Dalla fuga dei greci da Odessa fino al golfo di Salonicco nel 1919 alla conclusione nel 1945 della seconda guerra mondiale. Nell’arco di poco più di venti anni, ecco le traversie cui sono sottoposti due profughi greco-russi, colti all’inizio da adolescenti (quando
lei partorisce due gemelli) e poi costretti a vivere nell’ansia della persecuzione, della fuga, della guerra. Lui suona la fisarmonica ma è difficile lavorare in una situazione in cui i momenti belli per fare musica sono quasi scomparsi. Quando si prospetta la possibilità di una tournée in America, lui decide di partire. Da New York nel 1937 scrive alla moglie che anche lì è difficile sistemarsi e che non riesce a farla arrivare. Intanto i due figli, ormai grandi, si trovano in battaglia su schieramenti opposti.