
Il testo dimostra come l'osservazione diretta della famiglia con disfunzioni relazionali permetta di "dar voce" anche a bambini molto piccoli o che non sono in grado di fornire attraverso il linguaggio una descrizione del loro modo di percepire le relazioni familiari, e di rilevare caratteristiche del funzionamento della "famiglia come insieme", non ricorrendo alle valutazioni effettuate su ciascun componente della famiglia. Vengono allora descritti diversi metodi di osservazione diretta fornendo anche un estratto dei sistemi di codifica adottati per la valutazione.
Partendo dalla ricostruzione dello scenario dell'economia globalizzata e della conseguente "ipercompetizione" tra i territori, questo libro intende descrivere le caratteristiche e il ruolo del marketing territoriale all'interno delle politiche di sviluppo locale. La disciplina si presenta come una necessità per rispondere alla competizione tra città, regioni e stati nell'attrazione di investimenti, ma anche come una possibilità di pensare la gestione del territorio in modo più rispettoso delle identità e delle vocazioni dei sistemi locali e più attento al soddisfacimento dei bisogni e alla valorizzazione delle potenzialità dei suoi clienti-residenti.
Questo libro studia i soggetti e le relazioni nel mercato della comunicazione istituzionale, inteso come un insieme di relazioni professionali destinate a promuovere e a svolgere l'incontro tra domanda di messaggi e offerta con contenuti informativi che riflettano o diffondano l'identità di una istituzione. L'attività comunicatrice nella e dalla istituzione si configura come un processo circolare in cui si manifestano identità, missione, cultura, immagine, reputazione e autorità istituzionali.
Impulsi, compulsioni, istinti, tendenze, pulsioni, desideri, bisogni. La personalità umana si costruisce intorno ai movimenti del mondo psichico, a ciò che motiva e indirizza, intenzionalmente o inconsapevolmente, il comportamento e influenza, più a lungo termine, le mete, i valori e la progettualità. Emozioni e motivazioni, passioni e aspirazioni costituiscono i segnali e, insieme, paradossalmente, i contenuti dei cambiamenti che avvengono in tale mondo psichico, e che vengono percepiti sempre come scarto, differenza, squilibrio, dai bisogni più basilari del corpo alle ambizioni più elevate della mente. Questo volume è teso ad esplorare la materia complessa della patologia degli impulsi nei suoi rapporti con la psicopatologia classica e con la nosografia psichiatrica, senza trascurare aspetti biologici, psicologici e clinici. Esso è destinato a psichiatri e psicologi dei Dipartimenti di salute Mentale e dei Servizi per le dipendenze, ma anche a tutte le figure professionali che operano nel campo della salute mentale, alle quali si offre come utile strumento di approfondimento e di ricerca, da un particolare e nuovo versante di osservazione.
"Discorsi su un discorso", quello, ovviamente, "sociale": questa la chiave interpretativa del testo; il che presuppone la assunzione della metafora ermeneutica della "società-come-testo" e conseguentemente il lavoro del sociologo come interprete/trascrittore del testo stesso con tutti i possibili breakdown derivabili in termini di effettiva comprensibilità della azione sociale e di dialettica "distacco/coinvolgimento", di un tendenziale estraneamento talvolta difficile da praticarsi ma comunque indispensabile. I saggi qui compresi sono in qualche modo da considerarsi come ricostruzioni di "forme" di società, dei momenti/percorsi che, concepiti principalmente nell'ambito della didattica universitaria, vogliono fotografare diverse realtà spesso cogenti e, soprattutto, nella dimensione "comprendente" propria della sociologia.
Il mondo dell'impresa musicale - intesa nella sua più ampia accezione - da alcuni anni ha cominciato a ricevere le dovute attenzioni, nella consapevolezza che le problematiche aperte da questo settore richiedono competenze plurime e impegnano gli operatori su diversi fronti. La necessità di formare una figura professionale specializzata nell'organizzazione e nella gestione degli spettacoli musicali, richiesta dalla straordinaria crescita delle esigenze operative non soltanto assunte dai tradizionali teatri, accademie e società filarmoniche, ma altresì intraprese da enti assimilati all'attività culturale come fondazioni, associazioni, assessorati alla cultura e allo spettacolo in tutte le realtà locali, provinciali e regionali italiane, impone lo sviluppo di opportune metodologie di indagine scientifica e l'ideazione di una adeguata offerta formativa, capace di creare - attraverso percorsi interdisciplinari che affianchino alle competenze musicologiche anche quelle giuridiche e amministrative - profili professionali in grado di assolvere alla specificità di compiti che il mercato del lavoro richiede in maniera sempre più pressante. Per la realizzazione di tale progetto culturale occorre che le figure professionali delegate affrontino molteplici e articolate problematiche, che questo volume si propone di evidenziare allo scopo di stimolare gli operatori di oggi a realizzare - attraverso le loro esperienze - un proficuo percorso di formazione per gli esperti di domani.
Carlo Alfredo Moro è stato una delle figure più significative tra i giuristi degli ultimi decenni. È stato autore di testi giuridici fondamentali per lo studio della condizione minorile e di numerosissimi scritti e articoli di argomento sociale, pedagogico e giuridico di grande rilevanza e lungimiranza. L'attualità del suo pensiero è messa in luce da questo volume, in cui accanto a scritti più recenti sono raccolti anche testi di anni lontani, che conservano intatto il vigore e la forza delle sue proposte e che spaziano dal tema degli abusi a quello dell'adozione, dai problemi dell'adolescenza alle relazioni fra genitori e figli. Una selezione della sua produzione raccolta cercando di cogliere il filo che la percorre: il bambino non è solo una speranza d'uomo ma è un soggetto portatore di precisi diritti. Come scriveva nel 1996, commentando la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo: "Il bambino reale è divenuto un bambino declamato: una mera risorsa per i mass media; per la pubblicità; per il mercato del lavoro; per la criminalità organizzata; per gli appetiti sessuali di certi adulti. C'è dunque bisogno di una nuova cultura dell'infanzia e dell'adolescenza, una cultura dell'attenzione e del rispetto, una cultura della solidarietà e di un rapporto positivo fra le generazioni".
Il volume raccoglie gli esiti di una giornata di formazione seminariale, intitolata "Il Giullare nel curricolo", che ha incrociato gli interventi di operatori teatrali in ambito educativo, esperti e docenti. I temi affrontati riguardano la pratica del teatro nelle comunità scolastiche dal punto di vista educativo, formativo, gestionale. La prima parte presenta una sintesi dei primi risultati del progetto di riflessione sul teatro promosso dall'IRRE Lombardia e spunti e riflessioni teoriche inerenti le molteplici relazioni elaborate attraverso la pratica teatrale. Nella seconda parte si trova in sintesi un mosaico delle pratiche teatrali nella scuola a opera di operatori professionisti (attori, registi, scenografi, etc.).
Partendo da un'analisi storico-economica dell'evoluzione percorsa dal sistema bancario nell'ultimo secolo, il libro affronta le problematiche classiche dell'economia delle gestioni bancarie, collocandole nell'ambito del nuovo contesto normativo-istituzionale. Vengono pertanto riconsiderate le funzioni tipiche della banca, dando particolare rilievo agli influssi che ne derivano sia a livello di struttura e di composizione delle poste attive e passive di bilancio, e fuori bilancio, sia a livello di equilibri gestionali. Riguardo a questi ultimi, la trattazione affronta le tematiche relative all'ottimizzazione delle condizioni lucrative, finanziarie e patrimoniali alla luce dei cambiamenti di non lieve entità che hanno di recente caratterizzato e sempre più stanno mutando il sistema creditizio del nostro e degli altri paesi. Particolare risalto è dato, tra l'altro, agli inediti e diversi profili di rischio alla gestione dall'avvenuta introduzione dell'euro. Tra gli aspetti operativi in corso di evoluzione è altresì da segnalare, oltre all'espansione nel campo dei servizi, la rinnovata strategia seguita in tema di raccolta, orientata verso il risparmio gestito in conseguenza del crollo dei rendimenti dei titoli pubblici, nonché dell'aumentata efficienza e globalizzazione dei mercati mobiliari.
In questo testo gli autori si propongono di studiare l'eLearning dal punto di vista della comunicazione. La diffusione e la pervasività delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione hanno cambiato e stanno cambiando profondamente il modo in cui viviamo, lavoriamo, comunichiamo, impariamo. Prima ancora d'indicare strategie esplicite d'integrazione delle tecnologie digitali nella formazione, eLearning è dunque il nome stesso della formazione nella knowledge society. Dopo aver inquadrato l'eLearning nell'ambito della storia della comunicazione e delle sue tecnologie, e dei rapporti tra queste ultime e la formazione, il testo propone un articolato percorso sia nel campo dell'instructional design, sia in quelli della gestione e della valutazione di esperienze in eLearning, aiutando così a progettare e sviluppare un'adeguata integrazione delle tecnologie digitali nell'esperienza di apprendimento/insegnamento, e a evitare sia il rischio di una valorizzazione univoca e acritica delle tecnologie in sé e per sé, sia quello di una riduzione dell'eLearning a corsi online.
Purtroppo i prodotti generati dalla cultura ancora faticano ad essere gestiti in una prospettiva di comunicazione aperta a tutti (o quanto meno a molti). Il volume è frutto del desiderio che la cultura - intesa come bisogno, svago, riflessione, crescita, socialità, divertimento - raggiunga le cerchie più vaste di fruitori. A tal fine gli autori illustrano molteplici modalità per gestire questo passaggio.