
Perché eros e fede cristiana sono in perenne conflitto? Perché la Chiesa cattolica, nel corso della sua storia, ha “avvelenato” l’erotismo con un approccio eccessivamente rigido e legalista? Perché la rivoluzione sessuale del secolo scorso si è fatta portatrice di valori in netto contrasto con l’etica cristiana? Questo volume propone la lettura di alcuni brani biblici dal forte valore erotico cercando di delineare nuovi spunti per un rinnovamento dell’etica sessuale. Eros e peccato, infatti, non solo non sono sinonimi, ma si contrappongono tra loro. L’amore erotico, passionale, bramoso e ascendente, infatti, può costituire quella straordinaria energia che permette all’uomo e alla donna di saziare la loro costitutiva mancanza e il loro desiderio di alterità.
Chi sono io davvero? E tu, chi sei per me? Che cosa rende degno il nostro vivere?
Questo libro, che é una prima introduzione all’antropologia teologica, tenta di sciogliere gli enigmi del vivere aprendoli verso il fuori, verso un Tu che sarebbe stato indicibile se non avesse preso lui stesso l’iniziativa di raccontarsi con parole umane.
L'originalità del testo consiste nel raccogliere e organizzare in un insieme coerente temi normalmente non svolti dai manuali di antropologia teologica e demandati invece a specifiche trattazioni, quali l’angelologia, la demonologia e l’escatologia. L'autore evidenzia la correlazione tra questi diversi argomenti della teologia sistematica provando a offrire una nuova sintesi pensata per rendere più agevole il cammino soprattutto a chi muove i primi passi nella ricerca teologica: studenti delle scuole di formazione teologica, degli istituti di scienze religiose, degli istituti teologici, delle facoltà di teologia.
Contenuto
I giovani di oggi, digitali, interattivi, emotivi e distanti dalla religione e dalle chiese, possono avere un incontro coinvolgente con la parola di Dio? La sfida che si propone l’autore è la ricerca di linguaggi più consoni ai “nativi digitali“, percorsi non solo per credenti, per accompagnare i giovani all’incontro con la Bibbia. Qui troverete raccolte e spiegate – frutto di un decennale appassionato lavoro – alcune coinvlogenti proposte che danno vita a laboratori e vere e proprie scuole di formazione, metodi nuovi per confrontarsi con la Bibbia. Nel libro si fa riferimento ai metodi "narrattivi" secondo Riccardo Tonelli e Marco Tibaldi.
Destinatari
* Tutti * Educatori, formatori, catechisti che desiderano avvicinare ragazzi e giovani alla Parola di Dio
Autore
Alessandro ZAVATTINI è sacerdote della diocesi di Rimini dal 1998, insegnante di religione presso le scuole superiori e all’Istituto superiore di scienze religiose di Rimini, parroco a Savignano sul Rubicone (FC). Da tempo a servizio della pastorale con adolescenti e giovani, ha conseguito il dottorato presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma nel 2016 con una tesi sui Giovani, la Bibbia e i Role Play. Negli ultimi anni pratica lo psicodramma biblico e il bibliodramma.
A partire da una breve biografia di Josef Ratzinger (1927-2022)- grande teologo, già perito conciliare nel Vaticano II e figlio della generosa e cattolica terra di Baviera, papa col nome di Benedetto XVI - e attraverso una scelta dei suoi scritti magisteriali, questo libro illustra alcune linee essenziali del suo insegnamento, incluso quello legato alle sue clamorose dimissioni, a loro modo un atto di riforma della Chiesa. "Ecclesia semper reformanda", la Chiesa ha sempre bisogno di essere riformata, suonava un antico detto, che nel percorso di Benedetto XVI si traduce nell'esigenza di una costante purificazione e nell'idea della continuità: la tradizione non è il passato, ma il principio da cui muovere verso il rinnovamento.
Breve biografia e antologia di testi significativi per conoscere Romano Guardini, filosofo, sacerdote, teologo e grande maestro del Novecento.
Curando gli altri si cura se stessi, ci si umanizza così profondamente da restare tali anche oltre la morte! Questo lavoro fa conoscere la bellezza dell'accompagnare, ma soprattutto dell'accompagnare al culmine della vita, condividendo la morte con chi si ama e allora si è compagni, accompagnatori e accompagnati.
I «simboli» sono i grandi unificatori del creato. Anche per capire meglio Maria, la Madre di Dio, dobbiamo creare contatti, instaurare richiami tra parole etra immagini. Esiste allora un termine che esprima tutto di Maria? Che ce l'avvicina e ce la faccia conoscere a fondo? Finora l'attività simbolica si è giocata sull'emergenza di simboli per "rappresentare" Maria, la monografia, invece, parla della stessa Madre di Dio quale "simbolo" della creazione, quale "rappresentanza" piena della creazione. Come Gesù Cristo riassume nella sua natura umana tutta l'umanità e tutta la creazione (uomo universale,l'Adam incorrotto) restaurandone immagine e realtà, così Maria, la madre, rappresenta tutta l'umanità, la creazione intera (la chiesa) che mentre accoglie l'incarnazione del Verbo è la prima, colei che, come Cristo suo figlio, ricapitola in sé tutte le persone e tutte le creature. È un evento così radicale che da allora anche ciascuno di noi è, in realtà, chiamato a diventare come lei (cioè come il figlio): persone che, per mezzo della grazia e per il proprio impegno, vivono aperti su tutti e tutto, non più separati da nessuno e da niente. Così della creazione nei suoi momenti fondamentali: il nascere, crescere, morire, risorgere, ecc. tutto è "rappresentato" in Maria, il simbolo della creazione che tende a Dio.
Contenuto
Sapere cos’è, qual è o chi è la sapienza non è facile. San Paolo parla di una sapienza che non è di questo mondo… Ma allora come va inteso il «pentateuco sapienziale» (Pr, Gb, Qo, Sir e Sap) oggi? Il fascicolo compie un percorso che riserverà al lettore delle sorprese interessanti a partire dalla rilevante esperienza di inculturazione testificata dall’intera letteratura sapienziale biblica. Dagli orientamenti della ricerca attuale si ricava, infatti, che ci sono nodi da sciogliere come l’identità stessa della sapienza (metafora o persona?), l’innegabile rapporto con la sapienza egizia e mesopotamica (quali dipendenze?), la sua contestualizzazione storica (testi atemporali?), la teologia stessa dei «saggi» da rivalutare in rapporto all’altra Scrittura e alla teologia “sistematica”, ecc. Che sia necessaria oggi una riconsiderazione complessiva del significato della sapienza, per la coscienza umana universale come fulcro stesso della vita e del pensiero, è ormai certo anche per superare le non poche dispute e fraintendimenti presenti nella stessa cristianità. Le risposte dei «saggi», infatti – e il fascicolo le lascia intendere –, sono diverse da quelle strutturate da certi esponenti di teologie congegnate su verità e valori indiscutibili; non sono detentori della verità, ma innamorati di Dio e della sua sapienza radicata nella creazione e nella vita: là dove Dio si fa incontro all’uomo.
Destinatari
* Tutti. * seminaristi, religiosi e religiose, educatori, formatori, catechisti, parroci, insegnati di religione, direttori spirituali, counselor, terapeuti
Autore
La rivista «CredereOggi» è pubblicata dalle «Edizioni Messaggero Padova» sotto la responsabilità dei Frati minori conventuali di sant’Antonio di Padova. Contributi di GIUSEPPE BELLIA - LUCA MAZZINGHI - SIMONE MORANDINI - DINH ANH NHUE NGUYEN - SERENA NOCETI - MARIA CARMELA PALMISANO - MARIAGRAZIA PAPOLA - SERAFINO PARISI - ANGELO PASSARO - SEBASTIANO PINTO - GERMANO SCAGLIONI - MARTINO SIGNORETTO.
La frattura tra arte e fede continua!l'immagine liturgica pare rifiutare quasi il tempo presenteIn quale modo l'arte sacra oggi racconta Dio?
Contenuto
Seguendo il percorso della fase finale della vita e l’intreccio delle relazioni che si creano — con i professionisti della cura, con le strutture sociali e nell’ambito dell’intimità familiare — il libro vuol favorire la consapevolezza. E aiutare a prendere le decisioni più responsabili. La spiritualità invocata per l’ultimo tratto di strada non è altro che lo stare sulla Terra senza mai smettere di alzarci sulla punta dei piedi. Dall’inizio alla fine. In vita e in morte, intrinsecamente legate. Equivale a cercare la vita, una vita in pienezza, anche quando giunge al termine. Una morte di questo genere non ci viene regalata: equivale al lavoro che è la vita stessa. È questo il compito della spiritualità: dentro e fuori l’orizzonte religioso; in una morte intesa come compimento nell’aldiquà o come ingresso nell’aldilà.
Destinatari
* familiari e amici di malati terminali * professionisti della cura * volontari e formatori nel campo del fine-vita
Autore
Sandro SPINSANTI, laureato in teologia e in psicologia, è esperto di bioetica, e ha insegnato etica medica presso la facoltà di medicina dell’Università Cattolica di Roma e bioetica all’Università di Firenze. Fondatore e direttore dell’Istituto Giano per le Medical Humanities. Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo: La cura con parole oneste (2019), La medicina salvata dalla conversazione (2018), Morire in braccio alle Grazie (2017).
Tra il 1219 e il 1220, da un capo all'altro di un Mediterraneo che ancora sembra unire più che dividere, tra Italia, Portogallo e Marocco, le vicende di alcuni uomini e donne stavano indelebilmente per sovrapporsi: il manipolo dei cosiddetti cinque protomartiri francescani (Berardo, Pietro, Ottone, Accursio e Adiuto), un canonico agostiniano portoghese di nome Fernando, destinato alla fama con il nome francescano di Antonio di Padova, e lo stesso san Francesco d'Assisi. Il libro racconta, approfondendone vari aspetti, di questa storia, attraverso il contributo di vari autori.