"Questo è un libro-testimonianza che si propone l'obiettivo di fare luce su uno dei misteri più impenetrabili della spiritualità dei nostri tempi, il Terzo Segreto di Fatima, solo parzialmente reso noto nei suoi più intimi contenuti, anche a causa dell'ostracismo dell'istituzione ecclesiastica. Padre Pio ha voluto rendere pubblico, attraverso la vita e l'esperienza di uno dei suoi più devoti e autorevoli figli spirituali, Luigi Gaspari, il cuore del Segreto. Contiene inserto fotografico a colori...".
"Avrò più seguito da morto che da vivo", ha profetizzato un giorno Padre Pio, anzi san Pio da Pietrelcina, come è giusto chiamarlo dopo che Giovanni Paolo II lo ha elevato all'onore degli altari il 16 giugno 2002. E così è stato: da quando è stato dichiarato santo, la sua venerazione, già fortemente radicata in Italia, si è diffusa in tutto il mondo. La sua vicenda è nota. Giovanissimo, ricevette le stigmate, che gli permisero di vivere sulla propria carne la Passione di Cristo. Dopo di allora risiedette sempre nel convento cappuccino di San Giovanni Rotondo, dove confessò decine di migliaia di persone, accorse a vederlo perché attratte dalla sua fama di santità e dai tanti eventi inspiegabili che accompagnavano la sua esistenza. Oltre a ripercorrere la vita di Padre Pio, questo libro contiene una nutrita antologia di testimonianze inedite di persone (di ogni età e provenienza) che hanno incontrato in vari modi e circostanze il santo di Pietrelcina e che descrivono miracoli e conversioni ottenuti grazie alla sua intercessione. I loro racconti aggiungono un nuovo tassello al ritratto di un uomo che con il suo carisma ha sfidato, e non di rado conquistato, le menti più brillanti della sua epoca.
Un documentario che racconta l’affascinante storia di san Pio da Pietrelcina per ravvivare il ricordo di un Santo entrato nel cuore di tutti. Che cosa rappresenta padre Pio oggi? Cosa sa ancora dirci? Visitando i luoghi cari a Padre Pio, e ascoltando i testimoni, si intreccia un racconto tra presente e passato, il cui percorso viene guidato dai magnifici mosaici realizzati per la cripta di San Giovanni Rotondo da Marko Rupnik. Il documentario esplora questi temi principali: la sofferenza, l’inspiegabile, l’esilio forzato, la Misericordia e la Santità.
• Il corpo di san Pio da Pietrelcina sarà esposto a Roma dal 3 all’11 febbraio 2016 nell’ambito del Giubileo Straordinario della Misericordia. A volerlo è stato lo stesso papa Francesco, devoto di padre Pio.
• Un grande evento dalla prevedibile, eccezionale partecipazione di pubblico. Il DVD sarà il punto di riferimento per rinnovare continuamente la conoscenza e spiritualità del Santo amato da tutti.
"Farò più rumore da morto che da vivo". Mai profezia fu più vera di quella di padre Pio da Pietrelcina che, con sant'Antonio da Padova, detiene il record del santo più invocato al mondo. Dal giorno della morte, avvenuta il 23 settembre 1968, le sue spoglie riposano a San Giovanni Rotondo ed è stato papa Francesco in persona a volerle in San Pietro per il Giubileo della Misericordia. Nessun santo recente gode dell'immensa popolarità e simpatia che circonda padre Pio. Eppure fu un protagonista scomodo, a lungo perseguitato dalla Chiesa e poi clamorosamente riabilitato dagli ultimi tre papi: Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio. Lo rivela il vaticanista Ignazio Ingrao, che in questo libro scava a fondo nella sua figura, indaga sulla sua vicenda, fa chiarezza su tanti punti rimasti oscuri e su altri decisamente scottanti. È noto che padre Pio trascorreva molte ore della sua giornata in confessionale, che accoglieva semplici fedeli e personaggi famosi, spesso con storie sofferte di divorzi, tradimenti, difficoltà esistenziali. È questo uno dei motivi di sintonia che ha legato il frate cappuccino all'arcivescovo di Buenos Aires, poi salito al soglio di Pietro. La persecuzione ecclesiale subita resta avvolta da misteri ed enigmi. E da questa indagine - che ricostruisce i passaggi salienti di una riabilitazione inaspettata e repentina - emergono nuovi particolari, anche sulla base di documenti conservati nell'Archivio segreto vaticano e nell'ex Sant'Uffizio.
L'autore in queste poche pagine non vuole raccontare tutto il percorso di Padre Pio prima di diventare sacerdote, né raccontare la sua vita da presbitero a Pietrelcina prima e a San Giovanni Rotondo poi. Queste poche pagine intendono raccontare una manciata di giorni della vita di Padre Pio: dal 10 agosto fino ai primi di settembre del 1910, e cioè dal giorno della sua ordinazione sacerdotale a Benevento fino alle prime stimmate a Piana Romana di Pietrelcina, passando per il 14 agosto, giorno della celebrazione della sua prima messa in questo borgo del Sannio, per la data della sua definitiva "partenza" dal paese natale, dove non tornò più per il resto della sua vita.
San Pio da Pietrelcina è stato un grande testimone di Misericordia. Come confessore, Padre Pio ha accolto centinaia di migliaia di penitenti provenienti da tutto il mondo, con uno stile particolare ma capace di entrare nel cuore e condurre al pentimento. Il frate di Pietrelcina eseguiva un mandato divino - quello di "strappare anime avvinte da satana per guadagnarle a Cristo" - reso ancora più evidente dai segni, dalle stimmate e dagli altri doni accolti con carità. Ma egli è anche stato l'uomo della Misericordia concreta, un promotore di grandi opere sociali - come la Casa Sollievo della Sofferenza - pensate proprio per sostenere i bisognosi nei momenti più difficili. La vita di Padre Pio è così un dipanarsi della Misericordia nelle sue numerose e variegate forme e concretizzazioni. Per questo papa Francesco ha voluto che il frate di San Giovanni Rotondo fosse una delle grandi figure cardine del Giubileo Straordinario del 2016.
La Casa editrice Sovera presenta, in edizione aggiornata ed ampliata, il volume Padre Pio. Il Confratello di Angelo Maria Mischitelli. Il libro pubblica le testimonianze dei confratelli raccolte dall'autore in forma di interviste. Padre Pio è visto, nel recinto claustrale di un convento di Cappuccini di un paese lontano dal mondo, nella sua dimensione domestica di frate "speciale" in convivenza con altri frati, coscienti che il Confratello, pur residente in locali ristretti e isolati, era conosciuto nel mondo, venerato da tanti, studiato da molti, discusso da alcuni.
Biografia documentata che tratta dell'uomo, del frate e del sacerdote Pio nella sua realtà terrena, visto e studiato "dentro" e "fuori", prima come uomo e religioso poi come santo. Vi sono poi, oltre agli aspetti prodigiosi, carichi di simbolismi anche questioni particolari mai prese in considerazione prima, come la dimensione affettiva e il voto di castità, il passaparola sulla dispensa dal voto di povertà nell'ambito dell'artificiosa sistemazione giuridica dell'ospedale e altro ancora, il tutto in convivenza con il suo essere frate cappuccino a tutto campo nella semplicità della vita fraterna dove lo straordinario si sminuzzava nell'ordinario.
Tutto ciò che riguarda Padre Pio è stato sviscerato dai mass media, soprattutto dopo la proclamazione della sua santità. Solo un aspetto della sua vita resta ancora in ombra: la persecuzione cui fu sottoposto da parte della Chiesa. Una persecuzione che rimane un enigma. Iniziata subito dopo la comparsa delle stigmate sul corpo del religioso, è durata, sempre più accanita, per il resto della sua vita e per diversi anni anche dopo la morte. Padre Pio visse in un continuo dissidio. Tremendo. Martirizzante. Furono molte le persone umane fallibili che all'interno della Chiesa cattolica, ebbero il compito di giudicare la sua vita, la sua condotta e i suoi fenomeni mistici, e che si sbagliarono clamorosamente. La cosa grave sta nel fatto che quelle persone erano ai vertici di vari dicasteri vaticani, in particolare il Sant'Uffizio, il supremo tribunale per la difesa della fede. "Dimenticare le sue sofferenze significa tradirlo" mi disse un giorno Fra Modestino, un confratello di Padre Pio, considerato, dopo la morte dello stigmatizzato, il suo erede. Non è possibile pensare Gesù senza croce; non è possibile pensare Padre Pio senza sofferenze. Questo libro intende soffermarsi soprattutto sul racconto di queste sofferenze "morali e spirituali". E sulle persecuzioni che ne furono causa e che il religioso subì per tutta la vita. Il racconto si basa su migliaia di documenti conservati nell'Archivio segreto del Vaticano e in quello del Sant'Uffizio...
Il 2 maggio 1999 Giovanni Paolo II annoverava padre Pio nell'albo dei beati e dopo poco più di tre anni - il 16 giugno 2002 - lo ha canonizzato santo. Don Amorth non esita a definirlo "il più grande santo del nostro secolo" e ripercorre la vita di questo suo carissimo padre spirituale, che egli ha frequentato dal 1942 al 1968, accompagnando la narrazione con molti ricordi personali, che testimoniano la grandezza dell'umile frate di Pietralcina.
«Figlia mia, non aver paura. Questo dolcissimo Iddio è con voi, riposa in voi e vi deve bastare». Così nel gennaio 1917 Padre Pio scrive a Giuseppina Morgera, una giovane donna di famiglia borghese che il Frate di Pietrelcina conosce a Napoli e a cui, fra il 1915 e il 1919, invia più di quaranta lettere di direzione spirituale. Sono anni decisivi per la vicenda spirituale di Padre Pio (nel settembre 1918 riceve le stimmate). Queste lettere – rimaste a lungo inedite e riproposte ora in una nuova accurata edizione – costituiscono un documento straordinario per tutti coloro che vogliano approfondire la conoscenza e la devozione per questo Santo, «uno dei più generosi dispensatori della misericordia divina» (Giovanni Paolo II). In coedizione con le Edizioni Padre Pio.
"L'autore in poche pagine ha saputo riassumere e raccontarci i tratti caratterizzanti la figura e la spiritualità di Padre Pio. Con un ingegnoso e ben riuscito artificio letterario, ci racconta Padre Pio, proprio dalla A alla Zeta. Ringrazio l'autore e per il bene spirituale che questo libretto apporterà a quanti lo leggeranno." (dalla presentazione di Fr. Mariano Di Vito, OFM Cap., Direttore "Voce di Padre Pio")