psicologiche della persuasione e delle pratiche che caratterizzano l'attività professionale dei pubblicitari.
Insegnare agli adulti, si sa, è molto diverso da insegnare ai bambini. Le motivazioni, le aspettative, le esperienze e le strategie dell'adulto che impara non sono infatti quelle del bambino. Eppure, un attento esame delle teorie dell'apprendimento e l'analisi dei metodi di insegnamento generalmente adottati ci fa convenire, con Malcolm Knowles, che spesso si insegna agli adulti come se fossero bambini e senza tenere conto delle loro caratteristiche. Per migliorare il processo di apprendimento dell'adulto e renderlo più significativo ed efficace sono quindi necessari nuovi metodi di insegnamento, nuovi programmi, "nuovi" insegnanti e formatori che sappiano individuare e valutare le capacità e gli obiettivi dei discenti, sintonizzando su di essi il processo di insegnamento. Quando l'adulto impara offre gli strumenti teorici e operativi necessari. L'opera classica di Malcolm Knowles è stata infatti aggiornata da Elwood Holton e Richard Swanson - due autorità nel settore della formazione e dello sviluppo delle risorse umane - e si struttura ora in tre parti: la prima presenta le radici e i principi dell'andragogia; la seconda approfondisce le dinamiche dell'apprendimento in età adulta alla luce delle ricerche più recenti; la terza offre ai professionisti della formazione strumenti operativi quali il Questionario sull'orientamento personale verso l'apprendimento degli adulti e la Guida alla diagnosi e alla pianificazione delle competenze fondamentali.