Più che un libro Vivere a colori! è un vademecum. Ognuno di noi ha un destino, ma non si tratta di una fatalità, si tratta di un copione che abbiamo elaborato noi stessi, generalmente in modo inconsapevole. Questo copione, se lo vogliamo, possiamo riscriverlo e realizzarlo. Come? Prima di tutto procedendo a una esplorazione delle nostre risorse nascoste: sono infinite e le neuroscienze confermano che rimangono disponibili per tutta la vita. Il libro propone strumenti per scoprire i nostri talenti, ignorati o sottosviluppati e indicherà come liberarli e svilupparli. Siamo tutti creativi, il "magma" esiste in tutti noi, basta creare falde per farlo uscire; e poi incanalarlo verso realizzazioni che corrispondono ai nostri desideri. Un'altra risorsa formidabile sono gli altri. Se sappiamo trovare le giuste porte di accesso si mostreranno disponibili non solo per aiutarci ma anche per diventare partner di opere che difficilmente saremmo capaci di realizzare da soli. È la famosa sinergia: 2 + 2 più grande di 4. Una volta realizzato il bilancio delle nostre forze, risorse, competenze, talenti, è possibile cominciare a immaginare copioni di successo. Poi scegliere tranquillamente quello che desideriamo veramente realizzare, in funzione dei risultati materiali e psicologici che vogliamo ottenere. E dell'energia che siamo disposti a investire. Tutto con un motore principale: il piacere.
I processi di globalizzazione hanno finito col fomentare forme di convivenza reciprocamente escludentisi che generano una percezione sempre più forte della vulnerabilità collettiva. La società postmoderna avverte il rischio sociale in relazione alla visibilità della minaccia, spesso presunta, cui è collegato: il "senza permesso di soggiorno", il "senza fissa dimora" e il "senza lavoro" o, più in generale, il deviante canalizza in un concreto tangibile tutte quelle forme di insicurezza relazionale derivanti dalla distorsione delle regole comunicative e dalla conseguente sospensione della fiducia intersoggettiva. Questo volume descrive, in prima istanza, l'evoluzione dei concetti, delle categorie e degli idealtipi che hanno costituito e costituiscono la sociologia occidentale della "diversità deviante" - dall'uomo delinquente di Lombroso a gli "scarti dell'umanità in esubero"di Bauman - con un utilizzo circostanziato delle fonti testuali calate, volta per volta, nel peculiare spaccato storico-culturale da cui traggono origine. Costituisce, in secondo luogo, un atlante delle diversità, che delimitando i contorni dall'attuale cultura, "liquida" e "atlantica", analizza le ragioni che fanno della devianza il prodotto di un processo di attribuzione di significato viziato a priori, e l'esito di un'interazione sbilanciata in cui il perdente, per la sua minorità economico-sociale e la sua estraneità culturale, è destinato come tale, fin dall'inizio, dalle stesse regole del gioco.
Partendo dall'ipotesi che forme e contenuti dell'aggregazione giovanile costituiscono una rappresentazione esemplare dell'incontro-scontro tra valori ispirati alla modernità e modi di pensare, sentire, agire e comunicare che riflettono lo spirito post-moderno, il libro affronta il tema della socialità espressa oggi dai giovani. Ripercorrendo diverse linee teoriche sull'argomento, si analizzano alcuni aspetti della socialità costruita nell'esperienza reale (la costruzione dell'identità, le relazioni sociali significative, i legami affettivi, l'impegno sociale e politico, ecc.); quanto proviene dalla realtà mediata (l'immagine costruita attraverso le rappresentazioni televisive) e l'esperienza della realtà virtuale.
Angela Merici (1474-1540), come altre mistiche tardo medievali quali Caterina da Siena, era considerata una "santa viva" in virtù del suo misticismo, della sapienza teologica, delle doti umane e della partecipazione alla vita cittadina. L'originalità e il genio della religiosa bresciana risiedono tuttavia nella fondazione della Compagnia di Sant'Orsola. Il volume analizza la figura della santa e la sua fondazione attraverso una pluralità di prospettive - istituzionale, sociale, spirituale e culturale - tali da offrire sia un contributo agli studi sulla religiosità femminile e sul cattolicesimo pretridentino, sia un'interpretazione del "significato storico" della spiritualità approfondendo le forme religiose contestualmente ad aspetti specifici della società e cultura rinascimentale, come la nozione di "individuo" e le idee di genere.
Il volume rappresenta un tentativo di mettere insieme ambiti di discorso differenti, multidisciplinari, per fornire una sorta di piccolo lessico della contemporaneità attraverso alcune parole-chiave. Attraverso il linguaggio noi possiamo fissare, conoscere la realtà e rapportarci ad essa, ma è pur vero che la natura necessariamente polisemica di molti concetti rende indispensabile ricostituire un significato proponibile e condivisibile. Vi si troveranno quindi sviluppati veri e propri "oggetti" culturali (come "appartenenza", "pregiudizio"), ambiti e territori di socialità (come "politica", "comportamento", "globalizzazione"), modalità di produzione sociale (come "comunicazione", "tradizione"); il tutto in maniera essenziale e discorsiva.