Investigando le radici della famiglia e la realtà dell'io-persona e dei rapporti che lo costituiscono, l'autore raccoglie l'esperienza di molti anni e sviluppa il tema attraverso le parole di augurio che ha rivolto ad alcuni sposi durante la celebrazione matrimoniale. Infine delinea le strade per vivere la famiglia alla luce del Vangelo.
Questa nuova edizione italiana di "Della grammatologia", aggiornata e rivista nei suoi riferimenti bibliografici rispetto all'edizione del 1969, ripropone oggi lo stesso rigore e la stessa passione di un approccio non accademico al sapere. Non accademico nel senso di difficilmente inquadrabile in termini disciplinari e polemico con chi non si interroga sulle condizioni del proprio gesto di pensiero. Si tratta di un rigore e di una passione che la storia di questi trent'anni ha messo alla prova in modo radicale. Il termine traccia e il termine scrittura, entrati in circolo nel clima filosofico insieme al termine de-costruzione, sono forse oggi meno equivocabili nel loro rapporto con lo stile di pensiero che li produce. La ricchezza di materiali che in questo testo viene presentata ha lo scopo inesorabile di chiarire il movimento di produzione - sorta di piega generativa - che è all'opera nel concetto di segno e coinvolge l'io come attore della significazione. Da Saussure alle teorie linguistiche, da Lévi-Strauss al "Saggio sull'origine delle lingue" di Rousseau, dalle teorie moderne della scrittura a Vico, viene disegnato un approccio alla strategia del discorso filosofico che spiazza sia il dibattito sull'ermeneutica sia una nostalgia fenomenologico-ontologica che non si misuri effettivamente con la genesi del suo linguaggio.
Da Roma a Gerusalemme a Compostela, grandi luoghi di pellegrinaggio nel Medioevo, fino a Lourdes, Fatima o Medjugorje, da sant'Elena a Eteria nel IV secolo, fino alle giornate mondiali della gioventù di Giovanni Paolo II: tra le grandi manifestazioni della fede e della ricerca di Dio nel corso della storia della Chiesa, figura in posizione rilevante il fenomeno dei pellegrinaggi ai grandi santuari, del cammino e delle sue avventure che, d'altronde, non riguarda solo il cristianesimo, dal momento che tutte le grandi religioni lo conoscono e ne esistono anche forme secolarizzate.
Nel corso della storia della Chiesa, il volume ripercorre tutte le forme con cui clericalismo e anticlericalismo si sono identificati, fronteggiati, scontrati, verificandone in termini essenziali gli aspetti caratteristici e mettendo il dito su errori e reazioni.
Il centro dell'intuizione di Antonio Rosmini, esposta sinteticamente nelle "Cinque piaghe della Santa Chiesa" sta nel collegare direttamente la missione della Chiesa - che è difendere e promuovere la vera libertà - al suo rinnovamento interiore nel senso della forza spirituale e della formazione delle coscienze, unica garanzia della sua libertà verso i governi e gli Stati.