
Convinto che la conoscenza del passato fosse strumento imprescindibile per guidare la condotta del presente, Italo De Feo ha Scritto diversi libri di storia, tra cui questa ormai classica, e documentatissima biografia di Camillo Benso conte di Cavour: un testo di Grande spessore che gli Oscar rendano nuovamente disponibile al pubblico in concomitanza con le celebrazioni per i centocinquant'anni di quell'unità del Paese per la quale proprio Cavour tanto si adoperò.
"L'uomo non è solo corpo, nella sua meravigliosa complessità è un tutt'uno: è corpo, mente, psiche, emozioni." Partendo da questo assunto, Laura Bertelé, ortopedico e fisioterapista, da più di trent'anni cura persone che si rivolgono a lei per dolori di ogni tipo. Secondo la dottoressa non si guarisce, anche da un semplice mal di schiena, se non si cambia quello che nella nostra vita non è in sintonia con il nostro io spirituale. Se non si ascolta il nostro Essere più profondo che, spesso esasperato, cerca la nostra attenzione attraverso il muto dolore del corpo. La guarigione non viene dalla terapia giusta, la bacchetta magica esterna a noi, ma è un cammino di conoscenza, di consapevolezza che il dolore fisico ci invita, e a volte ci obbliga a compiere. “Ascolta il tuo corpo” è un libro illuminante, la descrizione di un metodo frutto di anni di studi e di esperienza che ci spiega come la sofferenza fisica di una persona spesso non sia che il campanello d'allarme di un malessere più profondo. Toccare e guarire il corpo di una persona significa quindi toccare e guarirne anche l'anima.
Adriano Ferreira Pinto è un calciatore brasiliano che gioca nell'Atalanta. Non è famoso come Pato o Milito ma ha una storia personale ben più originale. Nasce in Brasile orfano e povero, insieme al fratello maggiore raccoglie pomodori per mantenere il resto della famiglia. Ha grande talento per il calcio, ma le sue qualità sono soffocate dal bisogno di portare a casa qualche real. Poi, una domenica mattina, il colpo di fortuna: viene scoperto da un osservatore mentre gioca con gli amici in un parco pubblico. Qualche tempo dopo Ferreira Pinto debutta nei livelli inferiori del campionato brasiliano ed è talmente bravo da ricevere una richiesta di provino da parte della squadra italiana del Lanciano. Ma non ha i soldi per presentarsi. A quel punto, il colpo di scena: gli abitanti del suo piccolo villaggio vendono le povere cose che possiedono, chi i pomodori, chi il carretto o la bicicletta, per pagargli un biglietto aereo. Grazie a questa colletta fra poveri Ferreira Pinto arriva in Italia e diventa un calciatore di serie A, dove si afferma e continua a giocare ancora oggi. Una storia edificante, che ha risvolti epici, e che racconta di un calcio come speranza di riscatto.
In una veloce e appassionante conversazione con Antonio Nicaso, Nicola Gratteri ritorna ad approfondire un fenomeno criminale di portata internazionale che dopo lunghi e colpevoli ritardi, inizia finalmente a essere percepito nella sua vera dimensione. La crescita e la fortuna di questa mala pianta viene raccontata attraverso temi ed eventi cruciali. Gratteri riesce nonostante tutto a trovare parole, al tempo stesso caute e appassionate, di speranza e di fiducia nella migliore Calabria, evocata anche attraverso reminiscenze familiari e fatta di gente onesta, sobria e laboriosa.
Appare quasi un'operazione di magia ma è un evento del tutto naturale, si svolge come fosse una favola e tuttavia è un'esperienza percepita come reale: la life review, o visione panoramica, è un fenomeno di confine per cui, in determinati stati modificati di coscienza, una persona può rivedere se stessa agire nel proprio passato, rivisitandone sentimenti ed emozioni, come in un film. Un tempo oggetto di interesse soltanto per le discipline esoteriche, l'evenienza è oggi testimoniata in buona percentuale nell'ambito della casistica NDE (Near Death Experience, esperienza di premorte), che ha pertanto fornito materiale di studio a psichiatri, psicologi e appassionati del genere. In questo libro, il primo dedicato esclusivamente al tema, Fulvia Cariglia esegue un'accurata sintesi degli studi pubblicati e delle ricerche condotte sull'argomento ma, soprattutto, offre un ampio panorama di testimonianze in parte inedito. Sono storie di gente comune, la cui vita è stata rinnovata dall'eccezionale opportunità di guardare ai propri trascorsi con obiettiva facoltà di giudizio: coinvolta sentimentalmente ed emotivamente nei propri ricordi, da essi ha potuto rinascere. Prefazione di Raymond A. Moody.
Nicola Gratteri ha dedicato alla giustizia la propria vita professionale e in questo libro, attraverso una conversazione con Antonio Nicaso, offre il suo punto di vista su un tema molto discusso oggi in Italia, troppo spesso però senza la necessaria competenza e a scopi di propaganda politica. Come funziona veramente il sistema giudiziario nel nostro paese? Quali leggi sono efficaci e quali invece intralciano l'azione della magistratura nella sua lotta contro la criminalità? Che provvedimenti sarebbe utile prendere? Gratteri risponde a questi e ad altri scottanti interrogativi con competenza e franchezza, spiegandoci concretamente i meccanismi di funzionamento della giustizia italiana, mettendo in luce i provvedimenti più efficaci come le recenti norme che facilitano la confisca dei beni, e denunciando le inefficienze di misure come il rito abbreviato e le norme anti-intercettazioni. La giustizia è una cosa seria, ci dice alla fine questo libro, e per una riflessione seria è necessario spiegare con chiarezza sia ciò che funziona bene sia ciò che non funziona nel sistema giudiziario italiano.
Al di là delle polemiche politiche, i casi di errori giudiziari sono un fenomeno reale e in forte crescita nelle aule dei tribunali italiani. Imprenditori, politici, star dello spettacolo e molto più spesso comuni cittadini sono vittime di frequenti errori, omissioni o banali equivoci con conseguenze però tragiche per le loro vite: nella maggior parte dei casi, per la lentezza della burocrazia italiana, saranno costretti a un calvario di anni o addirittura decenni alla fine del quale in molti casi saranno riconosciuti innocenti. Ilaria Cavo ci racconta le storie di alcune di queste persone, vicende spesso drammatiche, a volte tanto assurde da apparire grottesche, come quella di Elvio Zornitta, sospettato ingiustamente per anni di essere il famigerato Una bomber, o quella di Carlo Rossi, un normale responsabile amministrativo, arrestato per corruzione e poi assolto dopo una via crucis durata quindici anni. Una testimonianza sulla mala giustizia attraverso le storie di personaggi, noti e meno noti, che l’hanno vissuta sulla propria pelle.
Sempre più spesso, negli ultimi anni, i media ci riempiono di notizie riguardo ai protagonisti e agli “uomini eccezionali” dell’Italia di oggi; ne raccontano la vita, ne descrivono la personalità, ci spiegano le ragioni per le quali si impongono, ne mettono a nudo la vita privata. Non sono però solo i personaggi famosi, quelli sotto gli occhi di tutti, i veri protagonisti dell’economia, della cultura o della scienza; sono anche persone che lavorano dietro le quinte, uomini e donne che costituiscono il vero tessuto produttivo e creativo del Paese. Chiara Beria d’Argentine, che su questo tema tiene una rubrica di successo sulla “Stampa”, ci racconta chi sono gli italiani che stanno reinventando l’Italia, ne traccia un profi lo sintetico e ci spiega il perché dei loro successi. Le storie di artisti e imprenditori, politici e medici, ricercatori e manager simbolo dell’Italia che verrà: un mosaico che ci fa capire in maniera chiara come sta cambiando il Paese.
“Non fare domani quello che puoi fare oggi” diceva Benjamin Franklin, ma molti di noi si riconoscono piuttosto in Mark Twain, che consigliava: “Non fare domani quello che potresti fare dopodomani”. La tendenza a rimandare i problemi e la loro soluzione sembra essersi molto accentuata nella nostra società, impulsiva ed egocentrica. Eppure la procrastinazione non rende felici: chi la pratica sa che gli costerà cara, che gli procurerà guai, che lo renderà più triste e spesso oppresso dai sensi di colpa. Dopo avere spiegato in che cosa consiste il fenomeno, Piers Steel, autorevole studioso del tema, traccia i profili dei vari tipi di procrastinatori: c’è chi non riesce a cominciare, chi comincia ma si perde nei dettagli, chi infine si lascia tentare dalle mille distrazioni che lo circondano. L’autore guida poi il lettore a capire, attraverso una serie di test, quanto sia profonda la sua propensione a rimandare azioni e decisioni, e lo aiuta a tenerla sotto controllo, tramite tecniche capaci di spingerlo ad affrontare le decisioni da cui rifugge.
Questa è la storia di una ragazza che aveva un sogno, lo ha realizzato, però poi non è felice come credeva. Ma andiamo con ordine. Marisa viene dal Sud. Il Sud vero però, non quello di tarantelle e "deliziosi spaghetti ai ricci di mare" che si immaginano i milanesi. Il suo è un Sud di superstizioni, chiusure, ricatti morali e sensi di colpa coltivati con cura fin da bambini. E certi pesi, per quanto lontano tu possa volare, te li senti sempre appiccicati addosso. La passione per la musica porta Marisa a Roma, dove vive assieme al fidanzato Tano una vita che più che alla Bohème somiglia a un musicarello di Gianni Morandi. Come in un film poi arriva il successo, i soldi, i fan. Ma anche le incomprensioni, le delusioni, la solitudine. L'amara consapevolezza che non basta realizzare un sogno per essere felici. Per fortuna che Marisa ha una marcia in più, un modo tutto originale di guardare il mondo. Cantante e personaggio televisivo, con questo suo romanzo di esordio Arisa dimostra la freschezza e l'ironia che l'hanno resa celebre. La storia di Marisa, chiaramente fitta di spunti autobiografici, diventa così anche una parabola sulla difficoltà di trovare una propria strada, una propria dimensione, un posto, grande o piccolo, in cui essere finalmente felici.
"Oggi c'è un forte risentimento contro la classe politica per i suoi troppi privilegi, per il malcostume diffuso, per i costi, l'arroganza, l'inefficienza, la corruzione. Ma in realtà esiste una questione molto più profonda, che questo libro intende affrontare, e che riguarda il ruolo stesso della politica nella società. È radicata l'idea che sia la politica a determinare il benessere di un paese. E che, cambiando maggioranza, o cambiando leader, si possano ottenere cose che in realtà non dipendono dalla politica. E che non dipendono neppure dalla capacità di lottare per ottenerle. Questo non significa che la politica non sia importante, anzi. Ma soltanto se riesce a stimolare e a far crescere in modo prioritario quei "software", quei motori dello sviluppo che sono i veri produttori di ricchezza. E anche i veri attrattori di investimenti. Ma è così che funziona la politica in Italia?" Andando al di là delle polemiche quotidiane, Piero Angela ci offre un punto di vista diverso e illuminante per mettere a fuoco il vero problema del nostro paese.
"Questo libro è un atto di resistenza. Di fronte alle offese e alle umiliazioni che subiscono oggi le donne in Italia, in quanto filosofa, ho sentito il dovere di abbandonare la torre d'avorio in cui si trincerano spesso gli intellettuali per spiegare le dinamiche di oppressione che imprigionano la donna italiana. Lo scopo è semplice: si tratta di dare a tutte coloro che lo desiderano gli strumenti critici necessari per rifiutare la sudditanza al potere maschile. Perché le donne continuano a cedere alla tentazione dei sensi di colpa e, per paura di essere considerate 'madri indegne', abbandonano ogni aspirazione professionale? Perché tante donne vengono giudicate 'fallite' o 'incomplete' quando non hanno figli? Perché molte adolescenti pensano che l'unico modo per avere successo nella vita sia 'essere belle e tacere'? Perché il corpo della donna continua a essere mercificato? Perché stiamo assistendo al ritorno di un'ideologia retrograda che vorrebbe spostare l'orologio indietro e rimettere in discussione le conquiste femminili degli anni Sessanta e Settanta? La filosofia è un'arma efficace e potente, l'unico strumento capace di aiutare le donne a riappropriarsi della propria vita e non permettere più a nessuno di umiliarle o zittirle." (Michela Marzano)