I testi delle prestigiose Fonti Francescane in lingua originale latina. Il piu`immediato obiettivo di questo libro e`di natura pratica: avere a disposizione in un unico volume, nella lingua originale, gli scritti di francesco e chiara d'assisi e le te stimonianze storico-agiografiche del primo secolo francescano ad essi relative. Le edizioni qui ripubblicate sono quelle che sul piano critico-testuale ci e`sembrato potessero offrire migliori garanzie; per facilitare la consultazione e l'utilizzazione dei test i nonche l'articolazione degl i apparati si e`ritenuto opportuno introdurre la suddivisione in versetti. L'ordin amento dei testi rispecchia quello ormai tradizionale; dopo gli scritti di francesco e la lettera enciclica di frate elia sono state collocate le cosiddette leggende ufficiali di tommaso da celano e di bonaventura da bagnoregio; dopo le opere di giuliano da spira e di enrico d avranches fa shguito il gruppo dei testi non ufficiali ". L ordine stab ilito per la sezione " clariana " rispetta, nei limiti delle attuali conoscenze, il criterio cronologico. La decisione di inserire in appendice il testo, sia pure volgarizzato, del processo di canonizzazione di chiara, e`stata presa considerando la straordinaria importanza storica e agiografica del documento "
Appunti storici per un profilo socio-politico dell'O.F.S. Suddiviso in quattro periodi dal 1200 al 1978. Catalogo dei Santi e dei Beati dell'O.F.S.
Il libro percorre un itinerario guidato della Parabola del Figliol prodigo per far scoprire, attraverso la ricchezza dottrinale, la ricchezza dell'Amore di Dio. Questo libro torna quanto mai opportuno, specialmente per la fraternita dell'ofs e i grup pi ecclesiali in genere perche fornisce gli elementi catechistici essenziali alla giusta collocazione del sacramento nel contesto penitenziale e perchh fa entrare nel quadro di amore del padre questo dono che esige, sl, lo svuotamento di noi stessi, ma per far posto a colui che solo puo`riempire la nostra vita. Il libro s i conclude con una appendice che riporta le indicazioni per la celebrazione del sacramento della penitenza. Ma merita soprattutto attenzione la lunga traccia per un esame di coscienza, coerente con tutto l'ass unto dell'opera perche`non gu ida alla compilazione della lista dei peccati, ma alla trasparente, sincera ed efficace comprensione di se stessi peccatori di fronte all'amore di co lui che non aspetta di farsi cercare, ma, per farsi trovare, prende lui l iniziativa di cercare l uomo.
L OPUSCOLO CONSIDERA IL RAPPORTO DI FRANCESCO NEI RIGUARDI DELLA CHIESA. PIACE PRESENTARLO SOTTO DUE ASPETTI: FIGLIO DELLA CHIESA E PROFETA NELLA CHIESA. Francesco e`apparso all'orizz onte della storia e della chiesa come una meteora, ma una meteora che ha incendiato il cielo. Quanto piu`allontana, tanto piu`e`grande; quanto piu`si avvicina, tanto piu`ci affascina. A distanza di secoli continua ad avere risonanze e a suscitare stimoli fecondi; partendo da un'esperienza di fede a rriva ad una prospettivadi vita, che consegna a noi. Vediamolo in questo suo rapporto con la chiesa gerarchica, nei riguardi dei papi, dei vescovi e dei sacerdoti; vediamolo in questo suo rapporto con la chiesa sacramento, come araldo e missionario del vangelo. Per francesco la chiesa e`quindi sia istituzione che carisma, gerarchia e sacramento universale di salvezza, mistero e strumento di comunione per gli uomini di dio. Ecco allora che l'amor e a cristo, e quindi alla sua chiesa, gli dilata il cuore fino ai confini del mondo; e ce lo consegna profeta per la chiesa. A francesco profeta nella chiesa si riferisce la seconda parte di questo lavoretto.
QUESTO BREVE SAGGIO CONSIDERA ED EVIDENZIA COME FRANCESCO ABBIA RISCOPERTO LA DIMENSIONE CORPOREA E CI INVITI A CONSIDERARE TALE DIMENSIONE PARTE INTEGRANTE DEL NOSTRO ESSERE SPIRITUALE. Noi comunichiamo normalmente usando gesti e parole. Spesso perr se parliamo di comunicazione intendiamo solo il secondo aspetto, mettendo il primo in secondo piano in quanto meno degno di nota. Per capire francesco non basta far l'analisi delle sue parole ma dobbiamo tener ben presente al come egli accompagna il proprio parlare poichi in lui noi troviamo angolazioni di vitalita che e`difficile riscontrare in altri. Francesco quindi ci invita a comunicare con tutta la persona, per fare tutto cir, perr non basta l'intelletto. C`e bi sogno di imparare a comunicare con tutta la nostra persona. Ci vuole un linguaggio nuovo, concreto che ha nella persona concreta la propria origine. Il corpo allora diventa importante perchi ogni parola e`vita tradotta in suono. La parola diviene veicolo di esperienza che chiama in causa l'altro; non un suono cui attribuiamo un significato. C e`una grande differenza infatti tra le due situazioni. Con la prima, cioi la parola fatta veicolo di esperienza c i lo sforzo di entrare nell altro. Con la seconda situazione c i solo volonta di scambio quasi commerciael, che e`utile al consorzio civile, ma che lascia l uomo nella propria solitudine.
i due testi di anton felice marsili che vengono qui riproposti all attenzione degli studiosi sono un documento significativo di quell intreccio di erudizione e di filosofia sperimentale" che connota tanta parte della cultura secentesca, al di la di certe distinzioni troppo rigide ed artefatte. "
LIBRETTO CHE SI LIMITA A RICOSTRUIRE LA STORIA COSI`COME LE FONTI CE LA TRASMETTONO, CERCANDO DI NON FORZARLE CADENDO NELLA RETORIA. Si prova spesso un notevole imbarazzo a parlare del dolore: da un lato se ne ha quasi paura, dall'altro si teme di pote r cadere nella superficialita o, peggio ancora, nella retorica. Eppure la sofferenza e`connaturale alla nostra vita: appare parte ineliminabile di essa: e`una dimensione del vivere quotidiano, in tutta la sua realta drammatica e cruenta. A volte, perr, riesce anche a mostrare tutta la sua luce. Come nell'esistenza di francesco, che lodava dio per coloro che sostengono infirmitate e tribulazione" ed anche "per sora nostra morte corporale". Non si puo`parlare facilment e del dolore se non se ne ha fatta esperienza. Francesco, invece, lo ha vissuto appieno, nella solidarieta con cristo crocifisso, e il dolore e`divenuto per lui, e attraverso lui, fonte di luce. "per que sto - ci dice l'autore - racc ontarne la storai, cercando di evitare ogni tipo di forzatura, mi e`sembrata la cosa migliore". "
I FONDAMENTI, IL PROGETTO E IL METODO DI UN SISTEMA EDUCATIVO-SCOLASTICO CRISTIANAMENTE ORIENTATO. Nella storia della pedagogia francescana si colloca a pieno titolo la figura di madre serafina farolfi, fondatrice delle clarisse missionarie francescane del ss. Sacramento. E' la figura di un'educatrice che merita di essere conosciuta, anche al di fuori della congregazione religiosa a cui ha dato vita, per la forza propositiva del suo messaggio pedagogico ancora oggi profondamente valido nella ricerca degli autentici valori dell'educazione e del senso concreto della sua operativita efficace. Come sottolinea padre roberto zavalloni nella presentazione del libro, quella della farolfi e`una pedagogia pratica, ma ben fondata su solide basi dottrinali", le stesse che si richiamano a san bonaventura, al beato duns scoto e, in fondo, a tutta la scuola francescana e alla sua teologia.l'ideale francesc ano diventa, per questo" "proposta" e "modello": per una pedagogia che fondi l educabilita della persona umana sulla grandezza della sua creaturalita"