Routine, flessibilità-mobilità, rischio, fallimento, etica del lavoro: una serie di riflessioni ordinate tematicamente sulle conseguenze che i sistemi e i modi di produzione del neocapitalismo hanno sulla vita personale e quotidiana degli individui nelle società cosiddette avanzate.
Bart, un gringo con la faccia da latino varca la frontiera a Tijuana, scendendo in Messico per l'ennesimo incarico che svolgerà con la consueta indifferenza: uccidere un uomo che potrebbe minacciare gli interessi di una multinazionale farmaceutica. Ma a Tijuana arriva anche un battagliero videogiornalista italiano, Leandro, e le loro strade fatalmente si incontrano. Entrambi rischiano di compiere l'ultima missione della loro vita, e chi sopravviverà non sarà comunque un vincitore.
Efraim Numberg, detto Fima, ha cinquantaquattro anni e vive a Gerusalemme. È rimasto orfano di madre quando ne aveva dieci, con il padre ha una relazione complessa. Dopo aver fatto sperare molto come studente di storia prima e come poeta poi, la sua esistenza si è ben presto costellata di rinunce. È un personaggio contraddittorio, attento e distratto, malinconico ed entusiasta, profondo e balordo, pigro e senza ambizioni, trasandato, ma amato dagli amici e con uno strano fascino. Attorno a lui gravitano l'ex moglie Yael col suo nuovo marito; l'amico Zvi Kropotkin riuscito laddove lui ha fallito; il padre Baruch che sperava che il figlio gli subentrasse nella sua azienda di cosmetici; l'amante Nina, moglie dell'amico Uri; e il figlio di Yael, Dimi.
Quasi cinquant'anni di attività letteraria e creativa danno vita a queste "Smorfie", una raccolta che contiene dalle prime prove fino alla produzione degli anni duemila e un inedito. In una lingua essenziale, e sempre funzionale al progetto di scrittura, Sanguineti propone una sorta di viaggio in un io che è davvero un altro, in quanto si configura non solo come frammentato e distrutto sul piano della coscienza, ma come dislocazione del corpo, delle sue pulsioni e delle sue affezioni, intersecando amori, dolori e delusioni, progetti e incontri casuali, mettendo sotto gli occhi una scrittura che, da una posizione defilata, ha fatto da controcanto all'intero percorso poetico dell'autore.
David Remnick è affascinato da quei personaggi ossessionati dall'idea di fare la storia di questa era e offre ai lettori imprevedibili sguardi della loro sfera intima, come quando ritrae Al Gore all'indomani della sua sconfitta alle elezioni presidenziali o Tony Blair nel pieno della crisi irachena. Remnick ritorna inoltre a due aree geopolitiche che ben conosce: Israele (con un'analisi accurata di Hamas e dello scenario politico dopo la morte di Arafat) e la Russia postcomunista (con un ritratto della figura di Vladimir Putin). Ma anche alcuni tra i maggiori scrittori della letteratura degli ultimi anni non sfuggono al suo sguardo acuto: Philip Roth, Don De Lillo, Amos Oz per non parlare di una sua vecchia passione, il pugilato, che già l'aveva fatto conoscere anche dal pubblico italiano. Il Mike Tyson da lui disegnato è un cammeo di rara bellezza. Una raccolta dei reportage e dei ritratti più memorabili del direttore del "The New Yorker". Ciò che li contraddistingue è la capacità di andare oltre l'immagine pubblica dei protagonisti che modellano la nostra contemporaneità, restituendo la sfera intima delle loro emozioni.
Suzy, una gattina tigrata, sta cacciando le farfalle, quando si imbatte in una cesta enorme. Incuriosita, ci entra e si appisola ma al suo risveglio scopre di essere in una mongolfiera che sta sorvolando la Manica. Ma lei non vuole andare in Inghilterra! Al suo arrivo Suzy viene trovata da una signora della Lav che la affida a zia Jo, una simpatica vecchietta: ma la gattina non è certo il tipo che se ne sta tranquilla a casa! La storia della gattina dispersa mette in scena la curiosità, le paure e il coraggio che sono propri dei bambini che si affacciano al mondo e iniziano a esplorare l'ambiente esterno alla famiglia. Età di lettura: da 8 anni.
Una donna viene trovata in pezzi, brutalmente macellata insieme ad altri animali, tra le sue labbra un biglietto: "Nel nome del porco". Sarà il commissario Pujol a occuparsi dei primi sopralluoghi di un caso quanto mai complesso e oscurato dalla diffidenza della comunità locale. Si è in un paese di provincia spagnolo dove nessuno è disposto a parlare, tanto più se il padrone del mattatoio è l'autorità indiscussa da cui dipendono le sorti della maggioranza della popolazione.
Il Tao - la "via" o il "sentiero" - è un potere senza forma e nome, da cui tutto si origina in un ciclo eterno. "Capire il taoismo" costituisce una succinta e accessibile introduzione a una delle grandi tradizioni religiose e culturali del mondo. Il libro è organizzato intorno a nove temi chiave: le origini e lo sviluppo storico, gli aspetti del divino, i testi sacri, le persone sacre, i principi etici, gli spazi sacri, il tempo sacro, la morte e l'aldilà, la società e la religione. Al taoismo sono connessi i nomi di Lao-tzu e di Chuang-tzu, testi come il Tao Te Ching e l'I Ching, concetti come yin e yang o il ch'i. Grande importanza vi rivestono la ricerca dell'immortalità e della longevità (con pratiche ormai diffuse in tutto il mondo come la Medicina Tradizionale Cinese il Tai-Chi Chuan, l'agopuntura) e dell'armonia con la natura (come per esempio nel feng-shui).
A Tel Kedar, una tranquilla cittadina israeliana nel deserto del Negev, abitano Noa e Theo. Dopo sette anni di felice convivenza, sono in una fase stagnante del loro rapporto. Theo, urbanista sessantenne di successo, appare sempre più introverso e sembra aver perso energia, voglia di fare e di mettersi in gioco. Noa, frenetica professoressa di lettere di quindici anni più giovane che insegna nella scuola locale, è sempre alla ricerca di nuovi traguardi e nuove sfide. In seguito alla morte di uno degli studenti di Noa, le viene affidato il compito di dare vita a un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. Aiutata da Muki, agente immobiliare, da Linda, una timida divorziata, e da Lumir, un pensionato, Noa si dedica al progetto con entusiasmo e idealismo, pronta a lottare contro l'opposizione di tutta la cittadina che teme che un simile centro possa portare droga e criminalità. Non vuole mostrare le sue debolezze e chiedere l'aiuto di Theo, e lui non vuole interferire se non è richiesto. Se per un verso la vicenda sembra mettere a dura prova la loro relazione, dall'altro dimostra lo struggente affetto, l'infinita tenerezza e il profondo amore che ancora li lega. La storia è narrata dai due protagonisti in prima persona. Un libro che esplora l'animo umano, che racconta la realtà quotidiana di una comunità lontana da Tel Aviv o Gerusalemme, protetta da filo spinato e guardie, che cerca di vivere una vita normale come qualsiasi altra cittadina del mondo.
365 pensieri: tanti quanti sono i giorni dell'anno, per "donne che amano troppo". Un vademecum per le affezionate lettrici (e gli affezionati lettori) di Robin Norwood. L'autrice che parla alle donne attratte da uomini complicati e problematici, disposte per loro a trascurare il proprio benessere, i propri interessi e le proprie amicizie, incapaci di sottrarsi a relazioni tormentate per paura di solitudine e senso di vuoto, qui si cimenta nella saggezza pratica dei consigli quotidiani per una vita e un amore più equilibrati.