Un sano realismo porta ad affermare che la fede non è in crisi, lo è semmai il modo in cui essa è stata vissuta nei decenni precedenti. Il teologo non può non sentirsi provocato da ciò e riflettere per cercare possibili vie di soluzione. Come, quindi, presentare la fede all'uomo d'oggi in modo tale che essa possa essere vissuta nella maniera più autentica possibile? Fisichella risponde a questa domanda partendo da una frase di san Paolo nella Lettera ai Galati: "Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" (2,20). "Vivere nella carne" è l'esistenza storica, quella quotidiana, fatta di incontri e di malintesi, di amore e di incomprensione, di desideri e di illusioni, di aspirazioni e di speranze. È la vita come la viviamo ogni giorno. Questa vita, dice Paolo, la vivo nella fede. E qui nasce il paradosso che si apre dinanzi ai nostri occhi e che provoca la mente a riflettere sul senso di un tale atto: cosa vuol dire vivere nella fede? C'è contraddizione tra la vita quotidiana e quella della fede? Viene tolta una qualche forma di autonomia a chi vuole vivere nella fede? È possibile a tutti una simile scelta? Il libro risponde a tutte queste domande presentando la fede come scelta che personalizza chi la compie, dando veramente senso alla vita, e che consente di raggiungere un rapporto di familiarità con Dio mentre inserisce in una relazionalità ecclesiale che spezza ogni solitudine individualistica.
La felicità, quella duratura e concreta, è l'obiettivo più vero che la persona umana custodisce e rincorre con tutte le sue energie. Se l'obiettivo è chiaro, non sempre lo sono i mezzi e le strade per raggiungerlo. Che cosa è la vera felicità? Esiste davvero la possibilità di essere felici? Ci sono elementi indicatori di un percorso o maestri capaci di illuminarlo? Come riconoscerli? Sono interrogativi che in queste pagine possono trovare, se non una risposta, almeno piste utili. Il volume è scritto da un monaco certosino e indirizzato ai giovani che intendono abbracciare la vita monastica; è una riflessione intensa e molto concreta sul significato essenziale della vita.
Di Papia si sa solo che fu vescovo di Hierapolis in Frigia nei primi decenni del secondo secolo e che scrisse un'opera in cinque libri: "Esposizione degli oracoli del Signore". Di essa rimangono pochissimi frammenti, ai quali si aggiungono informazioni su elementi dell'opera e sul suo autore; il tutto è trasmesso da scrittori cristiani distribuiti tra il secondo e il tredicesimo secolo. Questi frammenti, quindi, pur con i difficili problemi che pongono - e che richiedono un approfondito commento storico e letterario - costituiscono una fonte insostituibile d'informazione sulle pratiche e le dottrine di ambienti cristiani antichissimi, che erano ancora in contatto con la prima generazione dei credenti in Gesù.
Suor Maria della Trinità (1903-1980) è una mistica. Paule de Mulatier (sr. Maria della Trinità) vive una esperienza spirituale di grande intensità dopo la quale è inviata dal suo confessore ad entrare nella Congregazione delle Domenicane Missionarie delle campagne, dove riveste incarichi delicati di formatrice e di consigliera e vive esperienze umane di forte intensità, compresa la depressione nervosa e il conseguente allontanamento dalla Congregazione. Quando vi ritorna adotta una vita semieremitica. La sua esperienza mistica ha segnato fortemente il pensiero del teologo Hans Urs von Balthasar, come egli stesso avrà modo di scrivere poco prima della sua morte, nel 1988.
Il sussidio si propone di far riscoprire la vera essenza del sacramento della riconciliazione. L'autore, G. Lodigiani, evidenziando soprattutto le liturgie penitenziali comunitarie, prende anche in esame la dimensione interiore della persona, la struttura del quarto sacramento, l'esame di coscienza. Egli offre inoltre sei schemi per la preparazione personale al sacramento (tra cui uno semplificato per bambini e ragazzi) e altrettante tracce per la celebrazione comunitaria. Dall'Indice: Le liturgie penitenziali comunitarie. A proposito di coscienza. Che cos'è l'esame di coscienza? La struttura del sacramento. Per la preparazione personale.
L'itinerario che il testo di L. Guglielmoni e F. Negri propone è diviso in otto tappe: il paradosso della sapienza divina che sconvolge i calcoli della furbizia umana; il dono totale di sé come antidoto alla forza dei potenti; l'amore di Gesù crocifisso come medicina per le ferite dello spirito umano; la riconoscenza a Dio come principio di una risposta d'amore; la fecondità della fiducia alla promessa di Dio in Cristo; la sequela al Maestro che porta per primo la croce; la condivisione con i poveri e i tribolati come criterio distintivo dei discepoli; la croce di Cristo come scuola di formazione del cristiano nel mondo. Ogni capitolo inizia con una citazione della parola di Dio che riprende il titolo, e due frasi significative di santi e personaggi noti. Ogni parte continua, poi, con una meditazione sul tema (in corsivo). Le preghiere iniziano generalmente con Litanie alla croce e alcune invocazioni, e terminano con una orazione a Maria.
Il volume raccoglie meditazioni tratte dagli articoli che Mazzolari scriveva per diversi quotidiani e per il quindicinale "Adesso", da lui fondato. Proprio perché la sua predicazione, sia orale che scritta, era sempre molto legata alla concretezza della vita, alcune di queste meditazioni risentono del momento storico in cui sono state scritte, ma questo, piuttosto che un punto critico, si rivela una opportunità in più per interpretare le contraddizioni che segnano la storia dei nostri giorni.