
La prima generazione di figlie di immigrati, nata o cresciuta in Italia, racconta la propria identità divisa, a cavallo tra il nuovo e la tradizione, una identità obliqua, preziosa, su misura. Quattro voci, Otto storie, molte culture. L'incrocio dei mondi e delle esperienze, tra integrazione e diversità, accoglienza e rifiuto. Tra noi e loro. La raccolta è stata curata da Flavia Capitani e Emanuele Coen.
Può capitare di arrivare a Parigi, Rue de Fleurus 27, accompagnati da un misterioso romanzo di inizio Novecento. O di spostarsi da Castellammare di Stabia a Tokyo, passando per la Meseta spagnola, innamorati persi di Roland Barthes e di un ragazzo giapponese. Può capitare anche di dormire in un hotel di Singapore, all'ultimo piano di un grattacielo e di essere svegliati da una voce lontana, che forse viene fuori da un libro, forse dalla vita. Quando si sfiorano, i libri e i viaggi fanno cortocircuito; e con un romanzo in valigia, qualunque itinerario diventa singolare e sorprendente. Alcuni tra i più noti scrittori italiani, da Antonio Tabucchi a Dacia Maraini, da Andrea Camilleri a Melania G. Mazzucco, da Raffaele La Capria a Giuseppe Culicchia, da Carmen Covito a Emanuele Trevi, raccontano i propri viaggi: fughe, avventure impreviste, pellegrinaggi e sogni da fermi, intessuti di parole e gesti in un appassionato dialogo a distanza con gli autori e i libri più amati. In diciannove conversazioni fitte di piogge tropicali, ballerine cambogiane, valigie colme di libri, tiri di boxe fuori tempo massimo, Paolo Di Paolo crea una geografia del viaggio in forma di racconto o di mappa delle emozioni.
Lui italiano, lei straniera. Lui straniero, lei italiana. Oppure nuovi italiani, figli a loro volta di genitori di nazionalità diverse. Nella relazione a due le identità si moltiplicano, si mescolano, si frammentano, a volte si contrappongono, diventano un caleidoscopio ricco e complesso. I matrimoni tra stranieri e italiani negli ultimi dieci anni sono triplicati e negli ultimi quattro anni il numero dei bambini nati da loro è aumentato del 22 per cento. In queste pagine, i racconti di quattro autori della nuova letteratura italiana fotografano la società che cambia, ne colgono le sfumature, i dettagli, li rileggono in modo ironico, svagato, intenso. Il figlio in arrivo in una coppia afro-italiana irrompe come un ciclone nelle vite dei genitori e ne stravolge il rapporto. Una ragazza somala racconta con tenero umorismo la fine del suo amore con un italiano, decretata da cause di forza maggiore. Un impacciato ragazzo cinese chiede in sposa un'italiana, ma non ha idea dei guai in cui sta andando a cacciarsi, a voler conciliare le tradizioni millenarie delle rispettive famiglie. Nel Nord Italia un musulmano si incontra e si scontra con il mondo provinciale e piccolo borghese della sua compagna cattolica.
Il libro si articola in capitoletti concisi, che descrivono i costumi" di vari animali, comuni o immaginari, e le proprietà di alcune pietre. "
Composto fra il 1672 e il '75 in un sotterraneo a Pustozërsk dove il suo autore, incoercibile guida spirituale dei "Vecchi credenti" ribelli alle innovazioni liturgiche e religiose che sconvolsero la Russia del '600, attendeva il martirio, questo libro circola manoscritto per due secoli, rimanendo quasi sconosciuto; scritto in volgare russo, solo a tratti cosparso di slavo ecclesiastico colto, utile in brani di polemica teologica, rappresenta il primo e fondamentale capolavoro letterario della lingua russa - paragonabile per importanza e anche per vigore di immaginazione alla "Divina Commedia" per l'italiano - e, insieme, un episodio paradossale nella storia della cultura e della comunicazione scritta: quello di un'opera decisiva nell'evoluzione della lingua sempre rimasta al di fuori dei circuiti di diffusione creati dall'affermarsi della stampa a caratteri mobili. Scrive Pia Pera in introduzione: "Se non fosse stato per le persecuzioni e la censura a cui furono sottoposte le opere dei vecchi credenti, con la "Vita" il russo avrebbe potuto avere il capolavoro che l'avrebbe fissata come lingua letteraria". Un'occasione straordinaria d'incontro con l'irriducibile peculiarità culturale russa, offerta fra pagine in cui il divino, il demoniaco e il meraviglioso contendono senza tregua, senza esclusione di colpi e senza trascurare lo scontro fisico, le bastonate, l'uso, magari, a scopi ultraterreni, di un grasso piatto di zuppa di cavoli.
Quattordici scrittori di generazioni diverse - da Antonio Scurati ad Andrea Camilleri, da Nicola Lagioia a Giuseppe Genna, da Laura Pariani a Sebastiano Vassalli - affrontano la storia d'Italia, dall'Ottocento fino ai nostri giorni. Si immedesimano nelle grandi figure, da Garibaldi ad Agnelli, o nei destini individuali, una studentessa del Sessantotto, un soldato che rientra in patria al termine della guerra, una moglie picchiata con ferocia alla fine degli anni Settanta. Immaginano i grandi eventi - le Cinque giornate di Milano, la battaglia di Montecassino, la tragedia di Ustica, il caso Moro - con impegno e gusto letterario, coraggio e discrezione. Per narrare e rivelare i sentimenti collettivi, i cambiamenti epocali, i sogni e gli amari risvegli di una nazione che ha ancora tutto da raccontare. I momenti che hanno segnato la nascita e lo sviluppo dell'Italia moderna sono stati raramente rappresentati nelle pagine di romanzi e racconti. Lo stesso vale per le personalità che hanno attraversato le vicende della politica, dell'economia, della cultura, e per le circostanze contraddittorie e dolorose del recente passato. Eppure la letteratura ha sempre saputo scrutare nel profondo della realtà, nel mistero degli eventi e degli individui, descrivendo epoche e avvenimenti con una sensibilità e una verità che a volte appare irraggiungibile per gli storici o per il cronista.
Un'antologia di estratti fra i più diversi della letteratura di viaggio. Nella scelta si è privilegiato lo humour e l'interesse esotico dei paesi visitati. Tra gli autori, alcuni sono molto famosi come Charles Dickens o Mark Twain, altri, come Alexander Kinglake o Eliot Warurton, sono meglio conosciuti come scrittori di libri di viaggio. Molto rilevante è la presenza femminile: al contrario degli uomini che focalizzano l'interesse sul cosa e dove, le donne si concentrano maggiormente sul come e perché, risultando, spesso, più divertenti, lucide e perspicaci della loro controparte maschile. Gli estratti sono ordinati per tema: la partenza, le prime impressioni, l'architettura, la natura, gli incontri, gli usi e costumi, l'abbigliamento, le avversità, l'euforia, il ritorno, in breve tutti gli aspetti dell'essere altrove, a formare un unico, grande viaggio virtuale, pur nella diversità degli stili, dei caratteri, dei resoconti di questi autori.
Un uomo in crisi raggiunge Parigi dalla Spagna per rivivere un passato felice, senza sospettare che precipiterà in un'avventura sordida; un architetto rievoca un allucinante episodio della sua giovinezza; un fotoreporter colombiano seduce le hostess di varie compagnie aeree per poi scoprire di essere uno strumento nelle loro mani; due orfani abbandonati a se stessi in una grande casa piena di fantasmi vivono la loro pubertà nel territorio oscuro e morboso di una relazione in cui si mescolano i vivi e i morti; un cileno in Germania si trova a giocare un ruolo rischioso in un cupo intrigo internazionale. Dal noir al racconto d'avventura all'erotismo: storie eterogenee di scrittori che si sentono fratelli benché di diversa nazionalità.
Il mare incantato delle sirene e quello tragico dei naufraghi: i sette mari attraversati dalle navi dei pirati e il mare impietoso delle barche dei pescatori; il mare solito, di tutte le estati e quello immaginario di chi vi vive lontano. Nove narratori spagnoli e latinoamericani con questo libro testimoniano l'intima relazione che esiste tra il mare e la letteratura.
Alternando i diari di bordo, Isabelle Autissier, velista di lungo corso, e Erik Orsenna, membro dell'Acadèmie Francaise, descrivono la loro esplorazione dell'Antartide, una terra che non finisce mai di stupire. Alla scoperta della sua origine geologica e il motivo per cui su di esso le temperature sono più basse che in qualsiasi altro luogo della Terra. Vengono descritte, poi, le mille declinazioni della parola "ghiaccio", dagli iceberg alla banchisa, che danno forma (e sfumature di colore infinite) a fenomeni di straordinaria bellezza, pur costituendo un grave pericolo per i naviganti. Tutto, insomma, diventa materia d'osservazione: l'intensità delle correnti, la forma delle nuvole, la varietà di pesci e volatili. Più di ogni altra cosa, però, sulle tracce di personaggi leggendari come Charcot, Shackleton e Nordenskjold, è un viaggio alla scoperta della storia delle esplorazioni antartiche, rivissute percorrendone rotte e luoghi, con un rispetto profondo per tutto ciò che vive: uomini, animali, natura.