
Purtroppo i prodotti generati dalla cultura ancora faticano ad essere gestiti in una prospettiva di comunicazione aperta a tutti (o quanto meno a molti). Il volume è frutto del desiderio che la cultura - intesa come bisogno, svago, riflessione, crescita, socialità, divertimento - raggiunga le cerchie più vaste di fruitori. A tal fine gli autori illustrano molteplici modalità per gestire questo passaggio.
Questo libro è uno strumento operativo che si propone di aiutare le lettrici a capire meglio in cosa consiste l'attività di "wedding planner", guida le aspiranti imprenditrici attraverso le varie fasi di avviamento e gestione di un'agenzia che organizza matrimoni e fornisce delle semplici regole da seguire nella pianificazione e nell'organizzazione di una cerimonia perfetta.
I radicali mutamenti politici, sociali e culturali in corso, al di là delle abituali e illusorie etichette di globalizzazione, società liberale, società di mercato, sono dovuti di fatto ad una nuova fase del capitalismo che è stato il vero elemento propulsore della modernità creando le condizioni di un grande processo di emancipazione dell'uomo e al tempo stesso causando i più gravi disastri della storia moderna. Esso si trasforma ora in maniera rivoluzionaria in "capitalismo estremo" cioè in capitalismo finanziario, con forti influenze sulla vita individuale e collettiva. Una serie di studi ormai classici nel pensiero occidentale, come quelli, tra gli altri, di Marx, Sombart, Weber, Scheler, della Scuola di Francoforte e di Schumpeter, ha avuto come oggetto il capitalismo. Alla luce della nuova trasformazione che ci coinvolge è necessario riprendere questi studi per comprendere quale nuova civiltà sta sorgendo dalle ceneri del regime borghese e per non essere travolti, racchiusi in una "cultura del presente", dalla "distruttività creatrice che ha sempre caratterizzato il cammino del capitalismo.
La valutazione delle politiche e dei programmi si è affermata come campo autonomo di pratica e di ricerca negli anni '60 negli Stati Uniti, e da allora è evoluta per ampiezza di problematiche trattate, per approfondimenti teorici, per innovazioni metodologiche, ed è diventata pratica corrente anche in molti altri paesi, tra cui il nostro. Questa antologia raccoglie dei testi classici, poco conosciuti in Italia perché mai tradotti. Sono testi che hanno fatto epoca, per la loro innovatività e per il dibattito che hanno suscitato, e perchè rappresentativi dei principali approcci alla valutazione (sperimentale, pragmatista, costruttivista). L'insieme dei testi offre complessivamente un quadro delle tante problematiche legate alla valutazione: dalla valutabilità al disegno della valutazione, dalla implementazione alla utilizzazione, dalle teorie ai metodi, dalla professione del valutatore al rapporto con la politica, e quindi con la democrazia. Questa antologia è uno strumento utile per l'insegnamento della valutazione, e offre una piattaforma indispensabile a chiunque - decisore, professionista, operatore, stakeholder - sia interessato alla valutazione.
Il volume si fonda su alcuni punti salienti: la convinzione che le difficoltà psicopatologiche dell'infanzia e dell'adolescenza debbano essere inquadrate in una prospettiva temporale che tenga cioè in massima considerazione sia la fase dello sviluppo in cui si trova il paziente sia l'evoluzione del processo psicopatologico; l'idea che il processo psicopatologico sia regolato da meccanismi ricorsivi sia interpersonali sia intrapersonali (l'importanza attribuita alle esperienze di attaccamento). Nella parte clinica, si è cercato di mantenere le classificazioni del DSM IV e di seguire uno schema analogo per tutti i disturbi con notizie di ordine generale, fattori di rischio, disfunzioni cognitive, meccanismi ricorsivi, strategie di intervento.
Innovazione, competitività, proattività sono le tre competenze distintive delle organizzazioni di successo, al tempo della globalizzazione. Le tre caratteristiche trovano pratica realizzazione nel modello di organizzazione "flessibile", nato per massimizzare la capacità della organizzazione di rispondere con efficacia alle sfide della complessità ambientale. Reti di impresa, organizzazioni "federate", Business Unit globali, strutture "flat" sono alcuni esempi di organizzazione flessibile. La "rete" è il modello ideale a cui le nuove organizzazioni, secondo la letteratura più autorevole, dovrebbero tendere. La comunicazione e la gestione della conoscenza (tra di loro fortemente correlate) i fattori chiave di successo delle nuove forme di impresa. Spesso, invece, le aziende flessibili sembrano più simili a delle strutture a "silos", sotto-sistemi semi-autonomi, poco comunicanti tra di loro e scarsamente integrati, in termini operativi e di condivisione della conoscenza. Il testo si propone come strumento teorico-pratico per la gestione dei processi di comunicazione e lo sviluppo della conoscenza organizzativa nelle organizzazioni "flessibili". La prima parte del volume presenta una panoramica sui principali modelli teorici e orientamenti manageriali, la seconda una guida per la gestione dei processi di comunicazione-gestione della conoscenza nei nuovi contesti organizzativi. La terza parte del volume presenta delle case histories di successo.
Lo sviluppo del concetto di servizio pubblico è caratterizzato da una articolata e complessa evoluzione normativa, che ha trasformato radicalmente i sistemi organizzativi e i modelli gestionali nel settore dei servizi pubblici. Il testo si prefigge di ripercorrere le tappe che hanno reso possibile la costruzione di un impianto normativo strutturato al fine di garantire il più possibile tutti i soggetti che si relazionano a vario titolo con un determinato servizio pubblico, percorso che non può prescindere dall'esame dell'ingerenza europea sul quadro giuridico nazionale e del tentativo, dagli anni Novanta in poi, di rispettare i principi europei del libero mercato e della tutela della concorrenza, che mirano alla qualità della prestazione del servizio erogato a tutela dell'utente. Tale percorso si snoda attraverso una ricostruzione del regime tradizionale di organizzazione del servizio pubblico fino alla definizione del quadro generale degli attuali modelli di gestione, con particolare attenzione alle forme di tutela del consumatore e dell'utente. Un approccio non solo teorico ma anche concreto e pratico alla materia è infine consentito dall'esame di significativi e rilevanti settori, sia dal punto di vista economico che da quello giuridico, come quelli dei servizi pubblici locali e delle telecomunicazioni.
Un disegno non è sempre solo un disegno, spesso rappresenta il bisogno che ognuno ha di normalizzare la sua realtà. Il disegno permette di uscire fuori dal foglio, di raccontare, di esprimere tutto quanto non ha parole. Anche la scelta del colore è rappresentativa di uno stato d'animo e se riempie il "quadro" è un ulteriore traccia da seguire.
La psicologia dei gruppi è un campo di teorizzazioni ampio e diversificato che trova applicazioni a differenti livelli e in molteplici contesti, dalla dimensione micro a quella macrosociale. Il volume, in questa nuova edizione aggiornata, propone una visione consolidata del lavoro con i gruppi e un approccio a nuovi contesti di intervento. Il testo si articola in tre parti: la prima fornisce un inquadramento teorico del concetto di gruppo, dei processi e delle dinamiche che lo definiscono, analizzando le relazioni e i percorsi di formazione dei gruppi, la costruzione di sentimenti identitari e il legame che lega i gruppi alla comunità. La seconda parte presenta contributi specifici rispetto a metodi di lavoro che richiedono approcci puntuali e, per alcuni aspetti, innovativi. Il lavoro degli psicologi e degli operatori che intendono acquisire competenze psico-relazionali non può prescindere dalle conoscenze relative ai gruppi virtuali, al lavoro di rete e al mutuo aiuto, alle attività svolte nell'ambito dei focus group e, rispetto alle dimensioni macro sociali, alle competenze necessarie per l'impostazione di ricerche partecipate e alla costruzione di coalizioni di comunità. La terza parte prende in considerazione alcuni contesti in cui si attua la costruzione, promozione e attivazione dei gruppi: l'azienda, la scuola, l'ambito sociosanitario, la famiglia.
"Il Primo vocabolario del bambino-PVB" (adattamento italiano del "MacArthur-Bates Communicative Development Inventory-CDI"), è un questionario per i genitori di bambini fra 8 e 36 mesi. Diffuso in Italia già da diversi anni, è molto utilizzato per lo studio e la valutazione della comunicazione e del linguaggio in bambini con sviluppo tipico e atipico. In questo volume, indirizzato a neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti e pediatri, sono presentati i nuovi dati normativi relativi alla versione originale (Forma lunga) della scheda "Parole e Frasi", e quelli relativi ad un nuovo strumento, la Forma breve della stessa scheda, particolarmente adatta in progetti di screening per l'individuazione di bambini a rischio per problemi di comunicazione e/o linguaggio. Il libro ripercorre le tappe principali dell'acquisizione del linguaggio, le differenze individuali e gli indici di rischio. Queste conoscenze sono la base per comprendere la costruzione dello strumento e le sue finalità, facilitando così l'interpretazione dei dati normativi. I questionari, le figure, le tabelle relative ai valori normativi e la scheda di sintesi del profilo del bambino sono anche reperibili sul sito www.francoangeli.it/Area_multimediale.
Oggi più di ieri la selezione rappresenta un processo complesso in cui è necessario: prestare attenzione a tre snodi essenziali: il contesto di mercato, l'organizzazione, l'individuo ed alle loro interrelazioni reciproche; avere una visione strategica dinamica; saper fare inferenze e previsioni a partire da "indizi". Per questo la scelta delle persone, oggi più di ieri, comporta una formazione psicologica specialistica. Il libro intende ripercorrere le fasi essenziali del processo di selezione (l'analisi del contesto, la job description, la definizione del profilo, il reclutamento); e presentare gli strumenti più diffusi (i test ed i questionari, il colloquio, l'assessment center). Con esso si vuole fornire una metodologia di selezione che prevede l'ancoraggio a modelli e teorie scientificamente fondati ponendo l'accento sull'analisi dell'ambiente professionale e le sue tensioni di sviluppo. È un approccio che enfatizza un impiego consapevole e non molecolare di tecniche, non disgiunto dalla lettura delle dinamiche relazionali che si attivano nel processo di selezione e che consentono di cogliere elementi determinanti ai fini della miglior integrazione individuo-contesto.