Salvatore è un bimbo lucano che ama sognare. Nella terra dei basilischi negli anni Sessanta dove la gente mormora, lui ha capito il valore del suo sogno: aprire un cinema nel suo paese. Per realizzarlo calpesterà la morale di un padre comunista e rigido, che al posto di fargli vedere Maciste e i peplum del tempo gli impone di leggere Marx ed Engels. Aiutato dai suoi compagni di giochi, Salvatore cercherà di avere il suo cinema Paradiso ma per farlo dovrà attraversare anche il suo piccolo grande inferno.