
Gli psicologi, i sociologi, gli assistenti sociali, gli educatori, i coordinatori e i responsabili dei servizi, gli assistenti domiciliari, ma anche i medici e il personale paramedico che lavorano nei servizi territoriali delle Asl, nei Comuni, nel privato sociale (cooperative, volontariato, associazioni ricreative, culturali, etc.) ma anche nelle aziende, nella scuola o come liberi professionisti, sempre più spesso sono chiamati a lavorare per, o su progetti.
La costruzione, la stesura, il coordinamento di progetti, la valutazione di progetti elaborati da altri, il monitoraggio e la valutazione dei risultati sono competenze sempre più fondamentali. Esse sono indispensabili, tra l'altro, per accedere a molte fonti di finanziamento (vedi ad es. fondi Commissione Europea, fondi legge Turco 285/1997). A fronte di queste necessità, la formazione di base degli operatori psicosociali è stata finora carente e gli operatori hanno cercato di porvi rimedio attraverso l'esperienza e l'approfondimento personale.
Il volume si rivolge sia agli studenti sia agli operatori che già stanno lavorando su progetti; per questi ultimi può costituire un'occasione per approfondire o sistematizzare le conoscenze e riflettere sulle proprie esperienze.
Pur privilegiando la dimensione metodologica, lungo tutti i capitoli l'attenzione viene focalizzata anche sulle altre dimensioni del processo di progettazione e valutazione: su quella valoriale, cognitiva ed emotiva, su quella organizzativa ed interorganizzativa e sugli aspetti relazionali e negoziali.
Dal sito francoangeli (www.francoangeli.it/Area_multimediale) si può scaricare una serie di utilità online (ipertesti e slide su: gli approcci di valutazione, le evidenze di efficacia nella prevenzione, come sviluppare un disegno di valutazione su misura, la valutazione basata sulla teoria del programma, la valutazione dei piani di zona, ecc.).
Questo libro si propone di condurre e guidare il lettore nel vasto universo della psicoterapia sistemico-relazionale. Adottando un approccio organico e sistematico, vengono presentate in successione, in base all'epoca della loro integrazione nella pratica clinica, le varie teorie dalle quali hanno tratto linfa sia l'orientamento sistemico-relazionale che anche altri orientamenti psicoterapeutici.
Da parecchi anni cerco di pensare all'attività di ascolto musicale, quando vissuta in più di due persone, come ad un'occasione che consenta incontri, scambi, trasformazioni nel gruppo. Questo, normalmente, non accade. In diverse situazioni sociali, ivi comprese quelle che prevedono l'ascolto di musica, la dinamica di gruppo prevalente è quella del parallelismo : siamo in tanti, forse compiamo anche le stesse azioni, ma ciascuno vive l'evento grosso modo per conto suo. I "giochi d'ascolto" sono allora attività in cui una musica, ascoltata insieme con intenzionalità, funziona come rete, sostegno e suggeritore per il realizzarsi dell'interazione, generando un compiacimento di sé come gruppo, un rinnovato desiderio a stare con gli altri e anche a stare con la musica.

