Il libro tratta delle conseguenze e del trattamento dei traumi nelle relazioni genitore-bambino nella prima infanzia. Sin dal 1986, quando il concetto di "attaccamento disorganizzato" fu introdotto da Mary Main e Judith Solomon (qui curatrice) all'interno delle classificazioni della Teoria dell'attaccamento, tale costrutto ha riscosso un notevole interesse sia all'interno della comunità scientifica sia nel mondo della pratica clinica, per la sua capacità di fornire da un lato una spiegazione teorica dall'altro le linee guida di trattamento dei disturbi dovuti a relazioni traumatiche con le proprie figure di cura. Alla luce pertanto di questa sempre maggiore attenzione, il volume presenta, grazie al contributo dei maggiori studiosi in questo ambito di ricerca, un completo e approfondito quadro sulla natura, l'eziologia e il trattamento dell'attaccamento disorganizzato.
Dove si trova, nel nostro paese, quel "tesoro nascosto" che è il capitale sociale? Dove risultano più ricche e intense le relazioni, libere e disinteressate, che legano tra loro i cittadini di una comunità? In altre parole che tratti presenta l'attuale geografia delle virtù civiche degli italiani? Le mappe delle 103 province italiane che il libro presenta forniscono un quadro aggiornato, e non privo di sorprese, della distribuzione del capitale sociale. Ne emergono sì una frattura fondamentale lungo i confini meridionali di Toscana, Marche e Umbria, ma anche differenze altrettanto interessanti all'interno delle due grandi ripartizioni. Al Sud sono poverissime di capitale sociale la Campania e la Calabria, mentre in una situazione migliore si trovano alcune zone della Puglia, della Basilicata e della Sicilia, ma soprattutto la Sardegna. Al Nord, d'altra parte, minori riserve di capitale sociale si registrano in numerose aree del Veneto, della Lombardia e del Piemonte. Un mosaico per certi versi inatteso: Sassari supera Belluno, Verona, Padova e Brescia; Oristano fa meglio di Asti, Torino e Novara; Cagliari precede Sondrio, Como, Vicenza, Treviso e Milano; Matera viene prima di Varese; Nuoro e Ragusa "staccano" Roma. Un panorama assai contrastato, che l'autore pone puntualmente a confronto con le differenze di reddito e con la distribuzione degli elettori delle due coalizioni.
Professore di Sociologia del lavoro, presidente dell'INPS dal 1999 al 2003, Massimo Paci interviene sul tema del nuovo welfare. Delle grandi trasformazioni che hanno investito il mondo del lavoro e messo in crisi il tradizionale sistema di welfare si danno spesso letture solo in negativo che sottolineano la precarizzazione del lavoro, la ridotta protezione sociale, l'insicurezza diffusa. Eppure, spiega Paci, non tutto è così negativo. Le aspirazioni di autonomia e di libertà individuale delle nuove generazioni non vanno sottovalutate: piuttosto, occorre adottare nuove forme di protezione e di organizzazione sociale.
Se di Giuseppe Dossetti come canonista, uomo politico e padre della Costituzione, protagonista del Concilio Vaticano II e fondatore di una famiglia religiosa gli storici si sono già occupati producendo numerosi studi ed edizioni di scritti, altrettanto non si può dire per il periodo della sua formazione giovanile. Eppure nei primi decenni di vita Dossetti vive esperienze, stringe relazioni e compie letture che saranno determinanti nel resto della sua ricca esistenza. In queste pagine, grazie a fonti e testimonianze autobiografiche inedite, viene finalmente approfondita questa importante stagione e le tante dimensioni che in essa hanno influito: l'ambiente famigliare; le figure di riferimento nella Chiesa e nella società reggiana così come nella Facoltà di giurisprudenza di Bologna e all'Università Cattolica di Milano. Ne emerge un Dossetti sinora sconosciuto, a tratti inatteso: lo stesso che di lì a pochi anni diventerà un protagonista di primo piano della storia ecclesiastica e civile dell'Italia del Novecento.
Il percorso biografico di Giuseppe Siri, figura fondamentale della chiesa italiana del Novecento, è sicuramente un osservatorio privilegiato per seguire le vicende della storia ecclesiastica e della storia politica nell'Italia repubblicana. La sua vita si intrecciò con i momenti e i personaggi maggiori di una complessa stagione religiosa e civile, a partire dagli anni del fascismo fino alla caduta del comunismo. Le vicende di cui fu protagonista vanno lette dunque sullo sfondo dei grandi movimenti e degli scontri che caratterizzarono la vita della chiesa e della società nel dopoguerra. Dal 1946 al 1987 austero pastore di una grande città industriale, Genova, Siri fu assai vicino a Pio XII. Uomo di governo al centro degli snodi della struttura ecclesiastica, durante il pontificato di Giovanni XXIII venne chiamato a presiedere la neonata Conferenza Episcopale Italiana. Dotato di una spiccata capacità di intrecciare rapporti e relazioni in ambienti diversi, Siri cercò in ogni modo di mantenere alla chiesa quegli spazi di indirizzo politico che riteneva vitali in un paese cattolico, opponendosi con forza all'apertura a sinistra. Il concilio Vaticano II lo vide impegnato nella lotta contro quelle innovazioni che giudicava pericolose per il futuro della chiesa e del papato, in particolare nel campo ecclesiologico e in quello liturgico. Gli anni del postconcilio segnarono il lento tramonto della sua visione, che cercò tuttavia di preservare almeno nella sua diocesi.
Quali sono i tratti essenziali e specifici che fanno, di noi, degli esseri umani? In che cosa consiste l'"umanità" dell'essere umano? Per rispondere a questa domanda, Williams indaga le differenze che ci distinguono dalle macchine ma anche dagli altri animali, individua i requisiti indispensabili di una efficace teoria dell'evoluzione, analizza il rapporto cruciale tra etica ed evoluzione (che cosa un essere umano "deve" e cosa "può" fare?), ricostruisce infine alcune delle diverse connotazioni che distinguono, nella storia del pensiero, i valori tipicamente umani di giustizia e libertà.
I flussi migratori e una società culturalmente sempre più aperta alimentano anche da noi il pluralismo delle fedi. Eppure, come dimostra questo libro, la situazione italiana presenta alcune caratteristiche particolari. Guardando ai grandi numeri, la religione cattolica mantiene un'evidente presa sulla maggioranza della popolazione contro una limitata presenza di altre confessioni religiose e di soggetti che si dichiarano non credenti. Quali problemi di regolazione pone in una società pluralistica il dinamismo propositivo del cattolicesimo italiano?
Secondo Lepre, la Repubblica sorge non solo dalla Resistenza, ma anche dalla crisi dello stato-nazione costruito dal fascismo. L'inizio dei bombardamenti sulle città, alla fine del 1942, segnando il primo incrinarsi del consenso al regime, determina anche l'inizio del processo di costruzione del nuovo stato italiano. Lepre segue la storia del dopoguerra ricostruendo non solo gli avvenimenti storici ed economici, ma anche le metamorfosi degli atteggiamenti e degli stili di vita, la storia delle mentalità e del costume, portando alla luce quelle debolezze strutturali della società e della politica che conducono alla crisi della prima Repubblica.
Di terremoti, guerre, ma anche incidenti stradali e incendi abbiamo notizia ogni giorno; ogni giorno ci si può imbattere in fatti catastrofici di varia entità come spettatori, come vittime o come soccorritori. Ma quali sono le conseguenze psicologiche di tali eventi traumatici? Come si può intervenire in modo efficace? Richiamandosi a una vasta gamma di esempi tratti sia dalla realtà e da testimonianze dirette, sia dalla letteratura, l'autrice descrive e analizza le complesse reazioni psicologiche e le condizioni neurofisiologiche che si attivano negli esseri umani nel momento in cui si trovano ad affrontare uno stato di emergenza. A partire dalla definizione del concetto di emergenza, l'autrice precisa il significato di «trauma» e indica le condizioni del suo superamento, per poi approfondire le modalità di intervento su vittime di situazioni critiche ed estreme, illustrando le strategie più opportune per entrare in razione con le persone coinvolte e per aiutarle.
Questo Rapporto si suddivide in tre sezioni: un'introduzione in cui si analizzano i recenti sviluppi della legislazione sociale e le variazioni introdotte dalla modifica del titolo V della Costituzione nel sistema delle responsabilità dei servizi sociali. La seconda sezione si sofferma su alcune situazioni di fragilità e vulnerabilità sociale dei bambini in tenera età e delle loro famiglie, con particolare riguardo ad alcune situazioni specifiche di disagio (minori stranieri, l'inserimento scolastico, le nuove famiglie "multiple", i minori in situazioni di disabilità, ecc.). La terza ed ultima sezione presenta i risultati di un'ampia rilevazione nazionale sugli utenti dei Centri di Ascolto della Caritas. Sono riportati nel testo vari dati statistici sull'utenza e uno studio qualitativo sui percorsi e le biografie di povertà.