6 omelie inedite del card. Carlo Maria Martini sull'Avvento.
Questo studio approfondisce il tema della ratio institutionis negli istituti religiosi femminili apostolici, mediante un'analisi interdisciplinare dei canoni 659, 660, 661. L'idea nasce dall'esperienza dell'autrice come donna e religiosa e dall'istanza di comprendere l'esigenza di una nuova definizione dei processi formativi, al fine di renderli maggiormente performanti. L'attuale modalità formativa non sembra riuscire a rispondere in maniera adeguata alle sfide odierne e, visto l'elevato numero di abbandoni, risulta necessario indagare le motivazioni che possano esserne alla base. A tale scopo - poiché la formazione è il luogo privilegiato dello sviluppo della maturità personale, della crescita interiore e spirituale, lo spazio dove si pongono le basi per la fedeltà nella perseveranza - bisogna individuare le carenze esistenti nei processi formativi e tentare approcci nuovi. Tutto ciò anche alla luce dell'esigenza di un nuovo Patto Educativo Globale che dia vita a un umanesimo solidale "plenario".
Il messaggio è la benedizione per ciascuna famiglia, per dire che Gesù è il Figlio di Dio che si è fatto uomo per essere il "Dio con noi". Vuole condividere la nostra vita per avvolgerla della gloria di Dio ed essere ospite nelle nostre famiglie per costruire amicizie e lasciarvi la gioia. Natale sia dunque un momento lieto e ne venga una letizia che duri tutto l'anno, perché Dio è alleato di ogni buona intenzione, di ogni impegno per il bene.
La ricerca di Dio ha appassionato persone d'ogni tempo e cultura. Le loro indagini filosofico-teologiche hanno appassionato e appassionano ancora e sempre altre persone che pure sono alla ricerca di Dio. Questo libro fa il punto su tale ricerca, snodando il suo percorso tra ragione e fede, con lo sguardo rivolto a grandi pensatori del passato che hanno segnato le loro epoche Agostino d'Ippona, Anselmo d'Aosta, Tommaso d'Aquino, per giungere all'epoca moderna fino ai nostri giorni, tempi in cui sono nate e tutt'ora indagano nuove correnti filosofiche, che coniugano il passato nel presente. In questo percorso appassionante sono chiamate in causa anche altre scienze e a nuove teorie, sempre con l'intento di giungere ad una conoscenza più elevata di Dio, anche mediante la ricerca delle scienze della natura.
Perché un libro su don Lorenzo Milani? Che cosa aggiunge di nuovo questo testo? Sostanzialmente la testimonianza diretta di chi ha conosciuto il Priore di Barbiana da vicino. Landi, prete fiorentino, ha conosciuto don Milani quando era un giovane seminarista e con altri seminaristi si recava a Barbiana per incontrare di nascosto dai superiori questo prete "ribelle" ed "esiliato". Dando vita ai suoi ricordi personali, don Mario Landi ci presenta un Milani sì in conflitto con i vertici della Chiesa fiorentina del suo tempo e con alcuni preti, ma anche un don Milani alla ricerca di una «comunione ecclesiale, rude, ma vera» con il suo vescovo e con i suoi confratelli. Cosa che avverrà purtroppo solo dopo la sua morte, con un tardivo riconoscimento della sua opera, suggellata dalla visita di Papa Francesco a Barbiana il 20 giugno 2017. Dal libro emerge soprattutto come oggi la Chiesa abbia riconosciuto don Milani nella sua verità: un uomo che dopo venti anni vissuti «nelle tenebre dell'errore» a pensare solo a stesso, diventa prete e trova il senso della propria vita nel donarsi a Dio donandosi ai poveri. A chi in punto di morte gli ha rimproverato di aver amato i suoi ragazzi più di Dio e della Chiesa, don Lorenzo rispose: «Tutto al suo conto», cioè metto tutto sul conto di Dio, sarà Lui a giudicare.
Quando suo padre torna a casa dalla guerra, nel 1918, Caterina non lo riconosce. È sporco, magro e ha gli occhi spenti: a cinque anni Nina per la prima volta sente di avere paura della morte. Sa già cosa comporta nascere sulle montagne venete, in una contrada di poche case dove vita vuole dire lavoro nei pascoli e fatica nei boschi. Il giorno in cui Mario, il compagno di giochi nei fienili e di corse tra i campi, parte per Milano dove lo aspettano la scuola, vestiti sempre bianchi e un futuro migliore, Caterina inizia a desiderare un'esistenza diversa. Passa le ore sui pochi libri che trova, impara il mestiere di sarta per poter fuggire da casa e inseguire quel qualcosa che la chiama, forse il sogno di un amore con Mario. Spigolosa, caparbia, ribelle a modo suo, Caterina è una donna di tante rinunce e piccole soddisfazioni, che ha lavorato ostinatamente per una vita migliore, consumandosi le mani e la giovinezza: uno di quei personaggi che abbiamo incontrato nei racconti di famiglia. Con lei seguiamo la storia del secolo scorso da una prospettiva inedita, nella provincia veneta che muta mentre Nina resta attaccata ai propri antichi desideri. E Mario è l'ossessione di un sentimento totale, un fantasma da rincorrere nei decenni. Scritto con una lingua che affonda le radici nei classici del Novecento, il romanzo di Mara Carollo - ricostruendo l'intima epopea della sua protagonista - è un'indagine sul desiderio e sulla vita che poteva essere, una lettura densa e coinvolgente per dirci che è vero: rincorriamo illusioni e passioni spesso impossibili, ma che pure valgono il viaggio.
Cosa accomuna i bambini e le bambine di qualsiasi cultura ed etnia? Il desiderio di giocare, fare domande, imparare, sporcarsi le mani, sperimentare, crescere, ma anche rimanere in silenzio e magari annoiarsi. Perciò tutti (ma proprio tutti) i bambini e le bambine del mondo hanno diritto a tutto questo. Sicuramente loro già lo sanno, ma vale sempre la pena ricordarlo... anche ai grandi! Un delizioso albo illustrato di Maria Gianola, ispirato a Il manifesto dei diritti naturali dei bimbi e delle bimbe di Gianfranco Zavalloni. Si tratta di un illuminante decalogo per un'educazione libera, non violenta, in cui il bambino possa sperimentare i propri limiti e le proprie possibilità: diritti troppo spesso completamente disattesi dalla società odierna. Età di lettura: da 3 anni.
Quando Pier Giorgio Frassati muore all'età di 24 anni, il 4 Luglio 1925, persone di ogni condizione si affollano davanti alla casa di famiglia a Torino per rendergli omaggio. Portato via da una poliomielite contratta visitando un mala to, questo giovane studente, membro dell'Azione Cattolica, della FUCI, del Terz'Ordine domenicano e delle conferenze di San Vincenzo, irradiava una carità ardente, attingendo a una fede profonda. Gioioso, sportivo, trascinante, immerso nella realtà e nella politica del suo tempo, vedeva nel prossimo il volto di Gesù e lo esprimeva con innumerevoli gesti d'amore. Dichiarato beato nel 1990 da Giovanni Paolo II e santo da papa Francesco nel 2025, giovani di ogni parte del mondo trovano in lui un'ispirazione per vivere in pienezza la fede e la loro età. È patrono degli sportivi, delle confraternite e delle Giornate mondiali della gioventù. La sua vita è simboleggiata dalla frase: Verso l'alto. "Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere" Pier Giorgio
Il mistero di Maria Santissima, Immacolata Madre di Dio, Madre della Chiesa, Madre dell'umanità, Madre dell'universo: è mistero sublime della nostra Fede cattolica. La crisi della Mariologia si sintetizza oggi soprattutto nelle due parole "minimismo mariano", che fanno comprendere come in tutto ciò che riguarda la Madonna si vuole e si deve arrivare a ridurre "al minimo" ogni cosa che esalti o glorifichi la Madonna in se stessa e nei riguardi degli altri. Si vuole giungere fino al disperato "nichilismo", ossia fino a ridurre la Mariologia a zero, fino a dimenticare la Madonna, fino addirittura a non volerla più! Perciò per lo studio della Mariologia si raccomanda un Trattato distinto, che eviti la cosiddetta "parcellizzazione" delle verità. "L'Immacolata Madre di Dio e Madre nostra. Trattato di Mariologia dogmatica", è un novello Trattato di Teologia mariana da presentare agli uomini affinché lo leggano, per cercare di conoscere meglio la loro Immacolata Madre divina, imparando così ad amarla e imitarla lungo il cammino dall'esilio di questa terra, così piena di triboli e spine, alla terra della nostra beata Patria nel Regno dei cieli.
Nella nostra società postmoderna (e postcristiana), in un mare di indifferenza religiosa, abbiamo un disperato bisogno di modelli con cui identificarci, di esempi buoni da seguire, di testimoni credibili da imitare. In questo volume troverete 40 donne che ci offrono il loro cammino di fede, di Speranza e di amore verso Dio e il prossimo. Sono nostre sorelle tutte "innamorate pazze" di Dio. Donne diverse tra loro: suore, mogli e madri di famiglia, principesse e regine, giovani e ragazze martiri ma tutte simili in questa bellissima pazzia per Dio. Sono donne che hanno saputo vivere, con coraggio, una santità dinamica, talvolta intrigante, sempre originale e personale.
Lasciamoci stimolare dalla loro determinazione e dalla loro perseveranza, ammiriamone la fede vissuta in contesti esistenziali spesso molto difficili. Accettiamo infine l'invito ad avere almeno un po' della loro pazzia per Dio.
Il volume e fortemente consigliato a parroci e vice, catechisti e catechiste, insegnanti di religione nelle scuole e operatori pastorali incaricati della formazione in oratori e associazioni giovanili, a religiose (e religiosi!). Siamo sicuri che farà del bene a tutti ma specialmente alle donne, sposate o no, che han bisogno di una spinta per continuare con coraggio o semplicemente per riprendere il loro cammino spirituale.
MARIO SCUDU. salesiano di Don Bosco, vive e lavora a Torino, dove ha conseguito la maturita classica (Liceo Valsalice), ha frequentato la Facoltà di Teologia dell'Universitaà Pontificia Salesiana (UPS Torino-Crocetta) e si è laureato in Filosofia e Scienze Umane presso l'Universita Statale. Ha anche insegnato per molti anni nel Centro di Formazione Torino-Rebaudengo e ha collaborato alle riviste Dimensioni Nuove e Bollettino Salesiano. Nel 1997 ha frequentato I’Istituto di Spiritualità di RomaUPS. Dal 2000 lavora per la rivista Maria Ausiliatrice e dal 2009 e vicedirettore della sua edizione in spagnolo, Maria Auxiliadora edita a Santo Domingo.
San Josemaría pone al centro della sua predicazione le responsabilità del laico cristiano all'interno della comunità per il raggiungimento del bene nella convivenza civile. Di rilevanza particolare è il tema della chiamata universale alla santità nella vita ordinaria di ogni uomo e che si declina in punti fermi fondamentali: la coerenza con sé stessi; la responsabilità nei confronti del prossimo, la prontezza all'azione contro le ingiustizie; la difesa della libertà individuale; la cultura del dialogo per contrastare la violenza; lo spirito di servizio; la compassione verso i bisognosi. Mariano Fazio analizza tutti questi punti offrendo al lettore un quadro esaustivo sull'azione e l'influenza del cristiano al raggiungimento del bene comune.
Il libro coglie la centralità del mistero pasquale partendo dalla struttura attuale dell'anno liturgico, passando per il Tempo di Quaresima e arrivando alla Settimana santa. Della Settimana santa, in un primo momento, si ripercorre il suo strutturarsi nella storia e nella vita della comunità cristiana e si offre un aiuto per vivere intensamente le celebrazioni liturgiche di questa settimana e quelle del Triduo del Cristo, crocifisso, sepolto e risorto.